Angelo Zuena – Il fiore & il ferro (paesaggi sconosciuti)

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO COMEL PER L'ARTE CONTEMPORANEA
Via Neghelli, 68 , Latina, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni dalle 17.30 alle 20.00

Vernissage
05/03/2016

ore 18

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Angelo Zuena
Generi
arte contemporanea, personale

Scarti, minime variazioni su un impianto compositivo consolidatosi in decenni di lavoro. Le regole del gioco sono fissate: è nato lo stile.

Comunicato stampa

Angelo Zuena, oltre che nel suo territorio d’origine, ha esposto i suoi lavori a Pisa, Torino, Rovereto, Venezia, Roma, Ferrara, Parigi, Padova e Biella. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti tra cui la medaglia del Presidente della Repubblica.
Si sono interessati e hanno scritto della sua pittura: Natale Antonio Rossi, Giovanni Burali d’Arezzo, Danilo Soscia, Francesca Mariotti, Luciano Doddoli, Sara Tagliacozzo, Franco De Luca, Normanno Soscia, Antonio Di Leta e Maria Teresa Molineris.

Una splendida inattualità
"Duro e inossidabile come il granito, il vetro, la giada e tutte le pietre dure, come certa materia resistente al tempo. Vedo Zuena e penso alle foreste pietrificate, ai fossili, a quelle cose che passano dalla deperibilità dell'organico alla durevolezza del minerale.
Zuena appartiene alla famiglia degli artisti ostinati. La sua ricerca, mai paga, è sempre sospinta oltre se stessa. Pur nella varietà delle scelte compositive, sembra che insegua sempre lo stesso quadro, e ogni lavoro è un approssimarsi alla perfezione di questo quadro estremo.
Scarti, minime variazioni su un impianto compositivo consolidatosi in decenni di lavoro. Le regole del gioco sono fissate: è nato lo stile. Zuena se l'è “conquistato”, il suo modo è riconoscibile, nel vasto cielo dell'arte visiva è una costellazione piccola o grande, prossima o remota, lucente od opaca, qui non fa differenza. C'è da qualche parte ed è un fatto incontestabile.
La questione travalica il gusto e i valori estetici. La sua ricerca, proprio per l'ostinazione a ripetere l'uguale in vista di un limite estremo, è di per sé un fatto artistico. Benché dipinga fin dall'adolescenza, Zuena è riuscito a tenersi sempre in disparte. Nel suo rifugio di provincia, dove il tempo della storia sembra arrestarsi, vive l'arte come esperienza totale e assoluta. Distante anni luce dal modello dell'artista dei nostri giorni fluido e precario, pressato dall'attualità delle mode estetiche, vittima, se non schiavo, delle finzioni del sistema dell'arte, Zuena compie il suo viaggio in solitaria con il coraggio di un pioniere attratto dall'ignoto.
Zuena è inattuale: la sua esperienza creativa ha una temporalità sconnessa dalla temporalità sociale. Questo tempo separato, essendo radicalmente conflittuale, vive di luce propria. Non c'è nulla di mimetico nella sua pittura, è come se questa trovasse in se stessa il proprio principio generativo. Qui sta forse la peculiarità: è una ricerca serrata e costante che non ha bisogno di forze esterne per sussistere, ma si affida a un riserva di energia creativa interna che minaccia di esaurirsi, ma come per miracolo si rinnova.”
[Giovanni Burali d’Arezzo.]