A proposito di Marisa Merz

Informazioni Evento

Luogo
MAXXI - MUSEO DELLE ARTI DEL XXI SECOLO
Via Guido Reni 4a, Roma, Italia
Date
Dal al

martedì-mercoledì-giovedì-venerdì-domenica 11.00-19.00
sabato 11.00-22.00
La biglietteria chiude un'ora prima del museo
Durante le festività natalizie il MAXXI sarà aperto anche il lunedì e il sabato effettuerà orario ridotto:
Sabato 24 e 31 dicembre 11.00-17.30
Lunedì 26 dicembre e 2 gennaio, 11.00-19.00

GIORNI DI CHIUSURA
tutti i lunedì, 1 maggio, 25 dicembre

Vernissage
26/01/2012

ore 18

Contatti
Email: info@fondazionemaxxi.it
Biglietti

l'ingresso € 11,00 ridotto € 8,00 Il MAXXI fa parte del circuito Roma Pass

Artisti
Marisa Merz
Generi
arte contemporanea, personale
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Il nuovo allestimento della collezione del MAXXI Arte prosegue l’intento di approfondire i confini della storia dell’arte italiana più recente partendo dalla lettura delle sue collezioni. Il nucleo di questo nuovo percorso è la recente acquisizione dal parte del museo di un’opera di Marisa Merz di grande interesse.

Comunicato stampa

Il nuovo allestimento della collezione del MAXXI Arte prosegue l’intento di approfondire i confini della storia dell’arte italiana più recente partendo dalla lettura delle sue collezioni.

Il nucleo di questo nuovo percorso è la recente acquisizione dal parte del museo di un’opera di Marisa Merz di grande interesse: si tratta un’installazione in cui l’artista combina tutti i materiali da lei prediletti e caratteristici della sua ricerca: l’argilla, il rame, la carta che, accostati, creano un universo di figure femminili che si riflette nella lastra di rame posta a terra, su cui è collocata una testina in argilla.

Allestita al centro della galleria 4, l’opera è un metro su cui si misurano e da cui partono le trame della collezione.

La dimensione femminile dell’opera di Marisa Merz è stata uno degli aspetti che più ha influenzato le opere di artiste delle generazioni successive come Rosa Barba, Elisabetta Benassi, Ketty La Rocca, Luisa Lambri, Claudia Losi, Paola Pivi, Rosemarie Trockel, Kara Walker le quali, proseguendo la ricerca tracciata dalla corrente poverista, ne hanno ampliato la portata arricchendola di una dimensione esistenziale.

La mostra vuole recuperare questa complessità tessendo un’altra trama: quella che ha legato, in maniera leggera e a volte impercettibile, esperienze così eterogenee fino ad arrivare alle opere degli anni Novanta, dove i piccoli gesti quotidiani di emotività della Merz diventano un baluardo contro la paura della perdita di una dimensione umana nell’operare artistico.