David Lynch, il fotografo

Anche a Parigi, in contemporanea con Londra, una mostra di foto di David Lynch. Aperta fino al 16 marzo, quella della Maison Européenne de la Photographie non è però una retrospettiva degli scatti dell’autore. Piuttosto è una mostra di fotografie inedite realizzate ad hoc dal regista e pittore-designer-musicista americano.

David Lynch (Missoula, 1946) sembra avere un rapporto speciale con la città di Parigi. Qui, nel corso degli ultimi cinque anni circa, l’artista ha esposto i suoi quadri, curato le vetrine delle Galeries Lafayette, progettato la decorazione d’interni per l’esclusivo locale Silencio e curato una mostra delle sue 99 foto preferite a Paris Photo. Ora è il turno della Maison Européenne de la Photographie, che ha dato a Lynch carta bianca per la preparazione di una mostra fotografica personale maturata nel corso di due mesi tra Los Angeles e Parigi, e realizzata in collaborazione con la sua galleria parigina di fiducia, Item (la quale espone a sua volta, fino a marzo, un’altra collezione di foto di Lynch, Women and Machines, di – lo dice il titolo – corpi femminili e macchine industriali).
Il risultato è una serie di una quarantina di foto in bianco e nero intitolata Small Stories. Le composizioni evocano l’universo onirico/angosciato popolato di creature amorfe e angoli bui tipico dei film di Lynch, rendendo omaggio all’immaginario surrealista, di cui ritroviamo molti degli elementi tipici: insetti, oggetti levitanti e paesaggi lunari, teste decomposte, giocattoli e interni art déco. L’architettura è insieme definita, assurda e ansiosa.

David Lynch in versione fotografo

David Lynch in versione fotografo

Dall’introduzione alla mostra: “Le immagini fisse raccontano delle storie. Spesso piccole storie… Può succedere che la mente e le emozioni si lascino andare alla visione di un’immagine fissa, e che le piccole storie si sviluppino fino a diventare grandi storie”. Questo, continua, “ovviamente dipende dall’osservatore. Ma è quasi impossibile non trovare una qualche storia in un’immagine fissa”. E sicuramente i fan di Lynch vedranno nelle immagini in mostra il richiamo a molte delle grandi storie che il regista ha saputo raccontare. Ma mentre le foto rimangono un perfetto esercizio di estetica lynchiana oscura e perturbante, manca l’elemento sorprendente e geniale che rende i suoi film capolavori: gli scatti rimangono più interessanti per la ricerca iconografica e la composizione che per il potere narrativo che l’autore auspica.

Teresa O’Connell

Parigi // fino al 16 marzo 2014
David Lynch – Small Stories
a cura di Patrice Forest, Jean-Luc Monterosso e Pierre Passebon
MAISON EUROPÉENNE DE LA PHOTOGRAPHIE
5/7, rue de Fourcy
+33 (0)1 44787500
[email protected]
www.mep-fr.org

Parigi // fino al 29 marzo 2014
David Lynch – Women and Machines
ITEM GALLERY
51, rue du Montparnasse
+33 (0)1 43353535
[email protected]
www.itemeditions.com

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Teresa O'Connell

Teresa O'Connell

Teresa O'Connell, nata a Londra nel 1987, è cresciuta a Cosenza e ora vive tra l'Italia, Londra e Parigi, dove lavora come insegnante e traduttrice. Quando può scrive di letteratura, arte, cultura, per riviste o sul suo blog.

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