Il Punk sta nella testa non nella cresta

Informazioni Evento

Luogo
A01 GALLERY
Via Medaglie d’Oro 22 Palazzo Testa , Pomigliano d’Arco, Italia
Date
Dal al
Vernissage
15/05/2021

ore 19.30

Curatori
Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci
Generi
arte contemporanea, collettiva
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In mostra il nuovo progetto espositivo di A01 Gallery, a cura di GEL (Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci).

Comunicato stampa

Inaugura Sabato 15 maggio alle ore 19,30 la mostra Il punk sta nella testa, non nella cresta, il nuovo progetto espositivo di A01 Gallery, a cura di GEL (Giuditta Elettra Lavinia Nidiaci), che sarà visibile sino al prossimo 25 luglio.
L’esposizione collettiva si sviluppa come un dialogo tra i lavori di alcuni grandi maestri (Boetti, Cattelan, Warhol, Twombly) con quelli di artisti più giovani o mid-career, ma già riconosciuti da critica e mercato (Alvigini, Bossone, Jishkariani, Shalhoub), perno del quale è la costante matrice rivoluzionaria, avanguardista e a tratti scarna che accosta l’arte contemporanea all’attitudine della musica punk. Che cos’è il punk?
«Il punk è uno spirito molto più ampio della musica grezza e semplice che solitamente si identifica con quella parola. I Clash sono stati un gruppo di fusione, non una band di genere. Abbiamo mischiato reggae, soul e rock and roll, tutte le musiche primitive, in qualcosa di più della somma dei singoli elementi. Soprattutto in qualcosa di più del semplice punk di tre accordi». Le parole di Joe Strummer quindi, mitico frontman dell’iconico gruppo The Clash, sembrano trovare un certo riscontro in Il punk sta nella testa, non nella cresta, anche se ben sappiamo che stavolta si tratta di arte contemporanea, e non di note.
In mostra un trittico di fotografie di Siria Bossone, il fake poster realizzato da Maurizio Cattelan per la Fondation Beyeler, dello stesso artista è presente una fotografia, mentre della georgiana Gvantsa Jishkariani sono presenti un video, un’installazione di sculture lignee e un arazzo ricamato che è parte della più recente produzione dell’artista; si prosegue con un video del palestinese Nawras Shalhoub, tre litografie rispettivamente dei maestri Boetti, Warhol e Twombly; chiude la mostra la coppia di lavori con attitudine installativa di Giulio Alvigini, ideatore della pagina Make Italian Art Great Again, vero e proprio strumento della comunicazione per l’arte.