Al Museo Thyssen di Madrid c’è una potente mostra fotografica su Gaza
Realizzata in collaborazione con UNRWA, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati in Palestina, l’esposizione fa vedere Gaza al pubblico europeo attraverso gli occhi dei reporter palestinesi

Entrare in un museo significa, generalmente, immergersi in un universo di bellezza senza tempo. Nel vestibolo del Thyssen-Bornemisza, a Madrid, sul cui fondo campeggia il meraviglioso Paradiso di Tintoretto, per circa un mese il pubblico incontrerà, invece, gli orrori del genocidio, riflessi in una trentina di fotografie allineate lungo una parete bianca. Non è necessario avvicinarsi di molto alle immagini per comprendere che si tratta dell’apocalittica distruzione della striscia di Gaza, una strage umanitaria che si sta consumando sotto gli occhi del mondo intero.
Il Museo nazionale Thyssen-Bornemisza ha voluto inaugurare la stagione espositiva con la piccola, ma significativa mostra intitolata Gaza a través de sus ojos, “Gaza attraverso i loro occhi”. Gli occhi sono quelli di un gruppo di fotoreporter, tutti palestinesi e tutti rigorosamente anonimi, che, dall’ottobre del 2023, documentano la vita quotidiana nella striscia palestinese assediata dall’esercito israeliano, mettendo a repentaglio la loro stessa vita.
Al Museo Thyssen di Madrid la mostra di foto di Gaza
La mostra è un progetto realizzato in collaborazione con UNRWA, agenzia delle Nazioni Unite per la popolazione rifugiata di Palestina, e con il Dipartimento di protezione civile e aiuti umanitari dell’Unione Europea (ECHO). “Si tratta di un’iniziativa necessaria” spiega il direttore del Thyssen Guillermo Solana, che ha inaugurato l’atto insieme a Raquel Martí, presidente di UNRWA Spagna e con la presenza istituzionale del ministro della Cultura spagnolo Ernst Urtasun. “L’anno scorso abbiamo raccontato per immagini la guerra in Ucraina” prosegue il direttore del museo. “Con queste 27 fotografie vogliamo ora rendere omaggio all’autentico eroismo dei fotoreporter palestinesi e al complesso lavoro umanitario dell’agenzia UNRWA. Le immagini colpiscono per l’empatia e per il rispetto nei confronti del dramma che sta vivendo il loro stesso popolo. Sono la testimonianza di come, negli ultimi due anni, a Gaza si lotti per sopravvivere nella quotidianità, alla ricerca dell’acqua e del cibo, o semplicemente andando a scuola”.
Il dramma di Gaza in un museo europeo
È forse la prima volta che il dramma umanitario del popolo palestinese entra, in tempo reale, tra le pareti di un museo, con la forza dirompente di una notizia al telegiornale o della prima pagina di un quotidiano. Ogni foto è accompagnata da un breve testo che spiega, sinteticamente, le circostanze e i luoghi dove è stata scattata. Nessuna delle 27 immagini, esposte fino al 19 ottobre nell’ingresso del Thyssen e tutte dello stesso formato, è però firmata: “Bisogna proteggere l’anonimato di fotografi e giornalisti, che a Gaza sono obiettivi militari di Israele”, spiega Raquel Martí di UNRWA, denunciando la morte di più di 200 reporter dall’inizio dell’attacco israeliano. “Ormai non esiste più nessun presidio umanitario a Gaza in grado di proteggere i palestinesi”, prosegue il presidente di UNRWA Spagna. “Non c’è nulla che garantisca la sopravvivenza della popolazione, anche se noi resteremo sul territorio palestinese finché potremo”.
La Spagna si espone su Gaza
“La cultura ha il potere immenso di fare aprire gli occhi anche quando si preferisce non guardare”, ha commentato il ministro della Cultura spagnolo Ernst Urtasun. “Anche in un museo si può alzare la bandiera della pace, pace che non si costruisce solo attraverso la diplomazia, ma anche sul terreno della memoria e della cultura. A nome di tutto il governo, esprimo appoggio e ammirazione ai tanti artisti spagnoli che si stanno mobilitando in favore della pace e contro il genocidio palestinese”. Mentre il ministro presenziava all’atto, il governo spagnolo presieduto da Pedro Sánchez, fra i primi in Europa a riconoscere lo Stato di Palestina, approvava un decreto di embargo delle armi ad Israele. Il Museo Thyssen si unisce così alle iniziative di mobilitazione internazionale per la pace in Palestina, con l’obiettivo di risvegliare le coscienze dei suoi visitatori attraverso questa piccola ma intensa esposizione fotografica. Due di tali immagini verranno affisse anche sulla facciata del Museo di Antropologia di Madrid, edificio ben visibile di fronte alla stazione di Atocha.
Federica Lonati
Gaza a través de sus ojos
Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid
fino al 19 ottobre
Ingresso libero
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