Alix Eynaudi – The Fellowship of the Quilted Dance
Xing presenta a Raum il terzo appuntamento sulla nuova scena austriaca con la performance della coreografa Alix Eynaudi, The Fellowship of the Quilted Dance (prima italiana).
Comunicato stampa
Mercoledi 17 dicembre alle h 22 Xing presenta a Raum il terzo appuntamento sulla nuova scena austriaca con la performance della coreografa Alix Eynaudi, The Fellowship of the Quilted Dance (prima italiana).
The Fellowship of the Quilted Dance è una performance che ruota attorno all'arte del camouflage e le tecniche tradizionali del 'quilting' usate per realizzare complicatissime trapunte e patchwork imbottiti. Pratiche queste che forniscono lo spunto per momenti di condivisione del lavoro e la costruzione non solo metaforica di legami, come nelle fellowships antiche e recenti, tra la coreografa Alix Eynaudi, e gli altri artisti coinvolti: la costume designer Lise Lendais, l'illustratrice Cecile Tonizzo e il curatore e critico Quim Pujol. Presentata a Bologna come tappa preparatoria di Edelweiss, The Fellowship riattraversa i termini che compongono il glossario della ricerca di Alix Eynaudi, ordinandoli in maniera associativa, tra sparizione e invisibilità.
Sparire, scomparire, dissolversi, sciogliersi, uscire dal campo visivo, recedere dallo sguardo, ritirarsi, congedarsi, retrocedere, passare, uscire, retrocedere, calare, dissipare, dematerializzazione, dissoluzione, evaporazione, partenza, coperte, isolamento, trapunte, quilts, patchwork, padding, imbottitura, indumento, pattern, decorazione, ornamento, comfort, regressione, baby equipment, intimità, protezione, sicurezza, conservatorismo, tradizione, stella alpina, integrazione, pazienza, lentezza, resistenza, calore, survivalisti, cura, discrezione, nascondersi, mimica, mimesi, giochi di ruolo, imitazione, invisibilità.
Alix Eynaudi, danzatrice e coreografa francese basata a Vienna. Dopo la formazione come ballerina classica all'Opéra di Parigi, si trasferisce nel 1998 a Bruxelles, città in cui sviluppa il proprio lavoro attraverso diverse pratiche fisiche, a partire dall'esperienza di studio con P.A.R.T.S., per conflure nel lavoro con Rosas, la compagnia di Anne-Teresa De Keersmaeker con cui ha danzato per 6 anni. Ha realizzato creazioni di cui è coreografa e interprete: Crystall (2005) in collaborazione con Alice Chauchat, Supernaturel (2007), Komposition (2008) assieme ad Anne Juren, Marianne Baillot e Agata Maszkiewicz, The Visitants (2008) e Long Long Short Long Short (2009) con Agata Maszkiewicz, e Monique (2012) con Mark Lorimer. Ha collaborato come performer con Superamas, con Kris Verdonck (con cui ha recentemente creato Exit, una ricerca sui benefici del riposo in cui Alix mette il pubblico a dormire) e con Boris Charmatz (col quale ha appena debuttato alla Ruhr Triennale con Manger). Insegna in workshop a PARTS a Bruxelles, ImPulsTanz a Vienna, Panetta Movement Centre a New York, SEAD Salzburg, e alla Skolen for Moderne Dans in Danimarca.
Cécile Tonizzo, multiforme artista francese, ha studiato arti visive e performing arts. Nel 2006 si reca in India e in Mali per una ricerca sul concetto di contemporaneità nella danza. Ha collaborato con registi e coreografi come Boris Charmatz, Ludovic Lagarde, Mickaël Pelippeau, Philippe Quesne, Andrew Ondrejcak, Julia Cima e Alix Eynaudi. Nel 2010 ha co-firmato, assieme a Enora Rivière, Register(s), installazione coreografica e sonora. La loro collaborazione prosegue con la performance e il libro Ob-scène (2013-14). Nel 2013 creano, sempre assieme, Alice encore, un'associazione che promuove open projects, installazioni e performance che utilizzano dal vivo diversi media (suono, video, arti plastiche, letteratura). In parallelo disegna e lavora come illustratrice. E' attualmente impegnata in modern predation, un nuovo progetto in solo, composto da due serie: Let’s play kung fu e I wanna wolf.
ceciletonizzo.tumblr.com
Lise Lendais, nata in Francia nel 1983, pur non essendo molto interessata ai titoli, ha studiato set design all'ENSATT (Ecole Nationale Supérieure des Arts et Techniques du Théâtre) e moda alla scuola di arti applicate di Parigi ENSAD. Ha sviluppato un proprio lavoro performativo in Belgio. Dal 2010, vive e lavora a Vienna. Ha collaborato con drammaturghi, performer, coreografi come Anna Feldbein (A), Mary Kate Connolly (UK), Talin Büyükkürkciyan Demirci (T), Laia Fabre (E/A), Alix Eynaudi (F/A), Ella&Pitr (F), Nicolas Simeha (UK/F), e ha lavorato come set e costume designer con Anne Juren (Tableaux Vivant, Lost and Found, Happy End), Jan Machacek (Normarena), Notfoundyet (F*** dance), e Needcompany (Porcelain project, The deer house, Sad face/Happy face).
www.liselendais.com
Quim Pujol Guerrero, nato nel 1978 in Spagna, è performer, curatore e critico di performing arts basato a Barcellona. Come performance artist, il suo lavoro più conosciuto è Tiburón tigre (Tiger Shark, 2010). Come interprete, la collaborazione più significativa è quella con la coreografa DD Dorvillier in CPAU. Get Ready!. Dal 2011 è co-curatore della Secció Irregular, la programmazione dedicata al contemporaneo del Mercat de les Flors a Barcelona, ed è membro della Asociación Paralela de Creadores Independientes, la prima associazione sulle Contemporary Performing Arts in Spagna, integrata nel Ministero delle Arti spagnolo. Come ricercatore, ha partecipato a diversi progetti di ricerca tra cui Objectes d’estudi alla Fundació Tàpies sul rapporto tra museo e performance art, e Autonomía y complejidad sulla relazione tra danza e storia. Insegna inoltre nel Programa d’Estudis Independents al MACBA Museo d'Arte Contemporanea di Barcellona e al A*Desk Independent Institute for Critique and Contemporary Art. Come critico ha scritto per Tea-tron, per il festival In-presentable di Madrid, LP festival di Barcellona, Time Out Magazine a Barcellona, ed è stato caporedattore e coordinatore per Artributos, Contemporary Performing Arts magazine. Attualmente cura con Ixiar Rozas il nuovo volume di Cuerpo de Letra Collection sulla relazione tra Arte e Affettività.
Col supporto di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Edizioni Zero, Radio Città del Capo, INTPA International Net for Dance and Performance Austria del Tanzquartier Wien e col contributo di BKA e BMeiA.