Andrea Radic – Attimi

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO OBERDAN
Viale Vittorio Veneto 2, Milano, Italia
Date
Dal al

martedi-domenica 10-22, lunedì 10-19

Vernissage
16/10/2013

ore 18,30

Biglietti

ingresso libero

Patrocini

mostra promossa da Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura

Artisti
Andrea Radic
Generi
fotografia, personale
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Nelle sue fotografie Andrea Radic ci propone un percorso tra volti, emozioni e luoghi, dai quali traspare un racconto umano, una descrizione fatta di gesti, sguardi che è al tempo stesso condivisione ed unicità.

Comunicato stampa

Nelle sue fotografie Andrea Radic ci propone un percorso tra volti, emozioni e luoghi, dai quali traspare un racconto umano, una descrizione fatta di gesti, sguardi che è al tempo stesso condivisione ed unicità. L’autore tratteggia nei suoi bianchi e neri situazioni diverse tra loro ma accomunate e caratterizzate dalla presenza delle persone come interpreti delle proprie gioie, delle proprie passioni e come testimoni a volte anche inconsapevoli della propria condizione di vita.
Nei frequenti viaggi all’estero, Radic ha dedicato particolare attenzione ed energie alla ricerca fotografica: anche in un contesto paesaggistico, individua e usa il ritratto e il reportage quali strumenti di "racconto" della realtà; realtà di cui evidenzia contraddizione, promesse e durezza, ma anche la semplicità e spensieratezza, sottolineandone l'intensità attraverso contrasti e assonanze del bianco e nero.
I luoghi dove le foto sono state scattate hanno, seppur si trovino in Paesi diversi, un profilo comune, sono luoghi di provincia, sono angoli e prospettive diverse di uno stesso mondo, quello dove è più facile incontrare le sensazioni e gli stati d’animo che i soggetti trasmettono.
Anche le immagini architettoniche sono “ritratti” che lasciano trasparire l’originalità degli edifici fotografati come estraniati da contesti urbani più ampi.
In alcuni gruppi di immagini, si narra una piccola storia - su tutte l’anziano in spiaggia - prima decontestualizzato e isolato, successivamente ritratto al centro dell’attività che si svolge intorno a lui, per tornare infine al riflessivo nella sua camminata solitaria.