12 x 12 gallerie in-contemporanea (Firenze-Prato)

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA IL PONTE
Via Di Mezzo 42/B, Firenze, Italia
Date
Il
Vernissage
18/10/2014

mezzogiorno - mezzanotte

Uffici stampa
DAVIS & CO
Generi
arte contemporanea, serata - evento
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Dodici ore dedicate all’arte contemporanea, undici gallerie aperte in contemporanea, due città coinvolte. 12 x 12 galleriein-contemporanea è la manifestazione che sabato 18 ottobre coinvolgerà, a Firenze e a Prato, dodici delle gallerie associate ANGAMC.

Comunicato stampa

Dodici ore dedicate all’arte contemporanea, undici gallerie aperte in contemporanea, due città coinvolte. 12 x 12 galleriein-contemporanea è la manifestazione che sabato 18 ottobre coinvolgerà, a Firenze e a Prato, dodici delle gallerie associate ANGAMC, l’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, che per l’occasione apriranno al pubblico i propri spazi ben oltre il consueto orario proponendo, da mezzogiorno a mezzanotte, ad appassionati e collezionisti, le mostre organizzate per l’autunno, molte delle quali si inaugureranno proprio in questa giornata.

Alla manifestazione, vero percorso espositivo che sabato unirà il centro di Firenze a quello di Prato, hanno aderito Alessandro Bagnai, Frediano Farsetti, Santo Ficara, Frittelli Arte Contemporanea, Il Ponte, Galleria d'Arte Mentana, Open Art, Poggiali e Forconi, Eduardo Secci Contemporary, Armanda Gori Casa d'Arte, Tornabuoni Arte – Contemporary Art.

L’apertura coinvolge sia gallerie storiche del panorama fiorentino che realtà più giovani, ma già affermate tra le migliori in Italia. All’interno di 12 x 12 gallerie in-contemporanea alcune fra le figure protagoniste dell’arte italiana e internazionale si confrontano così con le nuove proposte, abitando ambienti espositivi unici e molto diversi tra loro. Un viaggio ideale lungo un ricco itinerario di esposizioni. Alla Galleria Alessandro Bagnai, nata a Siena alla fine degli anni ’80 e dal 2012 nella sede fiorentina di Palazzo Ricasoli, avrà luogo l’inaugurazione della personale di Vittorio Corsini con “Reaching the Landscape”, filo conduttore dell’intera mostra il paesaggio, inteso dall’artista livornese come forma di conoscenza, come continuità tra mondo e mente. Alcune delle opere di Corsini sono state realizzate appositamente per la mostra, in accordo con la filosofia di questo spazio da sempre aperto alla creazione e alla sperimentazione.

Da Frittelli Arte Contemporanea, inaugurata nel 2006 con i suoi 2000 mq completamente ristrutturati dall'architetto Adolfo Natalini, troviamo Nanni Balestrini con il suo progetto inedito “Fuori tutto” e due nuclei di opere recenti, “I maestri del colore” omaggio-dialogo con le icone della storia dell'arte riprodotte nella famosa collana dei Fratelli Fabbri editori, e “Neri”, una nuova riflessione sul concetto di ‘distruzione’ in cui macchie nere invadono lo spazio costruito dalle parole.

Passiamo poi alle sperimentazioni, alla serialità variata che ricostruiscono “Germinazione di un’idea 1964-1972” di Rodolfo Aricò, ovvero il percorso creativo di oggettivazione della pittura intrapreso nella seconda metà degli anni Sessanta dal pittore milanese e in mostra da sabato 18 ottobre alla Galleria Il Ponte. Spazio storico per l’arte contemporanea a Firenze, la Galleria Il Ponte durante i suoi quasi quarant’anni di attività ha presentato un ampio ma selezionato nucleo di artisti che abbracciano tutto il XX secolo, da maestri storici come De Pisis, Sironi, Soffici e Rosai ai principali esponenti dell’Informale, fino a proposte maggiormente legate alla contemporaneità, come Pistoletto, Staccioli e Tilson per citarne solo alcuni.

Alla Galleria Mentana apre invece la collettiva Confronto Astrattismo - Realismo, un evento che mette in relazione arte figurativa e arte astratta attraverso le opere di 15 artisti italiani e stranieri: Luca Benini, Marco Bianchi, Fabio Campari, Valter Candotti, Mirko Colletti, Eleni, Grazyna Federico, Carolina Ferrara, Arianna Olivieri, Giacinto Ruo, Paola Salvestrini, Mario Papa, Marco Zampetti, Peter Zelei, Maria Zimari. Un’occasione per far dialogare due orientamenti creativi che hanno fatto la storia dell’arte moderna e che ancora oggi caratterizzano i linguaggi artistici contemporanei. In contemporanea, nella Saletta Mentana s’inaugura la mostra “I luoghi dell’anima” con le opere di Ghanadie Popic, Rami e Alberto Cecchini, mentre nello Spazio Culturale Mentana, adiacente alla galleria, saranno in mostra le opere di Giampaolo Talani e Vittorio Tessaro.

