Antonio Parrinello – Etna Patrimonio Unesco

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO DELLA CULTURA - PALAZZO PLATAMONE
Via Vittorio Emanuele 121 Catania, Catania, Italia
Date
Dal al

da lunedì a sabato 9-13, 15.30-19.30. Domenica 9-13.

Vernissage
08/07/2013

ore 17.30

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Antonio Parrinello
Generi
fotografia, personale
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“Etna Patrimonio Unesco” è il titolo dell’esposizione multimediale: in mostra sono 40 gigantografie di scatti realizzati da Parrinello nel corso della sua ventennale esperienza mentre una sala video ospiterà la proiezione di una serie di corti e mediometraggi che hanno per protagonista l’Etna, i suoi crateri, i suoi boschi.

Comunicato stampa

Catania, 5 luglio 2013 – Paesaggi lunari, il verde dei boschi centenari, le nevi in quota fotografate in volo dalla cabina di un aereo e, su tutte, lo spettacolo del fuoco: roccia liquida, pianeta allo stato primordiale che affiora dal ventre della Terra e illumina da millenni certe notti siciliane.

S’inaugura alle 17.30 di lunedì 8 luglio a Palazzo Platamone, la mostra-evento “Etna Patrimonio dell’Umanità” [8 luglio > 8 agosto 2013] organizzata dal fotoreporter Antonio Parrinello in occasione dell’inserimento del vulcano siciliano nella World Heritage List dell’Unesco. L’ingresso alla mostra è gratuito.

Alla cerimonia interverranno il sindaco di Catania, Enzo Bianco, il neo assessore comunale ai Saperi, Orazio Licandro, la presidente del Parco dell’Etna, Marisa Mazzaglia, il direttore dell’INGV di Catania, Domenico Patanè, il responsabile del Dipartimento Protezione Civile Rischio Vulcanico, Nicola Alleruzzo, il delegato del Soccorso Alpino del CAI, Franz Zipper, il regista e direttore del Teatro Stabile di Catania Giuseppe Di Pasquale. L’evento è stato organizzato con la collaborazione di decine di imprenditori privati della provincia di Catania che hanno sostenuto il progetto.

Per Palazzo Platamone Parrinello ha puntato a un’esposizione multimediale che avrà per protagonisti anche gli uomini dell’Etna: vulcanologi, geologi, guide del soccorso alpino, volontari della protezione civile. Accanto, infatti, alle 40 gigantografie degli scatti realizzati dal fotoreporter nel corso della sua ventennale esperienza, saranno proiettati in un’apposita sala video alcuni corti e mediometraggi dedicati all’Etna realizzati da professionisti della cinepresa. Mentre un’installazione della stilista e “sperimentatrice della moda” Marella Ferrera – che per l’occasione attingerà al suo Archivio Storico - renderà omaggio alla “Montagna” con un abito-scultura tessuto con scaglie di pietra lavica ceramizzata. In memoria di Giogiò Russo, l’imprenditore titolare della Funivia dell’Etna scomparso recentemente, la famiglia riceverà un’opera del maestro Franco Bentivegna.

Alla mostra è dedicato un catalogo e un concorso fotografico (sezioni colore, bianco/nero, video) e il concorso fotografico online #EtnaNearMe, organizzato da NearMe e dedicato alla community che utilizza Instagram, la più popolare app fotografica per smartphone e tablet. L’obiettivo è condividere sulle varie piattaforme social (fra cui Facebook e Twitter) emozioni e suggestioni di chi si avvicina all’Etna (NearMe, servizio di geolocalizzazione, significa infatti “vicino a me”). Info e regolamento su www.etnaunesco.eu.

A conclusione dell’inaugurazione, degustazione del Pane di Lentini prodotto con grano della varietà Tumminia dal panificatore Franco Vescera con companatico “a sorpresa” dello chef e “cuciniere errante” Carmelo Chiaramonte e vini delle Cantine Vivera. Una “danza del fuoco”, con l’artista di strada e “giocoliera” Zaira Alderuccio, concluderà l’omaggio pluridisciplinare al vulcano “patrimonio dell’Umanità”.

INFO VIDEO (corti/mediometraggi)
“Dalle mie parti, parti di me”, regia di Giovanni Tomarchio
“Io sono qui”, regia di Gianmaria Musarra, testi Sergio Mangiameli
“Etna patrimonio della scrittura”, regia di Alessandro Viani
“Etna 24 settembre 1974” di Daniel Tragarz e Jean-Paul Janssen, con Antonio Nicoloso
“Nomination of Mount Etna”, produzione Parco dell’Etna, shootings/editing Orazio e Francesco Aloi.