Selvàtico, il nuovo magazine italiano su natura e design che esce ad ogni solstizio 

In attesa della terza uscita, prevista per questo solstizio d’inverno il 21 dicembre 2025, analisi di un progetto editoriale in cui diverse voci s’interrogano su paesaggio, natura e design con grande attenzione alla fotografia

Selvàtico è un magazine indipendente nato nel 2024 dedicato al paesaggio, alle persone e agli oggetti che lo abitano. Nasce da un’intuizione delle fotografe Simona Pavan e Simon171, successivamente condivisa anche dall’editor e giornalista Michela Arfiero, oggi direttrice della rivista. La volontà delle fondatrici – spiega Simon171 ad Artribune – è quella di proporre “non il solito magazine patinato di sole immagini tanto comune nell’ambito del design, ma un prodotto in cui dare rilievo alla parola scritta, con tante fotografie ad accompagnare i testi”; tutte le foto tra l’altro sono inedite, senza l’utilizzo di immagini d’archivio. Selvàtico è edito da Fortino Editions, un piccolo progetto editoriale curato proprio da Michela Arfiero che pubblica libri d’arte e di design.  

Selvàtico: un magazine sulla natura e il paesaggio 

Selvàtico si propone, tra le sue pagine, di coniugare design e natura. Il primo numero, che ha come argomento la sete, è uscito a dicembre 2024. Il tema, diverso per ogni uscita, è sempre improntato su contenuti riguardanti la natura e il paesaggio. Con testi in italiano e traduzione inglese nelle pagine finali, Selvàtico esce due volte l’anno, in corrispondenza dei solstizi, ovvero il 21 giugno e il 21 dicembre: una scelta che riflette pienamente la volontà delle fondatrici di mettere la natura al centro. Sono insomma i tempi della natura a scandire quelli della rivista. Anche la scelta del formato segue la stessa idea: il magazine, di una carta giallastra e quasi grezza, rilegato a punto metallico, può essere portato un po’ ovunque grazie alle sue dimensioni contenute, prestandosi a letture inattese e non programmate. La veste grafica è affidata a Lorenzo Molteni e Lorenzo Piccinini, creativi presso Tod’s; il numero di pagine si aggira attorno alle 100/120. 

Il secondo numero di Selvàtico sul tema dei ‘margini’ 

Uscito nell’estate 2025, il secondo numero di Selvàtico esplora il tema dei margini: fenomeni ambigui, spazi di divisione e contatto, di esclusione e possibilità. In natura, del resto, è proprio nei confini – nell’incontro tra habitat differenti – che si forma una significativa biodiversità. Tra le pagine della rivista si intrecciano testi di voci differenti, eterogeneità promossa dalla direzione stessa del magazine, che decide di lasciare massima libertà ai contributors. Ogni firma decide di interrogarsi sulla propria idea di margine: ne consegue una raccolta spontanea ma precisa, per certi versi anarchica – appunto, selvatica. Leggiamo, per esempio, dei confini come costruzioni sociali – immaginarie sì, ma con effetti concreti sull’individuo – nel testo di Lorenza Pignatti, in cui si analizza 45th Parallel di Laurence Abu Hamdan, monologo teatrale che porta a riflettere sulla natura contraddittoria dei confini.  E ancora, un intenso scritto di Bartolomeo Cafarella sulla sostanza psichedelica ayahuasca. Un viaggio nell’abbandono totale del corpo – sul confine simbolico tra vita e morte. Infine, nell’articolo di chiusura, uno scritto di Nicolò Michielin che nei margini della società arriva a trovare l’uomo autentico partendo da un racconto intimo. Le interviste ampliano ulteriormente l’analisi: dal duo curatoriale Francesco Urbano Ragazzi, che riflette sui confini nel sistema dell’arte, a Susanna Magistretti, ex copywriter diventata giardiniera a stretto contatto coi detenuti nel vivaio del carcere di Bollate, per la quale il margine è uno spazio di libertà assoluta. Alle interviste si affiancano le conversazioni con Giampaolo Babetto, artista-orafo di fama internazionale, e Populous, producer e deejay. Selvàtico è però, come detto, anche un magazine di design. Tra le sue pagine trovano spazio incursioni fotografiche dallo stile diretto e asciutto, che hanno come soggetto elementi d’arredo o nature morte, intesi come parte integrante del paesaggio contemporaneo.  

Fuori dai margini: Spazio Selvàtico 

Fuori dai margini cartacei, sul sito web del magazine, si sviluppa Spazio Selvàtico, in cui la redazione sottopone a vari intervistati (ora principalmente artisti visivi, ma con l’intenzione di allargare il campo) una specie di Questionario di Proust. In questo tentativo di ampliare il progetto al di fuori del magazine cartaceo, emergono racconti inediti di personalità emergenti. La prossima uscita? “In occasione di questo solstizio d’inverno che per il 2025 cade il 21 dicembre, tratteremo” anticipa Simon171 “il tema delle origini”.

Matteo Arrigoni

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