Arto Lindsay – Proud Beggars

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE ANTONIO RATTI - VILLA SUCOTA
Via Per Cernobbio 19, Como, Italia
Date
Il
Vernissage
12/07/2012

ore 18.30

Artisti
Arto Lindsay
Generi
incontro - conferenza
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Arto Lindsay terrà una conferenza aperta al pubblico dal titolo Proud Beggars, presso la sede della Fondazione Antonio Ratti, Villa Sucota.

Comunicato stampa

Arto Lindsay
Proud Beggars

12 luglio ore 18.30

Fondazione Antonio Ratti – Villa Sucota
Via per Cernobbio 19, Como

nell’ambito di

Siamo davvero liberi?
XVIII Corso Superiore di Arti Visive
Visiting Professor: Liliana Moro
2 – 25 luglio 2012, Como

Il 2 luglio è iniziata la XVIII edizione del Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti dal titolo Siamo davvero liberi?, che si concluderà il 25 luglio. Visiting Professor per il 2012 è Liliana Moro (nata nel 1961 a Milano, dove vive e lavora).
Il corso, diretto dal 1995 da Annie Ratti e quest’anno curato da Andrea Lissoni, con il coordinamento di Angela Maderna, si svolge a Como.

Il 12 luglio alle ore 18.30, Arto Lindsay terrà una conferenza aperta al pubblico dal titolo Proud Beggars, presso la sede della Fondazione Antonio Ratti, Villa Sucota.
La conferenza esplorerà la costruzione del percorso creativo ed intellettuale di Arto Lindsay in tutte le sue componenti, fra comportamento, stile di vita, musica, arte contemporanea e parate.
In particolare Lindsay parlerà di come la politica attraversi e strutturi e al tempo stesso tutto il suo lavoro, a partire dal modo in cui suona la chitarra, fino alla genesi, alle pratiche collaborative e alla composizione di una parata nello spazio urbano.

Nato negli Stati Uniti e cresciuto in Brasile, il musicista Arto Lindsay ha preso preziosa ispirazione da entrambi i paesi per il suo lavoro artistico. Lindsay è la mente dietro il noise spiazzante e seminale dei DNA e detto il movimento No Wave nella New York spumeggiante e micidiale della fine degli anni Settanta, ma anche il geniale assemblatore di funk, samba e musica sperimentale dei Lounge Lizards, dei The Golden Palominos e poi degli Ambitious Lover negli anni Ottanta. Negli anni Novanta ha intrapreso un nuovo percorso con una serie di incursioni nella tradizione della bossanova, senza abbandonare il gusto per l’improvvisazione, la ricerca più radicale, il noise, l’elettronica e le vie più eclettiche della sperimentazione in generale. Come produttore ha prodotto album per Caetano Veloso, Marisa Monte, David Byrne e Laurie Anderson. Figura di culto, aperto come pochi all'indisciplina e da sempre amato nel mondo dell'arte visiva, Lindsay ha collaborato a più riprese con Dominique Gonzalez Foerster, Vito Acconci, Matthew Barney, Rodney Graham, Noritoshi Hirakawa, Ernesto Neto, Philippe Parreno, Rirkrit Tiravanija. Negli ultimi anni si è dedicato alla creazione di parate, a partire dalla sua ormai lunga esperienza di partecipazione creativa al carnevale di Salvador de Bahia. Fra le principali esperienze personali si ricordano De lama lamina, con Matthew Barney a Salvador nel 2004, I'am a man (Francoforte, 2008), Multinatural (Blackout) in occasione della mostra Fare mondi alla Biennale Arte di Venezia (2009), poi a Performa, New York e a Berlino nel 2010 e, inoltre, a Parigi con Philippe Parreno (2009), poi, con Rirkrit Tiravanija ancora a Parigi (2010) e a Los Angeles (2011). Ha composto musica per film e video per Sophie Nys, Dominique Gonzalez Foerster e Tristan Bera senza mai interrompere la sua carriera di musicista solista, suonando nei contesti più disparati, dai grandi festival internazionali (Primavera Sound, Barcelona, 2011) alle fiere d'arte più celebri fino alle più tradizionali sedi da concerto. Attualmente vive a Rio de Janeiro.