Andrea Villa – Teachersdosex

Informazioni Evento

Luogo
DR FAKE CABINET
Via Giuseppe Barbaroux, 25, Torino, TO, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al sabato dalle 16 alle 19,30

Vernissage
11/02/2021

ore 10-20

Artisti
Andrea Villa
Generi
arte contemporanea, personale

DR Fake Cabinet presenta una “mostra-lampo” di Andrea Villa, nella quale saranno esposti i manifesti delle due serie intitolate #TEACHERSDOSEX e #NODICKS.

Comunicato stampa

DR Fake Cabinet presenta una “mostra-lampo” di Andrea Villa, nella quale saranno esposti i manifesti delle due serie intitolate #TEACHERSDOSEX e #NODICKS. Si tratta di opere nelle quali l'inconfondibile stile di uno di più noti street artist italiani sottolinea alcuni aspetti cruciali della violenza di genere operata attraverso i social network.

La mostra avrà una durata estremamente ridotta, proprio in linea con la velocità delle incursioni che hanno reso noto Andrea Villa.

#TEACHERSDOSEX

È un progetto che vuole mettere in luce il problema del revenge porn e della discriminazione di genere.

Scrive l’artista: “Ho chiesto a tre insegnanti delle elementari di inviarmi dei loro selfie senza veli, come se dovessero inviarli al loro fidanzato. Poi li ho stampati e affissi per strada. I loro corpi sono stati esposti al pubblico, così come nel revenge porn l'intimità viene violata e lasciata al pubblico ludibrio. Molto spesso le donne vengono giudicate per la loro vita sessuale privata. Nel mondo dell'istruzione primaria vige l'ipocrisia che una donna non possa avere una sessualità, e le donne sono de-sessualizzate come individui. Spero di poter sensibilizzare con questa affissione sui pregiudizi sociali che affliggono da tempo la percezione della sfera privata femminile”.

#NODICKS

I membri umani non richiesti e inviati in chat sono diventati ormai una forma di violenza così frequente e sottovalutata, che ormai è quasi accettata e spesso liquidata come “comune”.
Scrive l’artista: “Penso sia invece molto grave, poiché considerare quotidiana la violenza è il modo migliore per perpetrarla e renderla accettata. Con i manifesti #nodicks ho chiesto alle mie fan su Instagram di inviarmi le foto di peni non richieste che hanno ricevuto in chat da maniaci o sconosciuti. Ho poi stampato i peni sfocandoli e li ho affissi in strada. La sfocatura ricorda il “settaggio” di Instagram che nelle chat sfoca preventivamente le foto inviate che l’algoritmo dell’app reputa possibilmente sessuali. L’hashtag #nodicks è un gioco di parole inglese che vuol dire sia “no peni” che “no idioti” (dicks in inglese significa anche “cretini” in slang).
Esibendo i membri di questi uomini tramite i miei manifesti, ho voluto creare una metafora del loro esibizionismo, che invece di essere portato nelle chat delle donne, è portato in strada, davanti a tutti”.

I manifesti sono affissi a Torino in Corso S. Maurizio, 8, Viale 1°Maggio e Viale Thovez 3.

Una parte del ricavato della vendita dei manifesti della serie #TEACHERSDOSEX sarà devoluto all’Associazione Tiziana Cantone per le Altre.

Andrea Villa da 5 anni appende manifesti in Italia, mettendo alla berlina il mondo della politica assieme ai suoi personaggi e ai fenomeni sociali a loro connessi. In ogni singolo lavoro c’è un fotomontaggio, un remix di concetti e immagini che destruttura i significati, mischiando il colto con il trash, in una sorta di “street art” 2.0. Questo “detournement” di elementi estetici, per certi versi simile al “situazionismo” degli anni Sessanta, utilizza il collage e il fotomontaggio di matrice dadaista come linguaggio globale e democratico ma al tempo stesso “alto”, citando in ciascuna opera elementi tratti dalla storia dell’arte.

È stato nominato Piemontese dell'anno 2018 e "il più importante caso mediatico italiano" da Artribune.

I suoi lavori sono stati pubblicati da tutti i maggiori quotidiani nazionali italiani e nel mondo e da programmi televisivi su Rai3 e LA7.

Ha esposto in musei e fondazioni di primaria importanza come C.A.M.E.R.A, Fondazione Bevilacqua La Masa, MIAAO e Fondazione Merz.

I suoi lavori sono stati discussione di tesi, convegni e pubblicazioni universitarie, come la SUPSI di Lugano, UNITO a Torino, e l'Università di Genova.