Alberto Esse – BOT Le tre sorelle vero/falso

Informazioni Evento

Luogo
NEXT GALLERY
Palazzo Somaglia, via Taverna 66 , Piacenza, Italia
Date
Dal al

La mostra rimarrà aperta anche martedì dalle 10 alle 19 (orario continuato) ed un video della stessa e della conferenza sarà visibile presso la Galleria.

Vernissage
28/09/2015

ore 16

Artisti
Alberto Esse
Generi
arte contemporanea, personale
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Installazione interattiva di Alberto Esse.

Comunicato stampa

La Next Gallery di via Taverna 66 a Piacenza nel quadro delle iniziative collaterali alla mostra organizzata dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano “Bot. I futurismi di un giocoliere” tenute da diverse Gallerie Piacentine presenta con inizio alle ore 16 di lunedì 28 Settembre 2015.,'“BOT Le tre sorelle vero/falso” installazione interattiva di Alberto Esse.

L'autore alle ore 18 terrà la conferenza sul tema” “Bot i veri, i falsi e il falso nell'arte contemporanea” presentata dal responsabile del progetto NEXT Gallery, Lino Budano.

La mostra rimarrà aperta anche martedì dalle 10 alle 19 (orario continuato) ed un video della stessa e della conferenza sarà visibile presso la Galleria.

“LE TRE SORELLE VERO/FALSO”

Il quadro, qui presentato, è un falso (forse?).
Si intitola “Le tre sorelle” ed è a firma di BOT.
BOT è tra i pittori o il pittore piacentino i cui quadri sono stati più falsificati.
Circolano centinaia (o anche di più) di Bot falsi eseguiti da alcuni importanti pittori contemporanei, messi in mostra da alcune gallerie, certificati da noti critici e storici dell'arte. Questo fenomeno non solo, a proprio modo, è una conferma dell'importanza di quell'artista che è probabilmente il maggiore pittore piacentino del novecento, ma pone sopratutto all'ordine del giorno un fenomeno molto diffuso ovvero la massiccia circolazione di falsi che si riferiscono ad autori dell'arte contemporanea. Si può dire che sia un fenomeno costituente il sistema dell'arte attuale e non solo attuale. Il fare, il vendere, il certificare come autentici i quadri di un autore è una truffa condannabile sul piano etico e morale oltre che legale. In particolare, nel caso di specifico, sul piano formale i falsi Bot sono creazioni originali nello stile dell'autore (non si parla, qui, del pedissequo rifacimento di una quadro autentico che è, oltre che un falso é un plagio) e proprio per questo sono di innegabile interesse formale come testimonia il quadro presentato (e non in vendita) che è di ottima qualità. Tutto ciò mette in risalto il labile confine che esiste nell'arte contemporanea tra autentico e falso e pone la domanda: se le centinaia di quadri falsi di Bot siano solo ed esclusivamente una truffa o se nel loro complesso possano, sul piano estetico creativo, avere un proprio perverso valore. Un valore, non commerciale ma artistico, che costituisce, appunto come fenomeno, uno tra i molteplici aspetti del “Fenomeno Bot”.

Alberto Esse

20 settembre 2015