Agostino Bonalumi – Ricucire la tela

Informazioni Evento

Luogo
CORTESI GALLERY
Via Morigi 8 , Milano , Italia
Date
Dal al
Vernissage
08/06/2021

no

Artisti
Agostino Bonalumi
Curatori
Marco Meneguzzo
Generi
arte contemporanea, inaugurazione, personale
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Cortesi Gallery è lieta di inaugurareufficialmente la nuova sede di Via Morigi8 con una mostra dedicata ad Agostino Bonalumi(1935 Vimercate –2013 Monza).

Comunicato stampa

Cortesi Gallery è lieta di inaugurareufficialmente la nuova sede di Via Morigi8 con una mostra dedicata ad Agostino Bonalumi(1935 Vimercate –2013 Monza), uno dei protagonisti del panorama artistico del secondo dopoguerra italiano. Acinque anni dalla prima mostra dedicata all’artistanella sua sede londinese, Cortesi Gallery conil supporto e la curatela di Marco Meneguzzo propone un progetto espositivo che poneal centro della ricerca il ruolo rivoluzionario del maestro della “pittura-oggetto”. L’esposizionetrae spunto da una riflessione che immaginala mostra in galleriacome uno spaziofisicodi ricerca adatto a rispondere a una duplice esigenza: esporre qualcosa di inedito eporre l’attenzione su una realtà già conosciutama attribuendogliun significato e un’interpretazione diversae nuova. Partendo da questapremessa,Marco Meneguzzo ha ideatoun percorso espositivo, che attraversa lesale al piano terra di Palazzo Morigi, sede della galleria, dove campeggia una selezione di opererealizzate tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta. Tra di esse spiccano un paio di capolavori mai presentati in pubblico della collezione di Gillo Dorfles. Il richiamo al critico d’arte, pittore e filosofo nato a Trieste nel 1910,non è casualee permette di introdurre il secondo aspetto oggettodellascelta curatoriale.A inizio anniSessanta Gillo Dorfles ammirando la produzione artistica di Agostino Bonalumi, conia il termine “pittura-oggetto”, consolidando non solo unsodalizio di amicizia e di stima tra ilcritico e l’artista, ma esplicitandouna nuova tipologia artistica che ha la capacità di unire in un unico oggetto il linguaggio pittorico e scultoreo. Ed è proprio questa nuova definizione che sintetizza a pieno la rivoluzione portata in campo da Agostino Bonalumia partire dalle sue prime estroflessionirealizzate con l’aiuto di supporti in legno e metallo che determinano la forma assunta dalla tela. Sulla scia dell’azione dirompente di Lucio Fontana, l’artista recupera ilvalorecostruttivo del gesto concentrandosi proprio sulla pittura ma a differenza del maestro dello spazialismo, con lo scopo di strutturarele sue tele. Con grande rigore l’artista ricerca un nuovo spazio lavorando con la tela stessa: la piega,la incurva e la ricuce. Con questi presupposti,lo scopo ultimo della mostra è porre l’accento su un tema troppo spessotralasciato quando si parla degli artisti italiani e del loroapproccio al problema della superficedopo Fontana. Come sottolinea il curatore nel suo testo di accompagnamento alla mostra,gran parte dei discorsi legati al supporto pittorico invocati negli anni Settanta hanno sicuramente un debito nei confronti del primo “taglio”, ma sono altrettanto evidenti nella prima “ricucitura”. Da qui la possibilità di parlare di Agostino Bonalumi come artista “rivoluzionario costruttivo”capace di superare i limiti della pittura riformulandone i canoni.