ArtApp – n. 17/2016 La Porta

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO COLLICOLA ARTI VISIVE - MUSEO CARANDENTE
Piazza Collicola, 1, 06049 , Spoleto, Italia
Date
Il
Vernissage
11/02/2017

ore 16

Generi
presentazione
Loading…

La rivista ArtApp presenta l’uscita del numero 17 dedicato al tema de La Porta, oggetto quotidiano, che diventa il soggetto di argomenti diversi tra loro come la fotografia e la poesia, l’architettura e il mito, l’arte e la tecnologia.

Comunicato stampa

Il giorno 11 febbraio 2017 alle ore 16.00, presso Palazzo Collicola Arti Visive a Spoleto, la rivista ArtApp presenta l’uscita del numero 17 dedicato al tema de La Porta, oggetto quotidiano, che diventa il soggetto di argomenti diversi tra loro come la fotografia e la poesia, l'architettura e il mito, l'arte e la tecnologia.
L’incontro si inserisce nel percorso culturale Collicoland, contenitore artistico, rivolto all’indagine del presente, promosso da Palazzo Collicola e che prevede mostre, incontri, microfestival, workshop.
Saranno presenti Gianluca Marziani direttore del museo, Andrea Tomasini giornalista; Laura Cavalieri Manasse caporedattrice di ArtApp.
Nel numero 17 della rivista semestrale, diretta da Edoardo Milesi, Andrea Tomasini ci porta nelle trame oscure ed inquietanti dei romanzi celebri di Oscar Wilde, Robert Musil e Robert Louis. Stevenson; mentre Laura Cavalieri Manasse presenterà un interessante excursus delle varie declinazioni sul tema de La Porta: la Cattedrale di Norcia simbolo del terremoto del centro Italia, la Porta di Lampedusa terminal delle disperate migrazioni africane, le atmosfere oniriche nelle immagini di Eduardo Fiorito e le immagini suggestive della fotografa Nicoletta Prandi.
Per passare poi al cinema con Lucia Fava e all’arte con l’intervista al pittore Felice Levini; poi la Porta di Peter Zumthor della Bruder-Klaus-Kapelle Wachendorf vista con gli occhi di Simona Auteri di Matter of Stuff, le porte di Internet e del Web, le porte di Giappone, Tibet e Arabia raccontate dall'architetto Paolo Riani e quelle che si chiudono alle spalle di un bimbo non vedente nella testimonianza di Luigi Mangia.