Alla scoperta di Vitoria-Gasteiz, una città affascinante nella Spagna del nord
Non solo uno splendido centro storico, ma anche arte contemporanea, musica jazz e folklore. Così la capitale dei Paesi Baschi attrae i visitatori, proponendosi come una nuova meta alternativa da visitare in Spagna

Vitoria-Gasteiz è dal 1980 la capitale amministrativa dei Paesi Baschi spagnoli. Per quanto meno conosciuta delle due località principali della regione, Bilbao e San Sebastian, questa città di 250 mila abitanti ha molto da offrire a chi cerca una Spagna diversa dai luoghi comuni.
Una città verde da scoprire in bici e a piedi fra chiese, musei e festival musicali
Fondata nel 1181, Vitoria-Gasteiz ha un design urbano rigoroso. Nel quartiere medievale, soprannominato la Almendra Medieval (Mandorla Medievale) per via della sua forma, posto in alto sulla collina a cui si accede tramite la splendida Plaza de la Virgen Blanca, si trovano i principali edifici storici, come la Cattedrale di Santa Maria. Attorno si estende la moderna città Otto-Novecentesca, il cosiddetto quartiere romantico, con i suoi eleganti parchi, viali alberati, ville che sottolineano la condizione di signorilità del capoluogo. Con una media di 42 metri quadrati di spazi verdi per abitante, 170 chilometri di piste ciclabili, 115 mila alberi nei parchi e nelle strade cittadine, Vitoria-Gasteiz è una delle città più verdi d’Europa; è stata European Green Capital nel 2012 e Global Green City nel 2019. Un grande anello verde costituito dal Parco di Salburua (con un interessante Centro di interpretazione delle zone umide), dal Parco fluviale di Zabalgana, Olarizu, Armentia, Alegría e Zadorra circonda la città: un polmone naturale di 30 chilometri interamente percorribile in bicicletta o a piedi.
Il jazz a Vitoria-Gasteiz
La città, sede universitaria, vanta una vivace vita culturale e una ricca offerta museale. Fra i tanti appuntamenti, segnaliamo il Festival del Jazz, uno degli eventi musicali più importanti della Spagna (quest’anno dal 14 al 19 luglio) legato all’International Jazz Festival Organization che raggruppa i più significativi concerti in Europa e negli Stati Uniti. Mentre, la Plaza de la Virgen Blanca, con il monumento che ricorda la battaglia di Vitoria del 1813 con cui le truppe guidate dal Duca di Wellington sconfissero l’esercito francese di Giuseppe Bonaparte, è l’epicentro delle fiestas agostane (quest’anno dal 4 al 9 agosto).
ARTIUM, il fulcro della contemporaneità a Vitoria-Gasteiz
Inaugurato nel 2002, ARTIUM è il Museo Basco di Arte contemporanea che, con un patrimonio di quasi 3000 opere, offre una panoramica dell’arte basca e spagnola dagli inizi del XX secolo. Inoltre, in linea con la sua missione di valorizzare e promuovere gli artisti baschi e spagnoli dal 1950 in avanti, oltre ai lavori in collezione permanente di artisti come Dalí, Miró, Tapies, Barceló, Basterretxea, Jorge Oteiza (Orio, 1908 – San Sebastian, 2003), Eduardo Chillida (San Sebastian (1924-2002), il museo svolge una vivace attività di mostre temporanee.
Le opere al museo di arte contemporanea di Vitoria-Gasteiz
Sul piazzale d’ingresso, davanti al grande edificio brutalista, – concepito in origine come stazione centrale degli autobus, poi riconvertito, dopo il fallimento dell’impresa costruttrice, in centro d’arte – domina l’alta scultura La mirada, opera del 2001 dell’artista Miguel Navarro (Mislata, Valencia, 1945). Nell’atrio, sospesa al soffitto, Un pedazo de cielo cristalizado, di Javier Pérez (Bilbao, 1968) accoglie i visitatori dal 2002; opera esposta qui dopo esser stata presentata per la prima volta l’anno precedente, nello spazio centrale del padiglione spagnolo alla Biennale di Venezia. Dal 2023 il giardino interno ospita Números primos, di Esther Ferrer (San Sebastián, 1937). Installazione precedentemente esposta nel parco del Prado e composta da circa 10 mila pezzi di ceramica che ben rappresenta la ricerca dell’artista basca sulle serie numeriche. Il museo possiede altre importanti opere di Esther Ferrer, oltre ad averle dedicato una mostra personale nel 2011.






