Alla scoperta dell’Asia Centrale. Ecco com’è e come funziona il Museo Nazionale del Kazakistan

Continua la nostra inchiesta in Asia Centrale, alla ricerca di musei e istituzioni che, nonostante la loro distanza dal mondo dal sistema dell’arte occidentale, perseguono la loro missione culturale (spesso tra non poche difficoltà politiche)

A quasi dieci anni dall’apertura, il National Museum of the Republic of Kazakistan, ad Astana, è uno dei più importanti dell’Asia Centrale in materia di testimonianze culturali delle antiche civiltà della Steppa. Aibek Sydykov, direttore ad interim, ne spiega la storia e le prospettive.

Come è nato il Museo e perché?
Il Museo Nazionale rappresenta i nuovi approcci al contenuto della politica culturale del Kazakistan indipendente. La comprensione dell’importanza del patrimonio storico e culturale, così come della sua promozione, la necessità di creare “istituzioni della memoria”, come spesso vengono chiamati i musei, è stata espressa per la prima volta a livello governativo nel marzo del 1998. Il programma Cultural Heritage è stato un atto importante per la fondazione del Museo. Dal 2004 sono iniziati processi su larga scala per far rivivere il patrimonio culturale materiale e spirituale del popolo kazako fino a quando, il 2 luglio 2013, il governo emise il decreto ufficiale che istituiva il Museo Nazionale, la cui inaugurazione ufficiale si tenne il 2 luglio 2014. Copre una superficie totale di 74.000 metri quadrati, di cui 14.000 dedicate alle mostre; i depositi ne occupano altri 5.000. Abbiamo 18 sale espositive che funzionano in contemporanea.

Costumi kazaki tradizionali. Courtesy National Museum of the Republic of Kazakhstan

Costumi kazaki tradizionali. Courtesy National Museum of the Republic of Kazakhstan

 
Qual è la missione del Museo?
Il Museo attua la missione di una moderna istituzione culturale: è uno spazio aperto in tutti i sensi, per lo scambio culturale e scientifico delle ultime conoscenze e tecnologie nel contesto del dibattito e dello studio del patrimonio culturale del Paese e della sua promozione. Il Kazakistan è un Paese che ha ereditato la cultura della civiltà della steppa, ma non ha ancora completamente rivelato al mondo il suo patrimonio; è un Paese che cerca nuovi approcci e standard per la comprensione dell’esperienza storica e del bagaglio culturale di una società multietnica.

Prima del 1991, il Kazakistan aveva un Museo Nazionale o qualcosa di simile?
Il Kazakistan è un Paese con una ricca storia e una vasta cultura che si sono sviluppate dall’incontro fra civiltà nomadi e stanziali. Ecco perché per molti anni (più di 90 anni) il più grande museo dell’Asia centrale è stato il Museo statale centrale di Alma-Ata (ora Almaty). Il Kazakistan ha 253 musei e per molti aspetti gli standard locali del metodo museale sono stati elaborati sull’esperienza di questa prima istituzione. Nel 2005, il Museo ha meritatamente ricevuto lo status ufficiale di organo per la ricerca, cosa che ha dato nuova linfa agli studi sul patrimonio e allo sviluppo dei programmi culturali e didattici collaterali. Ancora oggi, il Museo statale centrale, in quanto soggetto indipendente di attività di ricerca, partecipa attivamente alla realizzazione di numerosi progetti di ricerca socialmente e scientificamente significativi. Ogni anno pubblica cataloghi scientifici di archeologia, etnografia, numismatica e testi sulla storia antica e medievale del Kazakhstan, riscuotendo grande apprezzamento da parte degli specialisti e della comunità scientifica non solo in patria ma anche in diversi Paesi stranieri, tra cui la Francia, l’Italia, la Germania, la Russia, eccetera.

Una veduta della collezione. Courtesy National Museum of the Republic of Kazakhstan

Una veduta della collezione. Courtesy National Museum of the Republic of Kazakhstan

Dopo il 1991, come è cambiato l’approccio alla storia e alla cultura nazionale?
Nel 1991, il Kazakistan indipendente ha affrontato il compito di dare valore all’identità nazionale attraverso la modernizzazione della coscienza storica dal punto di vista del contesto generale, delle prospettive di medio e lungo periodo, e grazie a contributi di pensiero indipendente, senza tentativi di manipolare il passato per scopi ideologici e politici. Negli anni, sono stati varati programmi culturali, utili anche per tracciare l’identità del gruppo etnico kazako sotto forma di costumi e tradizioni, atteggiamenti morali, istituti sociali, codici legali, riti religiosi, artigianato, tradizioni militari, e molto altro. Il concetto di cultura nazionale è stato aggiornato, pensato sulla base della modernizzazione della coscienza storica. I ricercatori hanno svolto uno studio di ampio respiro, dal folklore all’archeologia e all’architettura. Un buon numero di oggetti e reperti recentemente scoperti fa parte anche della collezione del Museo Nazionale.

