Alessandro Sambini – Grand Tour

Informazioni Evento

Luogo
FORTE DI MONTE RICCO
Pieve di Cadore , Pieve di Cadore , Italia
Date
Il
Vernissage
24/06/2017

ore 14,30

Artisti
Alessandro Sambini
Generi
performance - happening
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Sambini ha cercato e coinvolto nel proprio lavoro una ventina di pittori cadorini e bellunesi, ognuno dei quali dipinge ora il Forte di Monte Ricco, facendone il ritratto dal vero.

Comunicato stampa

Sabato 24 giugno 2017, la mostra collettiva d'arte contemporanea Fuocoapaesaggio, con la quale il 20 maggio si è aperto il Forte di Monte Ricco a Piave di Cadore, avrà un nuovo sussulto.
Ricordiamo che, sin dall'inizio, tale mostra (aperta fino al 30 settembre) è stata intesa come un cantiere artistico e culturale, alimentato in particolare attraverso la Residenza artistica attrezzata nella Casa del Volontariato e della Montagna, grazie all'ex Sindaco Antonia Ciotti insieme alla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore.

Da maggio, gli artisti tornano continuamente e Pieve, avvicendandosi in Residenza, e penetrando nel territorio cadorino, per lavorare su di esso.
In questi giorni, è stata Nazzarena Poli Maramotti, pittrice emiliana, a lanciare un nuovo progetto, che coinvogerà una ventina di trekker cadorini in un progetto condiviso di rappresentazione pittorica, nel quale diremo a breve.

Sabato 24 giugno, sarà invece di scena Alessandro Sambini, artista rovigoto basato a Milano.
Il suo lavoro in Fuocoapaesaggio è Grand Tour.
Sambini ha cercato e coinvolto nel proprio lavoro una ventina di pittori cadorini e bellunesi, ognuno dei quali dipinge ora il Forte di Monte Ricco, facendone il ritratto dal vero.
Mano a mano che vengono realizzate, le opere dei pittori locali vengono installate in una delle sale del Forte. Nasce così un polifonico Capriccio, che è una visione corale dell’oggetto rappresentato.

Sabato 24 giugno, i pittori locali riprenderanno la performance pittorica iniziata il 20 maggio: a partire dalle ore 14.30, dislocati dentro e fuori dal Forte, lo dipingeranno da punti diversi. Le opere finite saranno poi installate nello spazio di mostra, andando ad alimentare il Capriccio sambiniano.
Dice Sambini:
Grand Tour è il mio sguardo sul Forte, è l’insieme di tanti occhi, è la costruzione del paesaggio, è una riflessione sulla sua consistenza e sulla sua rappresentazione.
Grand Tour è un capriccio, parla di meccanismi di difesa e di strategie militari, è una stratificazione di architetture e visioni, è la creazione di una nuova memoria.
Qui i pittori locali coinvolti nel Tour: Silvana De Cassai, Walter Savio, Mauro Dell’Anna, Roberto Leccese, Anna Maccagnan, Giuliana Cecchin, Lina De Demo, Carlo De Lorenzo, Ernesto Da Prà, Andrea Costa, Olga Riva Piller, Roberto Gheno Mancino, Giusto De Bettin, Evelina Reolon.

All’esterno del Forte, vicino all'ingresso, si trova, dal 20 maggio scorso, un grande volume chiaro. Anch'esso viene ritratto dai pittori locali.
Si tratta di un manufatto stampato con tecnologia 3D da un'azienda italiana innovatica, D-Shape, partner di Dolomiti Contemporanee.
D-Shape stampa con sabbia dolomitica, attraverso un processo di stratificazione che ricorda lo stesso farsi delle Dolomiti.
L'oggetto fa parte di un progetto difensivo innovativo, sviluppato dall’azienda per il Ministero della Difesa.
Questo oggetto, “intruso” al Forte, è un esperimento tecnologico: si tratta del primo “mattone” di un bunker resistente che dovrebbe proteggere persone o siti culturali in zone di guerra particolarmente a rischio (Iraq). Nel 2016, D-Shape ha rispampato l'Arco di Palmira distrutto dall'Isis. Un nuovo Forte davanti al vecchio Forte restaurato, divenuto un cantiere dell'arte e della cultura d'innovazione.