Abel Herrero – In the mirror
Nelle Sale Neoclassiche Abel Herrero dispone, come in una litania sintetica, pochi dipinti appositamente concepiti e realizzati in grande formato.
Comunicato stampa
Nelle Sale Neoclassiche Abel Herrero dispone, come in una litania sintetica, pochi dipinti appositamente concepiti e realizzati in grande formato: tele inedite dominate da volti animali, ritratti chiamati a interrogarci sulla dimensione etica che stiamo assumendo di fronte alla nostra epoca.
L’allestimento invita il pubblico a prendere parte ad una pièce teatrale in cui lo sguardo deve avere la forza di alzare il sipario dell’ipocrisia e della dimenticanza per affrontare direttamente paure e vergogne, mistificazioni e violenze, attraverso il disvelamento dell’immagine.
Anche in questa esposizione il ritratto è il genere d’elezione che per Herrero ha il compito di affrontare tematiche fondamentali e fondative della sua produzione, quali libertà, repressione e violenza.
Nella mostra a Brescia Herrero propone un dialogo di sguardi e confidenze tra i soggetti rappresentati nei dipinti e quelli presenti fisicamente nello spazio, proponendo nuovamente il tema del ritratto ma da una prospettiva più antropologica, dalla quale invita a guardarci, a riflettere e rifletterci sulla sottile superficie che ci separa dal non umano.
Completano la mostra due sculture intitolate Vasi comunicanti, veicoli di una esperienza sensoriale olfattiva che ha l’intenzione di suscitare nello spettatore un forte coinvolgimento emotivo. La realizzazione di questa installazione nasce dalla collaborazione con Antonio Gardoni - Bogue Profumo.