Andrea Benetti – VR60768 anthropomorphic figure
Il progetto “VR60768 · anthropomorphic figure” è formato da una mostra di pittura e disegno Neorupestre di Andrea Benetti, ispirata alle origini dell’arte, integrata dall’esposizione di due pietre, riprodotte in copia e gentilmente prestate dal Museo Paleontologico e Preistorico di Sant’Anna d’Alfaedo, dipinte dall’uomo preistorico circa 40.000 anni fa e rinvenute nella grotta di Fumane (VR) dai ricercatori dell’università di Ferrara.
Comunicato stampa
La mostra è promossa dall’Università di Bologna (Dipartimento delle Arti, Fenomenologia dell’Arte Contemporanea), dall’Università di Ferrara (Dipartimento di Studi Umanistici, Archeologia della Preistoria), e da I.A.P. Italian Art Promotion.
Patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Veneto, dal Parco Naturale Regionale Lessinia, dal Comune di Fumane, da Grotta di Fumane.
Inaugurerà la mostra il Sottosegretario ai Beni Culturali e al Turismo, la professoressa Francesca Barracciu e faranno gli onori di casa il Questore della Camera dei deputati, l'on. Paolo Fontanelli e l'on. Andrea De Maria.
Il progetto “VR60768 · anthropomorphic figure” è formato da una mostra di pittura e disegno Neorupestre di Andrea Benetti, ispirata alle origini dell'arte, integrata dall'esposizione di due pietre, riprodotte in copia e gentilmente prestate dal Museo Paleontologico e Preistorico di Sant'Anna d'Alfaedo, dipinte dall'uomo preistorico circa 40.000 anni fa e rinvenute nella grotta di Fumane (VR) dai ricercatori dell'università di Ferrara. La mostra è curata dalla professoressa Silvia Grandi (Fenomenologia dell'Arte Contemporanea - Unibo) e dal professor Marco Peresani (Archeologia della Preistoria - Unife).
Durante l'inaugurazione sarà proiettata in anteprima l'opera di videoarte creata da Andrea Benetti, Audrey Coïaniz, Saul Saguatti e prodotta da Basmati Film.
La novità artistica di questa mostra consiste nella presentazione in anteprima delle nove opere su tela, create con superfici simili alla pietra, utilizzando per le parti cromatiche dei residui ottenuti dal lavaggio di reperti archeologici, insieme a terriccio, ocra e carbone del Paleolitico. Il materiale preistorico proviene dagli scavi delle grotte di Fumane (VR) ed è stato fornito ad Andrea Benetti dai ricercatori dell'Università di Ferrara. Oltre a queste opere, saranno esposti tredici disegni Neorupestri, realizzati su carta di Montesanto, una particolare carta prodotta da Benetti, sulla quale ha realizzato dei disegni ispirati alla pittura Rupestre con gesso bianco, sanguigna, carboncino e seppia. I soggetti riprodotti sono attinti dalla pittura Rupestre ed interpretati, trasfigurati e reinventati dalla vivida immaginazione dell’artista. L'ispirazione di fondo che anima il progetto, nasce dalla ricerca creativa e dall'intuizione di Andrea Benetti, che focalizza la propria attenzione sull'odierno modo di comunicare, basato sull'esasperata stilizzazione delle immagini. Egli, infatti, evidenzia come i più diffusi mezzi di comunicazione in uso su scala mondiale, interagiscano con l'essere umano attraverso un'iconografia codificata dai nostri due principali sensi: la vista e l'udito. Televisione, internet, smartphone, tablet, computer palmari sono ormai mezzi di fruizione di massa, attraverso i quali percepiamo e trasmettiamo la realtà (o l'illusione di essa), proprio attraverso quei due sensi, riavvicinando il nostro modo di comunicare all'arte della Preistoria. Anche per questo motivo sarà parte integrante della mostra l'esposizione delle copie delle opere d'arte preistoriche, realizzate su pietra e rinvenute nelle grotte di Fumane dagli archeologi dell'Università di Ferrara e catalogate con le sigle VR60768 e VR60769, da cui è nato il titolo del progetto. Benetti parte dal concetto che nella pittura Rupestre, seppure in maniera inconscia, l'homo sapiens aveva già delineato le future vie delle arti visive: ovvero il figurativo, l'astrattismo, il simbolismo ed il concettuale.
CATALOGO in lingua italiana e inglese - Edizioni qudulibri
Testi di Andrea Benetti, Silvia Grandi, Marco Peresani, Matteo Romandini, Giuseppe Virelli.