Atti d’Arte

Informazioni Evento

Luogo
TEATRO PERSIO FLACCO
Via dei Sarti, 37, 56048 Volterra PI, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

La mostra sarà visibile insieme al Teatro Persio Flacco tutti i giorni dalle ore 10,30 alle 13 e dalle ore14, 30 alle ore 18,30.

Vernissage
04/08/2023

ore 17,30

Generi
arte contemporanea, collettiva

Un titolo che coniuga l’arte del teatro con tutte le discipline artistiche, così come gli “atti” di una rappresentazione teatrale tracciano una trama.

Comunicato stampa

La nuova mostra “Atti d’Arte”

 

L’Accademia dei Riuniti sta lavorando per allestire nel Teatro Persio Flacco la nuova mostra estiva che sarà inaugurata venerdì 4 agosto.

“Atti d’Arte” questo il titolo dell’esposizione che vedrà opere di artisti di diverse generazioni a confronto. Un titolo che coniuga l’arte del teatro con tutte le discipline artistiche, così come gli “atti” di una rappresentazione teatrale tracciano una trama.

Il progetto messo, in piedi dal gruppo di lavoro composto dagli artisti: Franyeli Alvarez, Carlo Bimbi, Sergio Borghesi, Gianni Gronchi, Giulia Guerrieri, Fabiona Hyzmo, Alessio Marolda, Benedetta Martellini, Nilde Pantani, Milo Ricciardi, Margarita Smirnova, Greta Vanzi, è un incontro tra diversi stili e generazioni attraverso la rappresentazione artistica dei propri mondi interiori.

Così ex studenti del liceo artistico, professori, ex professori e studenti dello IED di Milano, intrecciano in questi “atti d’arte” le loro visioni, le loro storie,i luoghi che hanno vissuto e quelli dove vorranno andare, mischiando esperienze di vita e progetti futuri in un unicum sospeso in un  presente di confronto generazionale.

L’idea, nata dall’intuizione di Sergio Borghesi, Gianni Gronchi, Carlo Bimbi e Alessio Marolda, richiama un’esperienza precedente, ossia “generazione in arte” del 2005.

Riprendendo quell’idea di fondo, “atti d’arte” vuole essere un primo passo verso progetti che tendono all’inclusione e all’accoglienza, con l’ambizione di uscire dalla città, affondare le radici nel mondo, portare fuori dalle mura di Volterra le proprie esperienze e poter condividere il proprio vissuto, lontano e vicino, nel tempo e nello spazio, in un luogo dove nessuno è escluso, dove tutte esce e tutto entra e dove le diversità diventano un “atto d’arte dovuto”.