Il Museo riceve sostegni governativi?
Sì, il museo riceve un sostegno finanziario diretto dallo Stato. I fondi per la costruzione della struttura sono stati stanziati dalla società per azioni KazMunay Gas. Dopo il trasferimento dell’edificio nella disponibilità della repubblica, il Museo Nazionale è interamente finanziato dallo Stato. Ad oggi, si tratta dell’organismo più importante che fa capo al Ministero della Cultura e dello Sport della Repubblica del Kazakistan nel campo della conservazione e dello studio del patrimonio storico e culturale.

Come si articola e quali periodi copre la collezione del Museo?
La collezione è un tesoro di valori culturali unici del patrimonio del Paese. I fondi del museo comprendono collezioni di paleontologia, archeologia, etnografia, armi, numismatica, oro e metalli preziosi, arti decorative e applicate e belle arti, foto d’archivio, documenti video e audio. Il numero di oggetti museali è di oltre 218.000 pezzi, che coprono un arco temporale dal Neolitico ai giorni nostri.

Una veduta della collezione. Courtesy National Museum of the Republic of Kazakhstan1

Una veduta della collezione. Courtesy National Museum of the Republic of Kazakhstan1

Quali sono le opere più importanti?
Le peculiarità principali sono i costumi nazionali, la cultura, l’arte del Kazakistan. Nell’esposizione delle sale d’arte moderna, si possono vedere opere di artisti nazionali e stranieri, comprese quelle dei fondatori della pittura nazionale kazaka, Kasteev, Galymbaeva, Shardenov, Sidorkin, Ismailova e molti altri. Tra le sale più visitate del Museo, è quella dedicata all’Arte Antica e dei Manufatti della Grande Steppa: conserva gli oggetti in oro degli antichi nomadi del Kazakistan. Si tratta di reperti unici di scavi archeologici: il guerriero sarmato, il guerriero d’oro del tumulo di Issyk, la principessa Taksai, il tesoro di Sairam, i reperti dell’insediamento di Chilikty, il tumulo di Berel, oggetti funebri di Taldy e molto altro. E ancora, l’esposizione della Sala Etnografica mostra tutta la ricchezza e lo splendore delle tradizioni storiche di lunga data dei kazaki, incarnate nelle opere della cultura materiale e spirituale. Presenta le decorazioni delle yurte, abiti tradizionali, strumenti musicali, oggetti domestici, gioielli.

Sviluppate programmi per le scuole e per i visitatori più giovani?
La reputazione del nostro museo agli occhi del pubblico si forma, prima di tutto, proprio sui programmi per bambini e adolescenti. Il Museo Nazionale del Kazakistan organizza eventi educativi e culturali volti a introdurre le giovani generazioni al museo, ad attuare i compiti di educazione morale e patriottica, e di sviluppo creativo dell’individuo. Si tratta di lezioni museali, programmi educativi e ludici, conferenze, tavole rotonde, serate tematiche realizzate nell’ambito di progetti culturali ed educativi, fra cui il programma “Etnografia divertente”, il club studentesco “Dana” e il club “Pittura e grafica”.

Qualche esempio particolare di programma?
Sono stati inoltre programmi speciali per gli studenti come la “Giornata della Scuola al Museo”, all’interno della quale si tengono lezioni di storia al Museo, pensate per integrare e approfondire il curriculum scolastico. Qualsiasi insegnante o studente interessato può visualizzare queste lezioni sul sito web del museo. Per i più piccoli abbiamo il circolo “Baldyrgan Guide”, dove i bambini, dopo aver studiato la collezione, guidano le visite al Museo. Abbiamo anche il programma per bambini “Vacanze al museo”. Per la socializzazione dei visitatori con disabilità, abbiamo il progetto “Meirim”, nell’ambito del quale funziona un gruppo di cucito e si tiene l’annuale festival inclusivo della creatività.

Che tipo di pubblico visita il Museo? C’è una fascia d’età più rappresentata di altre?
Il museo accoglie visitatori di diverse categorie: alunni delle elementari, studenti delle secondarie e delle superiori, pensionati, disabili, militari, stranieri, bambini di orfanotrofi, e adulti in genere. Direi che sono i bambini la fascia più numerosa dei visitatori, e questo non ci sorprende, perché per loro sono stati preparati speciali programmi educativi: corsi di approfondimento, visite guidate, spettacoli teatrali, conferenze, conferenze, festival, matinée, giochi, ecc. Nei periodi di vacanza scolastica, per i bambini l’ingresso al Museo e tutti i programmi sono gratuiti. E in generale, ogni terza domenica del mese l’ingresso è gratuito per tutte le categorie. Inoltre sono state predisposte visite guidate con traduzione in lingua dei segni per non udenti ed esposizioni tattili per non vedenti. Vorrei sottolineare che la strategia di sviluppo del museo corrisponde alle moderne metodologie, all’interno del Museo sono state create condizioni confortevoli per tutte le categorie di visitatori. Tutti sono benvenuti al Museo Nazionale della Repubblica del Kazakistan!

Niccolò Lucarelli

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Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

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