Andreas Senoner – Forget me not

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO EBRAICO
Via Valdonica 1/5, Bologna, Italia
Date
Dal al

domenica-giovedì dalle 10alle 18; venerdì dalle 10 alle 16; sabato chiuso;
sabato 4 febbraio apertura straordinaria dalle20.00 alle 24.00 con evento alle ore 21.00

Vernissage
04/02/2023

ore 21

Artisti
Andreas Senoner
Curatori
Niccolò Bonechi
Generi
arte contemporanea, personale
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Per celebrare il Giorno della Memoria, il Museo Ebraico di Bologna ospita un’installazione site-specific dell’artista altoatesino Andreas Senoner (Bolzano, 1982).

Comunicato stampa

Per celebrare il Giorno della Memoria, il Museo Ebraico di Bologna ospita un’installazione site-specific dell’artista altoatesino Andreas Senoner (Bolzano, 1982), inserita in ART CITY Bologna, il programma di mostre, eventi e iniziative promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in occasione di Arte Fiera, con la direzione artistica di Lorenzo Balbi.
Curato da Niccolò Bonechi e realizzato in collaborazione con Bonechi Art Consulting, l’intervento scultoreo di Andreas Senoner sarà inaugurato sabato 4 febbraio, alle ore 21.00, nell’ambito di ART CITY White Night, notte bianca dell’arte che prevede l’apertura straordinaria di numerose sedi espositive.
“The Double (Forget me not)”è il titolo dell’opera di Senoner che con la sua presenza “invade” i silenziosi spazi della Sala del Memoriale. L’opera attiva necessariamente e immediatamente un dialogo con il luogo che la accoglie, una stanza oscura, quasi impenetrabile alla vista, nella quale risiedono i nomi e le storie degli ebrei emiliano-romagnoli tragicamente deceduti nei campi di concentramento nazisti. La scultura in questione riproduce la figura a dimensioni naturali di un giovane ragazzo, seduto a terra, con la schiena appoggiata al muro e le braccia incrociate, come fosse assorto nella contemplazione e nello stesso momento come volesse proteggersi da certi tragici pensieri. Il corpo di questa figura è ricoperto di piume bianche, che rappresentano per Senoner stesso, ma anche per molte culture, il simbolo di purezza e speranza: ecco che attraverso l’immagine che emerge l’artista intende stimolare nell’osservatore quel sentimento di delicatezza e fragilità che contraddistingue l’esistenza umana nel contesto del mondo materiale e della Storia, e allo stesso tempo del suo lato spirituale ed immortale.
La ricerca artistica di Andreas Senoner si inserisce nella scena contemporanea della tradizione della scultura lignea altoatesina, riuscendo però araggiungere una personalissima cifra stilistica. Il risultato è una eterogenea produzione che, pur partendo dall’utilizzo di svariate tipologie di legno, piume e licheni, focalizza sempre l’attenzione sulla figura umana. Figura che solitamente ritroviamo nella sua universalità, ma che talvolta viene “sezionata” da Senoner per andare a indagare un particolare: ora una mano, ora un piede, ora una testa. Non si tratta di un mero esercizio stilistico, non vi è alcuna intenzione di mimesi, tantomeno un’anacronistica e forzata ricerca iperrealista.
Ecco che quegli elementi naturali citati poc’anzi – in primis le piume e i licheni, che ritornano con insistenza nella produzione dell’artista – non hanno alcuna intenzione decorativa, piuttosto accentuano l’intenzione di volersi immergere nelle profondità dell’animo umano, del suo vissuto, delle sue articolate sfaccettature.

Andreas Senoner nasce nel 1982 a Bolzano, vive e lavora a Firenze.
Si forma all’Accademia di Belle Arti di Firenze, alla Facultad de Bellas Artes San Carlos di Valencia (Spagna), e al Minneapolis College of Art and Design (USA), dove riprende e approfondisce la tecnica della scultura del legno che da quel momento diventerà una costante nella sua ricerca artistica.
Espone alla 54a. Biennale di Venezia nel Padiglione Italia – Trentino-Alto Adige. Nel 2017 partecipa alla mostra “Ritratti. Tiziano, Tintoretto e artisti veneti del XXI secolo” (Treviso), e alla collettiva “Legno|Lën|Holz” (Galleria Civica Trento). Nel 2018 conduce una serie di workshop al Mart di Rovereto, e vince il premio Cramum.
Nel 2020 partecipa alla mostra “Due Culture e lo Spazio", Qingdao Sculpture Art Museum (China), e nel 2021 inaugura una personale al Museo Francesco Messina (Milano).
Affianca l’attività espositiva a periodi di ricerca in residenze per artisti, tra le quali Civitella Ranieri Foundation (Umbertide), Palazzo Monti (Brescia), KKV Luleå (Svezia), Skaftfell Center for Visual Art (Islanda).