Alla Galleria Frediano Farsetti, che fin dalla propria fondazione si propone di affiancare a grandi retrospettive sui maestri del Novecento italiano ed internazionale proposte più sensibili alle ricerche della contemporaneità, troviamo invece “Umani non Umani”. La mostra ricostruisce un incontro del tutto eccezionale: quello tra il teatro totale di Carmelo Bene e la pittura Mario Schifano, avvenuto sul set di “Umano non Umano”, e qui riproposto attraverso l’opera di un terzo protagonista, Claudio Abate, uno dei maggiori fotografi italiani viventi. 50 fotografie di Claudio Abate, scattate durante il decennio del suo sodalizio con Carmelo Bene (1963-1973) sono messe a confronto con un gruppo di opere importanti dello stesso periodo di Mario Schifano.

Da Poggiali e Forconi è previsto un doppio opening: Luigi Ghirri – L’immagine impossibile, un’antologica di uno dei più importanti maestri della fotografia del XX secolo, composta da oltre venti fotografie e nel suggestivo spazio della project room della galleria, Monochrome, la personale dell’artista romano Danilo Bucchi che espone per la prima volta a Firenze. La galleria Poggiali e Forconi, con i suoi 400 mq improntati sul concetto di spazio quale contenitore asettico nell’alternanza di superfici bianche, strutture cementizie, vetroresine e vetrate, uno dei quali di natura post-industriale destinato a progetti site specific, è aperta dal 1984 e ha testimoniato i successi di artisti come Enzo Cucchi, Gilberto Zorio e Luca Pignatelli.

Si tratta invece della prima mostra in Italia per Richard Dupont alla Eduardo Secci Contemporary, la giovane galleria nata nel 2012 ma che già rappresenta oltre dieci artisti, tra nazionali ed internazionali, e da sempre molto attenta alle nuove tendenze del contemporaneo. Tendenze che si riflettono anche nella ricerca all’avanguardia che l’artista newyorkese Richard Dupont conduce da circa un decennio nel campo delle arti lavorando a partire dalla tecnica di stampa 3D, e che con “Selfie” si dispiega nell’intento di rappresentare una possibile evoluzione culturale che influenza il senso dell’identità e dell’io nella nostra società.

Al confronto di tecniche e linguaggi è dedicata “Stilemi moderni” di Alessandro Mendini e Francesco Caberlon alla galleria Santo Ficara, che ha fatto da sempre del rapporto diretto con gli artisti e con gli spazi per l’arte la propria cifra stilistica, un rapporto intensificatosi grazie all’incontro e alla collaborazione con Luciano Pistoi. Un confronto, questo fra Mendini e Caberlon, sviluppato in un territorio linguistico di confine, dove arte e progetto, pittura e graphic design si incontrano, tra le grandi colonne e le volte a crociera del soffitto del pian terreno di Palazzo Borghese, rivelando per un attimo quell’alfabeto comune a tutte le discipline visive.

Tornabuoni Arte, nata a Firenze nel 1981 ma attiva a Milano, Parigi, Portofino e Forte dei Marmi, con le sue due nuove sedi fiorentine dedica ampio spazio sia al Novecento e alle sue avanguardie che ad artisti affermati ma più giovani. Tornabuoni Arte – Contemporary Art in via Maggio partecipa infatti all’iniziativa 12 x 12 gallerie in-contemporanea con “Espressioni Contemporanee”, il primo ciclo di appuntamenti dedicati a tre personalità del panorama attuale dell’arte, in mostra opere di Enrico Benetta, Luigi Carboni e Francesca Pasquali.

Il viaggio si sposta infine da Firenze a Prato. Armanda Gori Arte inaugura Uomini e cose. Tino Stefanoni - Nando Crippa, sabato 18 ottobre verrà presentato anche il progetto del Catalogo Generale delle opere di Tino Stefanoni, curato da Valerio Dehò ed Elena Pontiggia con un saggio di Arturo Schwarz, edizione Umberto Allemandi & Co.

Sempre a Prato, la Galleria Open Art assieme al Museo di Pittura murale in San Domenico dedicano la personale “The Spectrum of Light” all’artista americano Paul Jenkins e alla sua lunga meditazione sulla pittura, che appare come una lunga storia di colori che si affiancano e si dispongono perfettamente, come in un unico prisma.