Da ragazza ha già la letteratura nel sangue: a vent’anni fonda e dirige una rivista di poesia, nel frattempo traduce Virginia Woolf e frequenta Ezra Pound e Eugenio Montale tra Roma, Parigi e Torino. Maria Luisa Spaziani (1922-2014) nasce nella città sabauda, figlia di Ubaldo, imprenditore dolciario, e Adalgisa, originaria di Mongiardino d’Asti.
Chi era Maria Luisa Spaziani
Già alla fine degli studi liceali Maria Luisa frequenta alcuni circoli letterari e comincia a scrivere i suoi primi articoli sul giornale di cronaca Pietro Micca, mentre nel luglio del 1942 fonda la rivista Quaderni del girasole che diventa poco tempo dopo, in omaggio a Mallarmé, Il dado. Quaderni di poesia letteratura filosofia: tra i collaboratori figurano Mario Luzi, Umberto Saba, Sandro Penna e Vasco Pratolini. Sulle pagine del Dado viene pubblicato il primo capitolo del romanzo di Virginia Woolf The Waves, che Virginia aveva inviato alla” piccola direttrice”. Maria Luisa si iscrive all’Università di Torino, dove si laurea in letteratura francese con una tesi sulla Recherche di Marcel Proust. Nel dopoguerra comincia una relazione appassionata e tumultuosa con Elémire Zolla, mentre il 14 gennaio 1949 incontra Eugenio Montale.
L’incontro con Eugenio Montale
Il poeta era a Torino per una conferenza al teatro Carignano; dopo l’incontro si ferma a salutare gli intellettuali torinesi, tra i quali la giovane Maria Luisa, che si presenta e lo invita a pranzo a casa sua il giorno dopo. Sua madre commenta l’invito dicendo: “menomale che Proust è già morto” e Montale risponde scherzosamente: “mi dispiace non essermi reso ancora defunto”. Da allora tra i due comincia un rapporto intellettuale e spirituale molto profondo, documentato da un fitto carteggio oggi conservato all’Università di Pavia. L’anno seguente prende avvio la carriera della poetessa, con la pubblicazione di alcuni versi sull’antologia Poeti Scelti, curata per Mondadori da Giuseppe Ungaretti e Davide Lajolo, mentre Maria Luisa viene assunta in una ditta a Milano, dove frequenta assiduamente Montale. Negli Anni Cinquanta collabora con diverse testate di rilievo, come La Stampa, Il Corriere della Sera, Epoca e Nuovi Argomenti: nel 1953 ottiene una borsa di studio della Sorbona a Parigi, e poco dopo pubblica la sua prima antologia Le acque del sabato con Mondadori. Nel 1955, durante un viaggio di studio ad Harvard per un seminario estivo tenuto da Henry Kissinger, conosce Ingeborg Bachmann.
Il Premio Nobel per la letteratura
All’interno della raccolta di Montale Madrigali privati (1956), il rapporto tra i due viene raccontato con i due pseudonimi “Orso” e “Volpe”. Lo stesso anno, a causa del fallimento del padre, la Spaziani è costretta ad impiegarsi come insegnante di francese in una ditta a Treviglio. L’anno seguente lascia Milano e si trasferisce a Roma, dove trascorre il resto della sua vita: nel 1969 ottiene la cattedra di lingua e letteratura francese all’Università di Palermo, che mantiene per trent’anni. Nel frattempo, continua a pubblicare raccolte di poesie e tradurre testi di Marguerite Yourcenar, Jean Racine, Michel Tournier, André Gide oltre a viaggiare in diversi paesi del mondo, tra i quali Unione Sovietica, Cina, Giappone, Marocco, Ungheria, Polonia e Cecoslovacchia. Nel 1978 fonda con Giorgio Caproni, Danilo Dolci, Mario Luzi, Giovanni Raboni e Giacinto Spagnoletti, il Movimento-Poesia, con l’obiettivo di diffondere la poesia attraverso iniziative diverse. Tre anni dopo, in seguito alla morte di Montale, lo trasforma nel Centro internazionale Eugenio Montale, con il quale istituisce il premio Montale. Maria Luisa Spaziani è stata candidata al premio Nobel per la letteratura per tre volte (1990, 1992 e 1997) mentre nel 2012 Mondadori le dedica un Meridiano che riunisce la sua opera poetica, tra le più rilevanti di tutta la seconda metà del Novecento.
Ludovico Pratesi
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