An Incomplete History of Incomplete Works of Art

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA FRANCESCA MININI
Via Massimiano 25, Milano, Italia
Date
Dal al

dal martedì al sabato, dalle 11 alle 19.30

Vernissage
11/05/2012

ore 19

Contatti
Email: info@francescaminini.it
Artisti
Sol LeWitt, Alek O., Dan Rees, Claire Fontaine, Ryan Gander, Ghada Amer, Simon Dybbroe Møller, Jonathan Monk, Marie Lund, Pierre Bismuth, Nina Beier, Nina Beier
Curatori
Adam Carr
Generi
arte contemporanea, collettiva
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An Incomplete History of Incomplete Works of Art riunisce opere d’arte di artisti emergenti e non, i cui lavori si possono definire incompleti per diverse ragioni e esprimono questa dimensione in modi differenti.

Comunicato stampa

An Incomplete History of Incomplete Works of Art riunisce opere d'arte di artisti emergenti e non, i cui lavori si possono definire incompleti per diverse ragioni e esprimono questa dimensione in modi differenti.

Attraverso pittura, disegno, scultura, video e fotografia, la mostra guarda all’incompleto e allo stesso tempo a ciò che è completo, sia in relazione alle arti visive che alla vita in generale. Ci si chiede se un’opera d’arte possa mai essere considerata completa e se sì grazie a chi. Guardando ciò che è incompleto o completo, la riflessione si amplia verso quali siano la definizione ed il significato dell’incompleto e del completo.

Nella storia dell’arte, l'opera d'arte è sempre stata creata ed esposta, sia concettualmente che fisicamente, come un oggetto fisso, statico, concepito per essere preservato per l’eternità in questa condizione. Alcune delle opere d'arte presenti in An Incomplete History of Incomplete Works of Art, sovvertono questa regola richiedendo, una volta esibite, un ulteriore intervento di persone esterne. Questo particolare corpo di opere d'arte richiede infatti il role-play dei visitatori, soprattutto collezionisti, in questo caso visti non solo come spettatori passivi o mecenati del lavoro, ma piuttosto come ‘aggressori’, complici e partecipanti attivi alla realizzazione e costruzione del lavoro stesso. Considerando lo spazio in cui la mostra si inserisce, sia la galleria che la mostra formeranno una piattaforma in cui questo processo potrà avere luogo. Mentre alcuni dei lavori coinvolti nel progetto sono incompleti solo in questa fase, ce ne sono altri che per motivi e circostanze diverse rimarranno sempre incompleti costringendoci a pensare a ciò che non c'è come qualcosa di evidentemente assente.

An Incomplete History of Incomplete Works of Art non vuole aggiungersi alle tante mostre basate sull’incompleto o sui fallimenti nelle arti visive, ma il suo focus rimane sulla dimensione e sul potenziale creativo di completo ed incompleto e l’abisso che c'è tra i due aspetti. La mostra presenta il completo incompleto e l’incompleto completato. Induce gli spettatori a riflettere e ad indagare, come, perché e dove.

Il titolo della mostra descrive la natura delle opere esposte e allo stesso tempo suggerisce che la mostra stessa potrebbe essere incompleta. In questo modo ci ricorda che l’incompletezza è insita in qualsiasi mostra, passata, presente e futura. Forse è impossibile realizzare una mostra davvero completa, si potrebbero considerare numerosi altri lavori coerenti con il progetto espositivo che per varie ragioni economiche, politiche o di conservazione non sono e non possono essere esposti.