Museo di Belle Arti di Álava: paesaggismo e post-impressionismo spagnolo
Attraversando La Florida, l’ottocentesco parco storico ideato sui modelli francesi e ricco di un centinaio di specie arboree diverse, si arriva all’Ensanche, l’area moderna della città, edificata a partire dalla fine del XVIII secolo. Tutta la zona è attraversata dal Paseo de la Senda, splendido viale alberato che in poco più di tre chilometri collega il centro storico con il quartiere residenziale di Armentia, dove si trova la basilica romanica di San Prudencio. Lungo il percorso si incontrano il palazzo che ospita il Parlamento Basco, quello del Museo delle armi, splendide ville e il Palazzo Ajuria Enea, l’elegante residenza del presidente del Governo Basco. Qui la meta per gli appassionati d’arte è il Museo di Belle Arti della provincia di Álava, ospitato nel Palazzo Augustin-Zulueta, edificio in stile storicista costruito tra il 1912 e il 1916, recentemente ampliato. Il museo è dedicato all’arte spagnola dei secoli XVIII e XIX e al costumbrismo basco (rappresentazione dei costumi e delle usanze popolari) del periodo fra il 1850 e il 1950. Oltre alle proprie collezioni, il museo presenta anche opere provenienti dai depositi del Museo del Prado e della Fondazione Fernando de Amárica. Ritrattistica e paesaggi sono il filo conduttore di una godibilissima carrellata in cui si scoprono autori come Vicente López, Joaquín Sorolla, Carlos de Haes, Ignacio Zuloaga e Gustavo de Maeztu.
La chiesa gotica di Vitoria-Gasteiz che ha incantato gli scrittori
La Catedral Vieja eretta nel punto più alto della collina del Campillo è l’edificio storico più importante di Vitoria. Una lunga vicenda costruttiva iniziata nel 1181 a ridosso delle fortificazioni che proteggevano la città appena fondata, dove già esisteva un villaggio denominato Gasteiz in lingua locale (ecco il motivo del doppio nome della città basca). L’impianto del XIV è gotico, con un grande portico del XV secolo, sovrastato da una torre barocca eretta nel XVII e altri locali più recenti aggiunti negli ultimi due secoli. Le facciate monumentali ricche di sculture gotiche hanno affascinato scrittori come Paulo Coelho, Mario Vargas Llosa, Arturo Pérez Reverte e, in particolare, Ken Follett. Lo scrittore gallese ha lavorato cinque anni sui documenti di archivio della cattedrale per scrivere Mondo senza fine, sequel del suo best seller I pilastri della terra. Così, una statua a grandezza naturale di Ken Follett, dinanzi all’ingresso della cattedrale, ricorda lo stretto legame fra lo scrittore e l’edificio religioso. A partire dai primi anni 2000, un lungo lavoro di restauro e di consolidamento della cattedrale è stato intrapreso e non ancora del tutto terminato. Tuttavia i visitatori, muniti di caschetto, possono intraprendere un interessante percorso all’interno della chiesa che, partendo dalle fondamenta, conduce alla scoperta dei grandiosi lavori che, oltre a restituire l’edificio al culto, lo stanno riportando all’originario splendore.
Il centro più antico di Vitoria-Gasteiz
Intorno alla Cattedrale si snodano le vie più antiche della città, come si intuisce dai toponimi legati alle corporazioni delle arti e dei mestieri: Cuchillería, Herrería, Correría; vie in cui si incontrano alcuni dei palazzi rinascimentali più belli del centro storico. In Calle Herrería si trovano Palazzo Escoriaza-Esquibel, con un bel cortile in stile plateresco, e Palazzo Urbina Zarate; in Calle Correría, il Portalón, la Casa Maturana-Verástegui e la Torre Anda; in Cuchillería, il Palazzo Bendaña (sec. XVI) e la Casa del Cordón. Questa antica casa mercantile tardo-medievale fu costruita nel XV secolo e presenta una facciata gotica con due archi a sesto acuto all’esterno. Oltre questi, la città basca presenta altri luoghi di interesse, come il BIBAT Museo archeologico e il Museo Fournier delle carte da gioco. Da visitare anche Centro Memoriale delle vittime del terrorismo e il Palazzo dei Congressi Europa, con tanto di giardino verticale.
Dario Bragaglia
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