Amara Toledo – Non preoccuparti sono un fiore

Informazioni Evento

Luogo
LE PARENTESI
Discesa dei Candelai, 21, Palermo, PA, Italia
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Date
Dal al

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Vernissage
17/10/2025

ore 18

Artisti
Amara Toledo
Generi
arte contemporanea, personale

Non preoccuparti, sono un fiore è la prima mostra personale di Amara Toledo presso )( artist run space, uno spazio autogestito da artisti nel cuore di Palermo, dedicato alla sperimentazione e al dialogo tra pratiche contemporanee.

Comunicato stampa

Non preoccuparti, sono un fiore è la prima mostra personale di Amara Toledo presso )( artist run space, uno spazio autogestito da artisti nel cuore di Palermo, dedicato alla sperimentazione e al dialogo tra pratiche contemporanee.

La mostra riunisce un insieme di opere principalmente pittoriche che ruotano attorno agli elementi essenziali per la crescita di un fiore e alla fragilità che abita in ciascuno di essi. Toledo si interessa a questa paradossa- le condizione: le stesse forze che permettono la vita sono anche quelle che possono distruggerla.
In questo ciclo, l’artista affronta la pittura come un terreno vivo, in cui l’ornamentale e il simbolico convivono con il vulnerabile. Il fiore, asse invisibile della mostra, appare sfocato: portatore di bellezza e di promessa, ma anche di precarietà, di ciò che sta per appassire. Attraverso di esso, Toledo indaga il rapporto tra cura e minaccia, crescita e perdita, resistenza e abbandono.
Le opere si muovono tra la chiarezza del giorno e l’oscurità della notte, tra la delicatezza e l’incendio. Sulla superficie gentile delle immagini si nascondono tensioni più profonde: la possibilità del fuoco, l’ombra, il mi- stero. L’artista sembra chiedersi cosa significhi sostenere la vita —o la pittura— quando i suoi stessi elemen- ti sono sul punto di dissolversi.

In Non preoccuparti, sono un fiore, la natura diventa una metafora della pratica pittorica: un processo fragile ma ostinato, che insiste nel fiorire anche di fronte alla distruzione. La mostra propone una contemplazione lenta, un invito a fermarsi davanti a ciò che persiste, anche nella sua fragilità.

Non preoccuparti, sono un fiore es la primera exposición individual de Amara Toledo en )( artist run space, un espacio autogestionado por artistas en el corazón de Palermo, dedicado a la experimentación artística y al diálogo entre prácticas contemporáneas.
La muestra reúne un conjunto de obras principalmente pictóricas que giran en torno a los elementos esen- ciales para el crecimiento de una flor, y a la fragilidad que habita en cada uno de ellos. Toledo se interesa por esa paradoja: las mismas fuerzas que permiten la vida son también las que pueden destruirla.
En este ciclo, la artista aborda la pintura como un terreno vivo, donde lo ornamental y lo simbólico conviven con lo vulnerable. La flor, eje invisible de la exposición, aparece desdibujada: portadora de belleza y de pro- mesa, pero también de precariedad, de lo que está a punto de marchitarse. A través de ella, Toledo indaga en la relación entre cuidado y amenaza, crecimiento y pérdida, resistencia y entrega.
Las obras se mueven entre la claridad del día y la oscuridad de la noche, entre la delicadeza y lo incendia- rio. En la superficie amable de las imágenes se esconden tensiones más profundas: la posibilidad del fuego, la sombra, el misterio. La artista parece preguntarse qué significa sostener la vida —o la pintura— cuando sus propios elementos están al borde de disolverse.

En Non preoccuparti, sono un fiore, la naturaleza se convierte en metáfora de la práctica pictórica: un pro- ceso frágil pero obstinado, que insiste en florecer incluso frente a la destrucción. La exposición propone una contemplación pausada, una invitación a detenerse ante lo que persiste, incluso en su fragilidad.

ITA

ESP

Amara Toledo (Siviglia, 1997)
Laureata in Belle Arti presso l’Università di Siviglia (2019) e con un Master in Pittura conseguito presso l’U- niversità dei Paesi Baschi (2021), ha completato la sua formazione con corsi di figurazione e realismo tenuti da Andrés García Ibáñez e Antonio López.
Il suo lavoro indaga l’uso dell’immagine, la sua semiotica e la sua risignificazione attraverso la pittura. Que- sta ricerca le permette di esplorare forme di resistenza contro la literalità, attraverso un linguaggio visivo che oscilla tra il visibile e il nascosto.
Ha realizzato mostre personali e a due voci come Más allá del jardín habitan las bestias (Granada, 2024) e
Un lugar donde los árboles lloran (Galería Silvestre, Madrid, 2023).
Tra le mostre collettive più recenti si segnalano Las Gaviotas (Fondazione Osborne, El Puerto de Santa María, 2025), Viento a favor (Pescadería Vieja, Jerez, 2024), Así que pasen diez años (Galería Silvestre, Madrid, 2024), Pintores de Sevilla (Fondazione Valentín de Madariaga, Siviglia, 2023) e Open Studios (Fondazione BilbaoArte, Bilbao, 2020).
Nel 2024 ha ricevuto il Premio Crea Sevilla Joven.

