Anni Albers – The Prints

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE SOZZANI
Via Enrico Tazzoli, 3, Milano, MI, Italia
Date
Dal al

da venerdì 16 giugno a domenica 3 settembre 2017
tutti i giorni, 10.30 – 19.30
mercoledì e giovedì, 10.30 – 21.00

Vernissage
15/06/2017

ore 18

Patrocini

In collaborazione con
Musée des beaux-arts di Le Locle, Canton Neuchâtel, Svizzera
Alan Cristea Gallery, Londra, Regno Unito
The Josef and Anni Albers Foundation, Bethany, Connecticut, USA

Artisti
Anni Albers
Generi
arte contemporanea, personale
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La Galleria Carla Sozzani – Fondazione Sozzani, presenta la mostra “Anni Albers, the Prints” dedicata alle opere su carta di Anni Albers (1899 – 1994), una delle maggiori artiste tessili e grafiche del Novecento.

Comunicato stampa

La Galleria Carla Sozzani - Fondazione Sozzani, presenta la mostra “Anni Albers, the Prints” dedicata alle opere su carta di Anni Albers (1899 - 1994), una delle maggiori artiste tessili e grafiche del Novecento.

In mostra sono esposte trentuno opere - litografie, incisioni, serigrafie, acquetinte, stampe su carta realizzate dal 1969 al 1978, accompagnate da fotografie d’archivio.

Anni Albers si è formata in Germania al laboratorio tessile della scuola Bauhaus, che era allora uno dei pochi indirizzi di studio accessibili alle donne. Durante gli anni Venti ha esplorato le possibilità offerte dalle nuove tecniche sperimentali e ha creato un mondo definito da astrazione e linearità, dove i motivi geometrici si uniscono mano a mano ai colori.

Continua la sua ricerca artistica negli Stati Uniti, dove emigra con il marito nel 1933, e nel 1949 è stata la prima artista tessile a riconsiderare l’arte tessile come forma d’arte e ad avere una mostra al MoMa di New York.

Dal 1963 ha iniziato a esplorare varie tecniche come la stampa su seta, la litografia, l’acquatinta, l’incisione che le hanno permesso di approfondire la sua ricerca nell’astrazione.

Anni così scrive nel suo trattato fondamentale On weaving (sulla tessitura), pubblicato nel 1965: “La nostra tecnologia è sempre più complessa, il nostro modo di lavorare sempre più rapido. Ogni epoca sente nello stesso modo i risultati che raggiunge. E, guardando indietro, tutto quello che è accaduto prima sembra lento. Quanto sembreremo lenti anche noi domani?”

La Albers negli anni Sessanta acquisisce quelle tecniche grafiche che le permettono di ottenere, attraverso la mediazione delle macchine e dei processi di stampa, effetti impossibili da raggiungere con la tessitura, la conquista di un nuovo regno espressivo.
“Più ci allontaniamo dalla tirannia dello strumento e delle macchine, più il nostro lavoro riesce a sfuggire al marchio di un tempo specifico e delimitato, senza invecchiare. Potrà superare le mode solo se incarna in sé qualità durevoli e insieme transitorie.”

Questa mostra è stata realizzata in collaborazione con il Musée des beaux-arts di Le Locle (Canton Neuchâtel, CH), la Alan Cristea Gallery (Londra, UK) e The Josef and Anni Albers Foundation (Bethany, Connecticut, USA).

Biografia

Anni Albers (Annelise Fleischmann) nasce a Berlino il 12 giugno 1899. Dopo aver studiato pittura dal 1916 al 1919 con Martin Branderburg, un pittore impressionista,
e aver frequentato la scuola di arti applicate di Amburgo (1920), si iscrive alla scuola Bauhaus
di Weimar nel 1922 dove, l’anno dopo, entra a far parte del laboratorio tessile.

Nel 1925 sposa Josef Albers e si trasferisce col marito a Dessau, nuova sede della scuola Bauhaus tedesca. Nel 1927 segue le lezioni sul design che Paul Klee sviluppa appositamente per il laboratorio di tessitura, disegna tappezzerie murali e tende per il Theater Café Altes di Dessau e il sipario per il teatro di Oppeln in Polonia.

Nel 1930 riceve il diploma della scuola Bauhaus per la realizzazione del tessuto murale dell’auditorium di Bernau e l’anno seguente diventa la direttrice del laboratorio tessile della scuola Bauhaus a Weimar.

Nel 1933, in seguito alla chiusura del Bauhaus, imposta dal regime nazista, i coniugi Albers decidono di trasferirsi negli Stati Uniti dove, accettando la proposta di insegnamento presso il Black Mountain College, in North Carolina. Anni Albers è nominata Professore Associato d’Arte
e negli anni ’40 comincia a realizzare tessiture di piccole dimensioni che poi monta su lino e incornicia.

Nel 1949 si trasferisce col marito a New York, dove al Museum of Modern Art si tiene la mostra “Anni Albers Textiles”; la prima retrospettiva dedicata al lavoro di un artista tessile mai organizzata da un museo.
Nel 1963 comincia a dedicarsi alla litografia e a partire dal 1970 decide di impegnarsi esclusivamente nelle arti grafiche.

Numerosi i viaggi dei coniugi in Messico dove gli antichi tessuti precolombiani scoperti nelle Ande diventano un importante motivo di ispirazione e costituiscono la base di una eccezionale collezione di arte precolombiana.

Anni pubblica nel 1965 il fondamentale saggio sull’arte tessile “On Weaving”. Nel 1990 riceve la laurea ad honorem dal Royal College of Art, Londra, e dalla Rhode Island School of Design, Providence.

Anni Albers muore ad Orange, Connecticut, il 9 maggio 1994.
Il suo lavoro è conosciuto in tutto il mondo, spesso esposto con il lavoro del marito, Josef Albers. In Italia, la prima retrospettiva europea dedicata ad Anni Albers è stata presentata nel 1999 alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia. Importanti retrospettive su Anni Albers sono previste al Guggenheim Museum di Bilbao (6 ottobre 2017–14 gennaio 2018); K21 Stiftung Kunstsammlung Nordrhein Westfalen, di Düsseldorf (9 giugno – 9 settembre 2018); alla Tate Modern di Londra
(12 ottobre 2018–13 gennaio 2019). Una nuova edizione ampliata di “On Weaving” sarà pubblicata nel settembre 2017 dalla Princeton University Press.

Fondazione Sozzani

La Fondazione Sozzani è un’istituzione culturale fondata da Carla Sozzani nel 2016 dedicata a valorizzare, promuovere e sviluppare la conoscenza e lo studio della fotografia, delle arti maggiori, delle arti applicate e della ricerca del gusto.
In collaborazione con enti pubblici e privati, la Fondazione Sozzani prosegue il percorso della Galleria Carla Sozzani che dal 1990 ha presentato a Milano più di 240 mostre di fotografia, arte e design, consapevole del valore essenziale che le arti giocano nella nostra vita.