Achille Mauri – Ahead of time

La mostra intende restituire la personalità eclettica di Achille Mauri, regista e sceneggiatore ma al tempo stesso montatore e produttore, scrittore eccentrico, organizzatore, attivatore culturale.
Comunicato stampa
Mercoledì 14 maggio 2025 inaugurerà presso la Fondazione Kenta (Via Filippo Sassetti 31, Milano) la mostra ACHILLE MAURI. AHEAD OF TIME, a cura di Francesca Alfano Miglietti, che sarà visitabile fino al 4 giugno dal mercoledì al venerdì, dalle ore 15.00 alle ore 19.30, e il sabato dalle ore 11.00 alle ore 19.30.
La mostra, in cui per la prima volta vengono esposte le opere artistiche di Achille Mauri, si propone di evidenziare un lato meno conosciuto di Mauri, noto solo ai pochi intimi: un ambito che, soprattutto negli ultimi anni della sua vita, era diventata la principale delle sue passioni.
La mostra intende restituire la personalità eclettica di Achille Mauri, regista e sceneggiatore ma al tempo stesso montatore e produttore, scrittore eccentrico, organizzatore, attivatore culturale. Nei suoi progetti si percepisce sempre il gioco continuo che intrattiene con due linguaggi potenti e apparentemente opposti - la tecnologia e la magia - tutto con uno stile inequivocabile e diretto, e con una curiosità che gli ha permesso di muoversi tra le istanze diurne e razionali delle tecnologie lasciandosi sedurre contemporaneamente e con naturalezza dalle forze notturne e irrazionali della magia, che hanno come dimora l’universo e l’anima.
Sempre sospeso tra linguaggi diversi, osservatore attento e partecipe del cambio di paradigma sociale e politico del suo tempo, Achille Mauri ha adottato una metodologia inedita capace di intrecciare il fantastico e il carisma del soprannaturale, le ragioni “realiste” e il rispetto dell’individuo.
In mostra la sezione Land Art, che restituisce attraverso una serie di fotografie l’attenzione di Achille Mauri verso il pianeta Terra, il suo rispetto e il continuo dialogo con essa. Il legame tra arte e natura nasce per Achille direttamente dal suo essere al mondo, parte del pianeta, con una coscienza delle sue forme, della sua potenza, e della necessità di intervenire, in qualche modo, negli inesorabili cambiamenti in atto. Per Achille Mauri l’arte ha la possibilità di comunicare agli esseri umani le condizioni ottimali per amare e tutelare la Terra: nelle sue suggestive opere emerge il rapporto uomo-natura, un legame profondo tra arte e natura, un’esperienza di riflessione e consapevolezza; vogliono proporre il suo stupore di fronte al mistero del mondo, indicare la propria meraviglia di fronte al prodigio della natura, ed essere la necessità di comunicare un’emozione.
Presenti una selezione delle opere Pamparte, oggetti modificati da Achille Mauri che, come afferma la curatrice Francesca Alfano Miglietti nei testi del catalogo: “(…) appaiono come un momento estraneo, parte determinante e vivente di un fare che ‘mescola’ l’artigiano, lo sciamano e il poeta. Probabilmente gli oggetti di Achille Mauri sono anch’essi ‘oggetti d’affezione’, perché riescono a raggiungere quell’immagine poetica che non riguarda più solo l’oggetto, ma il modo di usare la realtà, sulla traccia dell’oggetto proposto.”
In mostra molti Disegni: l’arte, in tutte le sue forme, è stata sempre la passione di Achille Mauri, che ha coltivato un amore silenzioso per il disegno, e fino alla fine dei suoi giorni i disegni sono stati per lui una sorta di dialogo aperto con l’invisibile. Le carte dipinte sono quasi tutte di medie e piccole dimensioni, le tecniche utilizzate variano dalla penna ai pennarelli, dall'acquerello alla tempera, dai pastelli a cera agli inchiostri. Il figurativo è sempre presente nei suoi disegni, volti, animali, frutti, orizzonti, case, oggetti, cieli… per poi lasciare spazio alle linee, alle macchie, al vuoto e alle cose nel loro insieme, nel loro combinarsi, nel loro sovrapporsi. Il colore appare come un approccio inatteso, gli elementi tracciati assumono direzionalità diverse e si dispongono nello spazio della rappresentazione lasciando vuoti i margini.
In mostra anche Magia d’Africa, il racconto attraverso una serie di fotografie del documentario omonimo realizzato da Achille Mauri e della sua fascinazione per questo Paese, nata nel 1974 in seguito a un viaggio nel Dahomey (oggi Benin) su invito del Re Aho René Glelé, discendente del Dio Agassou. Magia d’Africa, trasmesso dalla Rai in cinque puntate, è un documento prezioso che racconta cultura e tradizioni del Dahomey, esplorando rituali magico-divinatori e cerimonie religiose.
Per la mostra sarà pubblicato un catalogo monografico, edito da Lampi di Stampa, che raccoglie preziose testimonianze sulle varie ‘identità poetiche’ di Achille Mauri.
Il 50% dei profitti della mostra sarà devoluto a Survival International.
Bio
Achille Mauri, nato a Rimini nel 1939, inizia la carriera in Mondadori, nel 1957, quindi lavora per la Fiat a Torino andando poi in Persia per la Fiat Techint. Nel 1965, ancora giovanissimo, entra in proprio nell’editoria costituendo la Achille Mauri Editore, casa editrice di libri d’arte che pubblica tra le altre opere i primi numeri della rivista Versus a cura di Umberto Eco. Nel 1968 ricopre la carica di amministratore delegato di Messaggerie Periodici e, un anno dopo, fonda, con Messaggerie Periodici e De Agostini, la casa editrice L’Esperto per realizzare enciclopedie per ragazzi. Nel 1974 costituisce la società di produzioni cine-televisive Pontaccio e, in coproduzione con RAI Radiotelevisione italiana, realizza il documentario Magia d'Africa. Tra il 1998 e il 2004 specializza le ricerche su integrazione e sviluppo di applicativi web, ampliando l’attività multimediale: a lui si devono, tra le altre cose, il CD-Rom Il piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry (un’esclusiva Gallimard per l’Italia), e l’audiolibro Il Piccolo Principe narrato da Fabio Concato. Nel 2005 assume il ruolo di Amministratore Delegato di Messaggerie Italiane, sostituendo il fratello Luciano. Sotto la sua guida, il Gruppo ha subito un profondo processo di rinnovamento che lo ha portato ad assumere la struttura odierna. Nel 2009, alla scomparsa del fratello Fabio, diviene presidente delle Messaggerie Italiane e dell'associazione che porta il nome dell'artista (oggi Associazione per l'Arte e per l'Esperimento del Mondo). Nel 2012 è presidente di BookCity Milano. Nel 2014 assume il ruolo di Presidente della Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri – a cui è affidata la gestione della omonima Scuola per Librai. Ha scritto per Bollati Boringhieri i due libri Anime e Acciughe (2017) e Il Paradosso di Achille (2019). Muore a Rosario nel 2023.