Antony Fachin – Y la culpa no era mía

Informazioni Evento

Luogo
IN PARADISO 3030
Frari San Polo, 3030 - 30125 , Venezia, Italia
Date
Dal al

aperto tutti i giorni
h 10.00 - 19.00

Vernissage
21/02/2020

ore 12

Artisti
Antony Fachin
Generi
arte contemporanea, personale
Loading…

Concilio Europeo dell’Arte inaugura il 2020 alla InParadiso 3030 Gallery con una nuova mostra che dà voce – per immagini – a tutte quelle donne, di ogni luogo, religione e ceto sociale, a rivendicare il diritto di ognuna ad essere ciò che è.

Comunicato stampa

Concilio Europeo dell’Arte inaugura il 2020 alla InParadiso 3030 Gallery con una nuova mostra che dà voce - per immagini - a tutte quelle donne, di ogni luogo, religione e ceto sociale, a rivendicare il diritto di ognuna ad essere ciò che è, e non rappresentare in nessun modo un bersaglio: donne che scelgono di “resistere ad ogni forma violenza maschile, violenza di genere, violenza dei generi e ai ruoli sociali imposti *” che colpiscono le donne.

Lo sguardo attento di un artista sull’universo del coraggio e orgoglio femminili, che si riappropriano della loro soggettività uscendo allo scoperto.

(*da “Abbiamo un Piano - Manifesto del Movimento “Non Una di Meno", 2019).

“Y LA CULPA NO ERA MIA” è il titolo della nuova mostra che il Concilio Europeo dell'Arte dedica al progetto di valorizzazione della donna e di rivendicazione del suo ruolo nell’Arte, qui non come artista tout-court ma come soggetto di ispirazione del poliedrico artista Antony Fachin, il quale lungo tutto il suo percorso artistico ha investito proprio la donna di ruoli e maschere di volta in volta mutevoli, spesso enigmatici, ma riconoscendone sempre un carattere forte, emancipato, teso a guidare l’umanità verso precisi obiettivi.
Dopo aver partecipato alla mostra collettiva organizzata dal Concilio Europeo dell’Arte “Look OF|ON Women”, la nuova personale di Antony Fachin riprende un tema sociale più che mai attuale e molto sentito, che il Concilio Europeo dell’Arte vuole fortemente presentare al suo pubblico per immagini: la donna che subisce violenza in tutte le sue forme, ma che sempre più trova la forza - individuale (sfera soggettiva), ma soprattutto e finalmente anche collettiva con mobilitazioni nelle piazze di moltissimi Paesi - di riappropriarsi della sua soggettività, del suo diritto universale di “essere donna”.
L’artista Antony Fachin non transige, rompe il silenzio e dipinge l’eco della solitudine, della frustazione, del dolore di quelle donne che subiscono violenza. Le tavole sembrano assordare la sala espositiva, gli occhi fermi e vuoti di quelle donne mute raccontano la paura, il terrore vissuta entro le mura di ambienti familiari che si rivelano delle gabbie da cui sembra impossibile sfuggire.

Fachin indaga poi oltre, fissa sulla tavola i corpi e gli sguardi di donne che gridano allo specchio l’orgoglio di essere quel che sono, alludendo a volte ad un’ambiguità che si rivela, senza indugi, essere la realtà intima di ogni individuo, prima ancora di ogni donna. “Y LA CULPA NO ERA MIA” è anche il titolo del ballo di protesta, divenuto internazionale, che accompagna i flash mob organizzati dalle donne ormai in tutto il mondo: il titolo della mostra è allora un tributo solidale alla schiera di donne che, con forza maggiore di mille slogan, scandiscono un testo di rivendicazioni che dovrebbero essere patrimonio comune, ma che ancora stentano ad affermarsi. Potentissimo innanzitutto l’elemento visivo delle donne che lo recitano, bendate, nei cortei in piazza.
Potente come l’opera di Antony Fachin.

ANTHONY FACHIN | L’artista collabora fin da giovane con varie realtà artistico- artigianali di Venezia e con il laboratorio “La Bottega Veneziana” nel ruolo di scrittore, partecipando alla realizzazione di scenografie teatrali per il “Don Carlos” presentato alla Scala di Milano. Viene selezionato per la partecipazione ad un corso triennale “L’Arte della Medaglia” della Zecca di Stato di Roma e segnalato al concorso di illustrazione “Omaggio a Magnus”. Il suo grande amore per l’illustrazione (soprattutto illustrazione per bambini) si affianca anche alla scultura e al lavoro nel campo del restauro. Poliedrico nell’uso delle tecniche pittoriche, utilizza carboncino e pastelli, assieme a colori acrilici, tempera e olio.
InPARADISO 3030 è il nuovo spazio espositivo contemporaneo, galleria e store del Concilio Europeo dell'Arte, aperto nel cuore del centro storico di Venezia, a fianco della monumentale Basilica dei Frari. Rinnovata sede del CEA, ospita esposizioni di arte contemporanea di artisti internazionali a sostegno dei progetti culturali del CEA e si affianca alle attività che il Concilio promuove ed organizza alla InParadiso Art Gallery ai Giardini della Biennale.
CONCILIO EUROPEO DELL'ARTE nasce nel 2006 per promuovere e diffondere l’arte contemporanea stimolando e sostenendo il talento degli artisti, in una prospettiva europea e internazionale. Protagonista della scena artistica nelle sue principali sedi a Venezia, Firenze, Parigi e Labin, nel 2016 all’Associazione si affianca la Fondazione del Concilio per continuare a perseguire la sua mission di promotore culturale.