Avanguardie russe 1910-1930

Informazioni Evento

Luogo
STAZIONE ROGERS
Riva Grumula 14, Trieste, Italia
Date
Dal al

dal martedì al sabato: 11-13 / 18-20, domenica 10.30-13

Vernissage
24/04/2012

ore 19

Biglietti

ingresso libero

Generi
arte contemporanea, collettiva
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Propaganda e lavoratori, Avanguardie russe 1910-1930. Una trentina di opere di maestri russi provenienti da collezioni private. La rassegna va a completare un ciclo di iniziative volte alla conoscenza di un periodo storico-artistico affine ad alcune voci protagoniste della cultura giuliana: da Carmelich a Cernigoj, da Stepancic a Fattorello.

Comunicato stampa

Si inaugura a Stazione Rogers, domani alle ore 19, la mostra Propaganda e lavoratori, Avanguardie russe 1910 – 1930, una trentina di opere provenienti da collezioni private.
La rassegna va a completare un ciclo di iniziative volte alla conoscenza di un fervido periodo storico-artistico affine ad alcune voci protagoniste della cultura giuliana: da Carmelich a Cernigoj, da Stepancic a Fattorello.
Stazione Rogers dal 24 aprile al 13 maggio ospiterà:

"Nuovi lubok" le stampe colorate a mano, che venivano tradizionalmente vendute al popolo contadino di casa in casa da ambulanti e che raccontavano storie contro i potenti vengono riprese come mezzo di propaganda rivoluzionaria (anche Majakovskij si impegna).

"Proun" un nuovo abbraccio tra forme e parole unite in un unico progetto per l’affermazione del futuro. Il termine lo inventa El Lissitzsky per il gruppo dei “fedeli della nuova arte” (UNOVIS) nella Scuola di Vitebsk.
contadini senza volto, immobili in uno spazio indefinito, già “trovati” da Malevič, che era arrivato col “Quadrato bianco su fondo bianco” ad un punto estremo della rappresentazione pittorica.

"Composizioni kandinskyane" in cui le linee, le superfici e i punti si incontrano in uno spazio cosmico.
scenografie per attori costretti a muoversi come rigidi manichini divenendo essi stessi oggetti geometrici, edifici trapezoidali e pendenti verso il centro, percezioni di uno “spazio curvo” teorizzato da Vodkin e realizzato da Skol’nik per “Vladimir Majakovskij Tragedija”.

"Realismo analitico" secondo il pensiero di Filonov che distingue tra “l’occhio che vede” e “l’occhio che comprende”.
Queste le immagini e le tecniche usate dagli artisti impegnati a diffondere l’idea rivoluzionaria dell’istruzione, formazione e organizzazione delle masse.