Andrea Mauti – Sublimation_simulation

Informazioni Evento

Luogo
ADA PROJECT
Via dei Genovesi 35 00153 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
09/10/2021

ore 18

Artisti
Andrea Mauti
Generi
arte contemporanea, personale

Lo spazio immaginato da Andrea Mauti per ADA, simula la frammentazione di un’archeologia possibile, dove la dimensione effimera dell’oggetto industriale si somma e si sovrappone a quella della scultura antica, generando un annullamento della dimensione spazio-temporale.

Comunicato stampa

«Così gli incorporei si riflettono nei corpi e i corpi negli incorporei, ossia il mondo sensibile si riflette nell’intellegibile e il mondo intelligibile nel sensibili […] le statue sono forme del mondo intellegibile»

Ermete Trismegisto, Corpo ermetico e Asclepio

Lo spazio immaginato da Andrea Mauti per ADA, simula la frammentazione di un’archeologia possibile, dove la dimensione effimera dell’oggetto industriale si somma e si sovrappone a quella della scultura antica, generando un annullamento della dimensione spazio-temporale. Frammenti scultorei riprodotti più volte sono ricoperti da residui digitali, che si sedimentano sulla superficie della tela, proteggendo l’immagine e impedendone allo stesso tempo una fruizione totale. Attraverso il dialogo innescato tra pittura e scultura, Mauti simula uno spazio iperreale e iper-oggettuale, in cui la frammentazione stessa degli oggetti si rivela come un ripetuto dispiegarsi di incatenamenti tra dissoluzione e affermazione del mito, aggiungendo alla dimensione mitologica, l’effimera presenza dell’umanità.

La simulazione corrisponde qui alla supposizione di uno spazio digitale, all’interno del quale tutto ciò che è visibile, non è altro che costruzione e finzione. Le sculture in resina e cera si configurano come reperti di un’archeologia industriale, imballaggi che una volta avevano la funzione di esprimere il contenuto invisibile dell’oggetto. Così come i soggetti raffigurati nelle tele sono catturati dalla realtà ma immersi in una dimensione digitale, per poi essere restituiti alla dimensione del reale.
In questo continuo processo di distruzione e ricomposizione di reperti eterogenei, Mauti simula una dimensione ulteriore, all’interno della quale le coordinate spazio-temporali si dissolvono nella percezione del visibile.