attorno O Emme: journal anaphilosophicus, Αφιλοσοφια etc.

Informazioni Evento

Luogo
ENTR'ACTE
Via Sant’Agnese 19R, Genova, Italia
Date
Dal al

mercoledì-venerdì 16-19

Vernissage
05/12/2018

ore 17,30

Artisti
Martino Oberto
Generi
personale, disegno e grafica
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Entr’acte propone una mostra dedicata a Martino Oberto (OM), incentrata sulla esposizione delle tavole di due cartelle.

Comunicato stampa

Entr’acte propone dal 5 dicembre una mostra dedicata a Martino Oberto (OM), incentrata sulla esposizione delle tavole di due cartelle: il Journal Anaphilosophicus (1963-1971), originariamente apparso su Ana Eccetera, e la sequenza tratta da OM Αφιλοσοφια che figurato amore (2011), il “libello” pubblicato postumo da Campanotto nel 2017 e recentemente presentato alle Biblioteca Universitaria di Genova ed a Milano presso il Museo del 900.

Il Journal Anaphilosophicus (che echeggia nel titolo il wittgenteiniano Tractatus logico-philosophicus) è una sorta di diario nel quale, come annotava Ugo Carrega, “OM registra quasi quotidianamente gli avvenimenti che lo attorniano. Avvenimenti quasi privati (lettere di amici, letture, lavori di amici e non, ecc.). Avvenimenti quasi pubblici (riporti dalla realtà stampata)”.

OM Αφιλοσοφια che figurato amore, composto negli ultimi anni di vita dell’autore, si pone come un brogliaccio in cui sono raccolti, attorno al concetto centrale dello “spensare” (ovvero: pensare l’impensabile, pensare off, pensare oltre), aforismi, citazioni, appunti, in una summa che, come annota Paolo della Grazia nella postfazione, mediante “la parola, il graffito, la scrittura, la loro combinata gestualità”, attiva un processo nel quale si riverbera “la complessità che presiede ai meccanismi della mente”.

Completano la rassegna la raccolta completa di Ana Eccetera ed una serie di pubblicazioni relative alla figura e all’opera di Martino Oberto.

Si ringraziano, per i materiali concessi, Paolo Della Grazia, Campanotto Editore e l’Archivio Martino e Anna Oberto.

Martino Oberto OM (Genova, 1925 – 2011)

Genova ombelico del mondo nel dormiveglia intorno agli anni ’50 OM si ferma a Pegli, alla periferia culturale, studia violino, l’economia politica all’Università, poi l’Accademia Ligustica.
Autodidatta avvia ricerche in FILO/SOFIA (1951), scrive ANA (1955) anche sulla tela in termini equivalenti bianco su bianco (1956), scrittura visuale anafilosofica come Pittura Analitica (1959).
Pubblica Ana Eccetera, una rivista di filosofia astratta e linguaggio (1958-1971) con Anna Oberto Edizioni AE, poi Edizioni AEFUTURA il libro-opera OM/ANAPHILOSOPHIA (1977), titolo anche per Campanotto Editore (1993); Elabora il Journal Anaphilosophicus (1963-1971) in AE e cartella serigrafie edizioni AE (1973); fila Cogito ergo zoom (Varigotti 1968 e 1969) e Prima dell’Anarchia (Carrara e Francoforte 1968) con Anna Oberto; partecipa alle mostre di Poesia Visuale anche Visual Poteri (New York e Torino 1973); inaugura il Mercato del Sale alla sua prima personale ANA ART – ARTE SCRITTA (a cura di Ugo Carrega Milano 1974); fa parte del gruppo Nuova Scrittura (Milano 1975); aderisce al circolo anarchico Ferrer, collabora al catalogo della biblioteca (Genova 1978); partecipa all’Unione Culturale (Genova 1979); nello studio di New York opening Differentia review of italian thought (1986), cover art OM Ineluctable Modality of the Visible (1959), premiato per Museoomparole (1975) al XVI Premio Gallarate (1991); avvia Anartattack atteggiamento mentale nella Prova a spensare (ANS Milano 1992); dalla ricerca anaistica in libera scrittura al restauro dell’opera testuale pratica l’analisi tecnica nella regola dell’arte, alla ricerca dell’Opera Virtuale OMNIA che tutto è luce nell’immagine della scrittura (a cura di Giorgio Zanchetti e Paolo Della Grazia ANS Milano 1992); Parabilia B 46 (a cura di Viana Conti Venezia 1993); Aforismi di vita spensierata per arte scritta pittura astratta (gall. Caterina Gualco Genova 1997); Tracce dell’Imaginario * di Pippo Marcenaro (gall. San Bernardo, Genova 2005); Afilosofia Afilosofism testo di Flavio Ermini “Una lingua adeguata all’enigma del nulla” (gall. Peccolo Livorno 2006); Artpoetica per bianco e lapis 1956-1961 testo di Raffaele Perrotta traccia sonora di Adel (gall. San Bernardo Genova 2007); La parola nell’arte (MART Rovereto 2008); la parola mostra il suo corpo (Museo della Carale Accattino Ivrea 2008); La libertà nell’arte (Museo della Carale Ivrea 2009 Mimesis Milano 2010) dialogo di OM con Lorena Giuranna Ivrea 2009 (Satura n. 10 Genova 2010); AAVV Carta bianca “Fragments d’un discours amoureux, Roland Barthes” (Ivrea 2009; Intervento al Convegno “Parole immagini e altro” alla Scuola Normale di Pisa invitato da Silvia Moretti OM sottolinea l’Altro nella comunicazione “che cosa significa spensare?” azzardo filosofico oltreconfine tra il Tractatus di Wittgenstein e l’Axiomatic di Rogge, nella parafrasi del titolo “che cosa significa pensare?” di Heidegger, proiezione dell’intervista “OM parla di OM con OM” ()RIPRESA VIDEO DI Adel Oberto scenario di Michele Cadei Pisa 2009). B54 sezione Ligure (Palazzo della Meridiana Genova 2011). Il segno irraggiungibile. Martino Oberto mostra e libro (a cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino, Museo della Carale Ivrea Mimesis Milano 2012). L’immagine della scrittura (Ennesima La Triennale di Milano 2016). Martino Oberto /OM. Una scrittura segreta. Percorso americano 1984-1990 e oltre (a cura di Anna Oberto, Viana Conti, Lorena Giuranna Museo della Carale Ivrea 201/). Αφιλοσοφια che figurato amore (a cura di Lorena Giuranna e Giorgio Zanchetti, Campanotto editore 2017).
(biografia tratta da Αφιλοσοφια che figurato amore, cit., p. 107)