Alessia Siligardi – A mia mamma un anno dopo

Informazioni Evento

Luogo
TRENTO6B
via Trento n.6b, Rubiera, Italia
Date
Dal al

Dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 18

Sabato e domenica dalle 16:30 alle 19:30

Vernissage
11/01/2014

ore 18

Artisti
Alessia Siligardi
Generi
arte contemporanea, personale
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La narrazione di una vita si snoda attraverso semplici oggetti che ne testimoniano il dipanarsi secondo le passioni che l’hanno costellata, delineando un profilo privato e personale che tuttavia si riverbera universalmente sull’essenza misteriosa che rende speciale ogni singola creatura.

Comunicato stampa

Alessia Siligardi, giovane artista e fotografa di Reggio Emilia, inaugura sabato 11 gennaio 2014, alle ore 18 in via Trento n.6 a Rubiera in provincia di Reggio nell’Emilia, la personale “A mia mamma, un anno dopo”, una mostra molto particolare, centrata sulla figura di sua madre, recentemente e prematuramente scomparsa.

Tuttavia i lavori esposti saranno illuminati da una luce molto vitale, testimonianze di una presenza molto più che di un'assenza.

La narrazione di una vita si snoda attraverso semplici oggetti che ne testimoniano il dipanarsi secondo le passioni che l'hanno costellata, delineando un profilo privato e personale che tuttavia si riverbera universalmente sull'essenza misteriosa che rende speciale ogni singola creatura.

Alessia,con molto coraggio, e certo aiutata dal privilegio di saper usare un linguaggio insieme alto ma anche immediato, riesce semplicemente a descrivere, con scatti apparentemente semplici, la persistenza di un'anima trasmigrata in un inconoscibile altrove, proprio come gli stormi di uccelli che aveva lei stessa riconosciuto come simboli di una provvisorietà ad un tempo inafferrabile e ineffabile.

Le cose immortalate, termine quanto mai appropriato in questa occasione, portano ognuna una parola efficace nel definire quello che di più sfuggente può esistere: l'imperscrutabile formula dell'equilibrio tra il dolore e la bellezza, ben rappresentata dalla fioritura che spunta tra le spine delle piante grasse, che questa mamma infatti amava.

Giovanni Monti