Asta
La Casa d’Aste Pandolfini inaugura la sua sessione primaverile con il consueto appuntamento con l’antiquariato. Nella sede di palazzo Ramirez Montalvo, in Borgo degli Albizi a Firenze, si terranno due giorni di vendita: il 3 aprile andranno all’incanto Arredi, mobili ed oggetti d’arte e il 4 aprile i Dipinti antichi.
Comunicato stampa
La Casa d’Aste Pandolfini inaugura la sua sessione primaverile con il consueto appuntamento con l’antiquariato. Nella sede di palazzo Ramirez Montalvo, in Borgo degli Albizi a Firenze, si terranno due giorni di vendita: il 3 aprile andranno all’incanto Arredi, mobili ed oggetti d’arte e il 4 aprile i Dipinti antichi. L’esposizione si terrà a Firenze, nelle sale di Pandolfini, dal 30 marzo al 2 aprile 2012, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19 e la settimana precedente, dal 22 al 24 marzo, nella sede milanese di via Manzoni 45, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18.
3 Aprile
Il primo giorno, tra Arredi, mobili ed oggetti d’arte, andranno all’incanto circa 180 lotti. Tra i mobili, spicca una coppia di cassettoni intarsiati, Lombardia, inizi secolo XIX in noce, olivo, madreperla ed altre essenze ed importanti piani listrati in onice con bordo in nero del Belgio, un cassetto nella fascia, decorato a motivi fitomorfi, e due sottostanti inquadrati da candelabre vegetali e centrati da capricci con rovine entro cornice ottagonale, cm 123x59x94 (stima 12.000/18.000 euro). Bellissima anche una credenza, Italia centrale, inizi sec. XVI), in noce intagliato a patina bionda, piano rettangolare con becco di civetta, gocciolatoio baccellato sotto al piano, due sportelli scorniciati a base modanata, completa di pedana, alcuni restauri (stima 12.000/15.000 euro).
Tra gli oggetti si segnala una Coppia di grandi vasi, manifattura Ginori, 1880 circa, in maiolica pitturata su fondo blu e decorata a grottesche, con festoni di frutti e mascheroni in bassorilievo, con anse realizzate come arpie (stima 3.200/3.800 euro). Bellissimi anche due vasi, manifattura S.C.I. Laveno, Guido Andloviz, 1930 circa, in ceramica fondo bianco rispettivamente decorati uno nei toni del blu-oro a fiori, volatili, e farfalle, l’altro nei toni del rosa e del blu a figure femminili, velieri e tralci fioriti, alt. cm 45,5. Il primo reca sul fondo il marchio Lavenia dec. 1169, l’altro il marchio Lavenia d. 74. Per il vaso nei toni blu-oro bibl.: E. Gaudenzi, Novecento Ceramiche Italiane Protagonisti e Opere, Vol. I Dal Liberty al Déco, Faenza, 2005, n. 270, pag. 144 (stima 4.500/6.000 euro).
4 Aprile
Quella dei Dipinti antichi sarà una sessione importante, sia per la quantità delle opere, circa 200 lotti, sia per la loro qualità. Sono presenti opere di importanti artisti, scuole e generi artistici, dal Quattrocento al Settecento, in gran parte provenienti da collezioni private.
Fra i soggetti sacri la bellissima Madonna con Bambino di Rutilio Manetti (Siena 1571-1639), stima 50.000/ 70.000 euro, e un’importante Madonna con Bambino, San Giuseppe e San Giovannino di Matteo Rosselli (Firenze 1578-1650), stima 40.000/60.000 euro, entrambe pubblicate. Del fiorentino Alessandro Rosi (Firenze 1627-1697) un’inedita e raffinata Annunciazione, stima 25.000/35.000. Proveniente dalla storica quadreria lucchese Cittadella un’imponente tela riferita a Girolamo Forabosco (Venezia 1605-Padova 1679) raffigurante Il Sacrificio d’Isacco, stima 25.000/35.000 euro.
Fra i paesaggi un Capriccio architettonico con festa danzante e scena di banchetto di grande effetto scenografico di Gherardo Poli (Firenze 1676-Pisa 1739), stima 25.000/35.000; provenienti dalla stessa collezione privata due Paesaggi con rovine architettoniche e viandanti di Clemente Spera (Novara 1661 ca.-Milano 1742), stima 50.000/70.000. Presenti in asta anche un nucleo di dipinti del pittore lucchese Antonio Lombardi detto l’Omino (Lucca 1682-1751) fra cui spicca una grande tela raffigurante Apollo che suona la lira a due muse in un paesaggio arcadico, stima 30.000/50.000. Fra le nature morte un bellissimo pendant: Gallinacei e conigli rimirati da un gatto e Porcellini d’India, capretta e piccoli novelli di Giovanni Agostino Cassana (Genova 1658-1720), presentati all’importante mostra sulla Natura morta italiana: da Caravaggio al Settecento tenutasi a Palazzo Strozzi nel 2003, stima 40.000/60.000 euro. Presente in asta anche un piccolo e pregevole nucleo di sculture fra cui un rilievo in terracotta invetriata raffigurante la Vergine in adorazione del Bambino riferito a Benedetto Buglioni, del 1490 circa, stima 8.000/12.000.