Max Pezzali mania. Torna in libreria l’autobiografia che ha ispirato la serie tv “Hanno ucciso l’Uomo Ragno”
Il successo della serie tv sulla storia degli 883 traina la “Pezzali mania”, confermata dalla ristampa dell’autobiografia del cantante: a dodici anni dalla prima pubblicazione era diventata introvabile
Sono passati dodici anni dalla prima pubblicazione de I cowboy non mollano mai, l’autobiografia di Max Pezzali che per lungo tempo è stata pressoché introvabile. Recentemente, però, qualcosa si è rimesso in moto: l’interesse per Pezzali, mai davvero sopito, è riesploso.
Il fenomeno della “Pezzali mania”
I concerti sold out negli stadi e il successo della serie televisiva Sky Hanno ucciso l’Uomo Ragno hanno acceso la miccia. Ed ecco che Magazzini Salani ha ripubblicato questo libro, restituendo ai lettori la possibilità di scoprire la vera storia degli 883 direttamente dalla penna di Max Pezzali. E leggendolo, sembra davvero di sentire la sua voce.

L’autobiografia di Max Pezzali torna in libreria
Pezzali racconta la sua storia, dall’infanzia fino ai primi vent’anni di carriera, senza dare nulla per scontato, ricostruendo il contesto in cui un giovane nerd di provincia, con la passione per il punk e una buona dose di sfiga cronica, riesce a trasformare il “fattore S” nel motore della sua produzione artistica. Basti pensare che è stata una bocciatura in terza liceo a fargli incontrare Mauro Repetto, suo compagno di banco che si è rivelato l’ingrediente essenziale per la nascita degli 883. Allo stesso modo è stato il sofferto abbandono di Repetto a spingerlo a reimparare a comporre senza il suo migliore amico a fianco, scrivendo successi come Gli Anni e La Dura Legge del Gol. E ancora, è stata la malattia di un cugino a fargli comprendere, a distanza di tempo, che cambiando l’ordine degli addendi, in questo caso l’ordine in cui venivano somministrati i medicinali, il risultato può cambiare. Lezione che ha poi applicato alla musica, rompendo i suoi schemi compositivi nella scrittura de L’universo tranne noi.

La vera storia degli 883
Il libro include dettagli interessanti per chi vuole capire come sia nata e cresciuta la carriera degli 883: dall’innamoramento per la musica hip hop alla presa di coscienza che “quella cosa” la potevano fare anche loro, dall’utilizzo del primo campionatore alla capacità di intercettare la realtà quotidiana e tradurla in musica, usando il linguaggio autentico dei giovani degli Anni ’90. È questo mix di talento, intuizione e “dignità zero”, come la chiamava Repetto, a condurre il duo di Pavia verso il successo.
I cowboy non mollano mai non è solo la storia di Max Pezzali: è un frammento di memoria collettiva che racconta quella generazione, o forse dovremmo dire quelle generazioni, che nella musica degli 883 si sono sentite, e continuano a sentirsi, rappresentate.
Amedeo Paparoni
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