Luca Rinaldini – Cacao

Informazioni Evento

Luogo
CONTESTA ROCK HAIR TESTACCIO
piazza Santa Maria Liberatrice, 46 , Roma, Italia
Date
Dal al
Vernissage
01/03/2018

ore 18

Generi
fotografia, personale
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Si chiama Cacao ed è un suggestivo viaggio in Brasile che il fotografo Luca Rinaldini espone giovedì primo marzo, a partire dalle ore 18, sulle mura del salone di ContestaRockHair a Testaccio.

Comunicato stampa

CONTESTAROCKHAIR PER ANOTHER PLACE
IL PROGETTO DEDICATO ALL'ARTE ALLA LETTERATURA ALLA MUSICA NEI SALONI CRH DI TUTTO IL MONDO

CACAO
DI LUCA RINALDINI

GIOVEDÌ 1 MARZO
ORE 18
CONTESTAROCKHAIR
PIAZZA SANTA MARIA LIBERATRICE, 46 - ROMA

Si chiama Cacao ed è un suggestivo viaggio in Brasile che il fotografo Luca Rinaldini espone giovedì primo marzo, a partire dalle ore 18, sulle mura del salone di ContestaRockHair a Testaccio. Secondo appuntamento, questo, per il progetto culturale che il brand internazionale ha lanciato a dicembre: Another Place. Una nuova iniziativa, curata da Simona Santopaolo, che vede dialogare insieme l'arte, la letteratura, la musica, e ogni espressione artistica, e che si svolge negli spazi dei saloni del brand di tutto il mondo.

Dopo Il cielo sopra Roma, la fortunata personale di Antonio Ranesi - ora in mostra a New York -, Cacao accompagna lo sguardo del pubblico nella terra brasiliana, seguendo le tracce dell'autore Jorge Amado. Venti immagini che percorrono paesaggi, luoghi e volti del Brasile, attraverso il racconto del processo produttivo che si cela dietro la prelibata bacca. In piena linea con gli elementi ispiratori della rassegna - la diversità, l'alterità e la comunanza - Rinaldini immortala in bianco e nero la Terra in una terra, quella brasiliana, mostrando la raccolta, il lavoro dei contadini, la cultura, le tradizioni degli ex-schiavi delle piantagioni di cacao.

«Ho seguito le tracce dei personaggi e dei luoghi narrati dal grande scrittore Jorge Amado - spiega l'artista nelle sue note - le didascalie, infatti, sono citazioni tratte dai libri del “ciclo del cacao”. Attraverso di esse si da vita al racconto, visivo e narrativo, di quella che viene considerata una vera e propria epopea, che segnò, negli anni Trenta e Quaranta, il vorticoso sviluppo dello Stato di Bahia».