Andrés Aparicio (Villarrasa, 1989),
ha conseguito la laurea presso Università di Siviglia (2020), trascorrendo l’ultimo anno all’estero presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo attraverso una borsa di studio Erasmus. Attualmente lavora tra Villarasa e Siviglia, la sua ricerca visiva è caratterizzata dalla pratica della carpenteria, attività a cui è stato introdotto fin dall’infanzia nella bottega familiare. Le sue opere sono state presentate e promosse in numerose mostre personali e collettive tra cui: Sombras de bestias y coche -variaciones- (Real Fábrica de Artillería, Siviglia), Sombras de bestias y coches (Museo Provincial Jaén, Jaén), Prohibido fijar carteles (GaleríaBirimbao, Sevil- la), Schietta e Maritata ()( artist run space, Palermo) e Cinco minutos y vuelvo (Galería Bate, Madrid), Euforia, Intimidad y Depresión (Fundación Unicaja, Siviglia), Pintores de Sevilla (Fundación Madariaga, Siviglia), Etcétera, etcétera (Galería Yusto-Giner, Marbella, Malaga), A la manera de... (Galería Rafael Ortiz, Siviglia). La ricerca di Aparicio è stata inoltre riconosciuta attraverso numerose borse di produzioni e premi: Iniciarte (Andalusia), Salón de Otoño de Huelva (Huelva), Concorso di Pittura di Ocaña (Cantillana), UNIA (Siviglia), e una borsa di studio della Fundación Antonio Gala para Jóvenes Creadores, 19ª Edizione (Córdoba).

Amara Toledo (Sevilla, 1997)
Graduada en Bellas Artes por la Universidad de Sevilla (2019) y Máster en Pintura por la Universidad del País Vasco (2021), complementó su formación con cursos de figuración y realismo impartidos por Andrés García Ibáñez y Antonio López.
Su trabajo investiga el uso de la imagen, su semiótica y su resignificación a través de la pintura. Esta búsqueda le permite explorar formas de resistencia frente a la literalidad mediante un lenguaje visual que oscila entre lo visible y lo oculto.
Ha realizado exposiciones individuales y duales como Más allá del jardín habitan las bestias (Granada,
2024) y Un lugar donde los árboles lloran (Galería Silvestre, Madrid, 2023).
Entre sus exposiciones colectivas destacan Las Gaviotas (Fundación Osborne, El Puerto de Santa María, 2025), Viento a favor (Pescadería Vieja, Jerez, 2024), Así que pasen diez años (Galería Silvestre, Madrid, 2024), Pintores de Sevilla (Fundación Valentín de Madariaga, Sevilla, 2023) y Open Studios (Fundación BilbaoArte, Bilbao, 2020).
En 2024 fue galardonada con el Premio Crea Sevilla Joven.

Andrés Aparicio (Villarrasa, 1989)
se licenció en la Universidad de Sevilla (2020), cursando su último año en el extranjero en la Academia de Bellas Artes de Palermo gracias a una beca Erasmus. Actualmente trabaja entre Villarrasa y Sevilla. Su investigación visual se caracteriza por la práctica de la carpintería, actividad a la que fue introducido desde la infancia en el taller familiar.
Sus obras han sido presentadas y promovidas en numerosas exposiciones individuales y colectivas, entre ellas: Sombras de bestias y coche -variaciones- (Real Fábrica de Artillería, Sevilla), Sombras de bestias
y coches (Museo Provincial de Jaén, Jaén), Prohibido fijar carteles (Galería Birimbao, Sevilla), Schietta e Maritata ()( artist run space, Palermo), Cinco minutos y vuelvo (Galería Bate, Madrid), Euforia, Intimidad y Depresión (Fundación Unicaja, Sevilla), Pintores de Sevilla (Fundación Madariaga, Sevilla), Etcétera, etcétera (Galería Yusto-Giner, Marbella, Málaga) y A la manera de... (Galería Rafael Ortiz, Sevilla).
La investigación de Aparicio también ha sido reconocida mediante numerosas becas de producción y pre- mios, entre ellos: Iniciarte (Andalucía), Salón de Otoño de Huelva (Huelva), Concurso de Pintura de Ocaña (Cantillana), UNIA (Sevilla) y una beca de la Fundación Antonio Gala para Jóvenes Creadores, 19ª edición (Córdoba).

ITA

ESP

)( è un artist run space diretto da cinque artisti e una curatrice: Francesca Baglieri, Rossella Poidomani, Anto- nio La Ferlita, Alberto Orilia, Roberto Orlando e Ilaria Cascino. La monoroom vuole essere sede simbolica dei linguaggi visivi, che risponde alla necessità di porre un’interruzione dove il tempo e lo spazio si diluiscono.
)( non si identifica meramente col capovolgimento semantico dei segni ortografici scelti appositamente per la loro impronunciabilità - ma rivendica l’essenza di quell’intervallo vivido tra le due parentesi in cui l’opera d’arte cresce e si espande secondo le sue esigenze. Il fare artistico segue il proprio corso naturale di vita come le radici di un albero che affondano nel terreno, plasmando e consolidando la materia in nuove visioni.

)( es un espacio gestionado por artistas (artist-run space) dirigido por cinco artistas y una cu- radora: Francesca Baglieri, Rossella Poidomani, Antonio La Ferlita, Alberto Orilia, Rober- to Orlando e Ilaria Cascino. La monoroom quiere ser una sede simbólica de los lenguajes visuales, que responde a la necesidad de introducir una interrupción allí donde el tiempo y el espacio se diluyen.
)( no se identifica meramente con la inversión semántica de los signos ortográficos elegidos deliberadamen- te por su impronunciabilidad, sino que reivindica la esencia de ese intervalo vívido entre los dos paréntesis, donde la obra de arte crece y se expande según sus propias necesidades. El hacer artístico sigue su curso natural de vida, como las raíces de un árbol que se hunden en la tierra, modelando y consolidando la materia en nuevas visiones.