François Hébel è il nuovo direttore artistico di CAMERA a Torino. Per un futuro sempre più internazionale
Nel decennale del Centro italiano per la fotografia, Hébel prende il testimone da Walter Guadagnini, che ha ricoperto l’incarico dal 2016 a oggi. Con oltre quarant’anni di esperienza nel mondo della fotografia, rafforzerà la presenza di CAMERA nello scenario mondiale

A Torino, CAMERA ha appena compiuto dieci anni. Il Centro italiano per la fotografia, piattaforma espositiva, educativa e archivistica nata per promuovere e valorizzare la fotografia non solo come linguaggio artistico, ma anche come strumento di conoscenza e riflessione sociale, esordiva nell’autunno 2015 con oltre 2mila metri quadri di superficie espositiva a disposizione. E con il Presidente Emanuele Chieli abbiamo, di recente, ripercorso la storia del polo culturale torinese che ha saputo confermare la portata internazionale del suo operato.
Il futuro di CAMERA: da Torino al palcoscenico internazionale
Dal 2016 a oggi, la programmazione di CAMERA si è sviluppata sotto la direzione artistica di Walter Guadagnini, cui ora succede François Hébel. Il nuovo direttore artistico entrerà ufficialmente in carica il prossimo primo novembre, con l’obiettivo di rafforzare la proiezione internazionale dell’istituzione torinese, proseguendo il lavoro avviato da Guadagnini. “Desidero esprimere la più sincera e profonda gratitudine a Walter Guadagnini” sottolinea ora Chieli “Con lui abbiamo condiviso un percorso straordinario: ha dato solidità alla struttura, ha accresciuto la credibilità dell’istituzione e l’ha accompagnata in una crescita costante fino a renderla un punto di riferimento indiscusso per la fotografia in Italia”. Nel passare il testimone, anche Guadagnini evidenzia il valore di un impegno corale volto “ad avvicinare il grande pubblico alla fotografia e all’immagine. Abbiamo costruito percorsi che hanno permesso di conoscere e approfondire i grandi autori del passato, ma anche di scoprire e sostenere le nuove generazioni che stanno immaginando e interpretando la fotografia del futuro. Oggi CAMERA è riconosciuta come un centro solido e autorevole. Sono felice di passare questo testimone a François Hébel, che con la sua esperienza e visione saprà aprire nuove prospettive internazionali per l’istituzione”.
François Hébel è il nuovo direttore artistico di CAMERA a Torino
Dal canto suo, Hébel accoglie l’incarico con senso di responsabilità e soddisfazione:“In soli dieci anni l’istituzione ha saputo costruire un’identità chiara, inclusiva e di grande qualità, e ha già stabilito relazioni internazionali significative con musei, festival e archivi di prestigio. La mia ambizione è di sviluppare ulteriormente la rete internazionale di CAMERA, aprendo nuovi dialoghi e rafforzando la sua presenza nello scenario mondiale. La fotografia è un linguaggio universale e CAMERA ha tutte le potenzialità per continuare a raccontarlo con forza, a Torino e ben oltre i confini italiani”.
Chi è François Hébel
Nato in Francia nel 1958, François Hébel è una personalità autorevole nel panorama internazionale della fotografia. La sua carriera è iniziata alle gallerie fotografiche della Fnac a Parigi, negli Anni ’80.
È stato di recente Director at Large dell’International Center of Photography di New York (2024/2025) e prima Direttore della Fondation Henri Cartier-Bresson a Parigi (2018–2022), dove ha curato il trasferimento e l’ampliamento della sede e la realizzazione di importanti mostre in collaborazione con musei e istituzioni internazionali.
Dal 1986 al 1987 e poi dal 2001 al 2014 ha diretto Les Rencontres de la Photographie di Arles, per quindici edizioni, trasformandolo nel più importante festival al mondo dedicato alla fotografia. Precedentemente, dal 1987 al 2000, è stato Direttore di Magnum Photos Paris e International, consolidando il ruolo dell’agenzia fondata da Robert Capa e Henri Cartier-Bresson e guidandone la trasformazione editoriale e finanziaria. Hébel ha inoltre co-fondato numerosi festival e progetti fotografici a livello internazionale, dal Mois de la Photo du Grand Paris al festival Foto/Industria a Bologna, da Photo Spring a Pechino a iniziative a Delhi, Kyoto e Johannesburg.
Ha curato mostre per istituzioni come Palazzo Grassi, Grand Palais, Bibliothèque Nationale de France e numerosi festival internazionali.
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