Duchamp, Magritte, Dalí. Le grandi Avanguardie in mostra a Bologna

Palazzo Albergati, Bologna ‒ fino al 25 febbraio 2018. Attraverso un nucleo di quasi duecento opere, arriva a Bologna l’ambiziosa mostra dedicata ad alcuni fra i più talentuosi artisti che hanno rivoluzionato l’arte del Novecento.

Per la stagione invernale Arthemisia Group mette in mostra, nella collaudata sede di Palazzo Albergati, tre maestri di due tra le principali correnti d’avanguardia del secolo scorso: Dadaismo e Surrealismo. Duchamp, Magritte e Dalí sono i protagonisti indiscussi dell’esposizione bolognese a cui si aggiungono altre personalità di rilievo, quali Ernst, Tanguy, Man Ray, Calder, Picabia, Arp e molti altri, che arricchiscono l’intero percorso espositivo. Fondamentale per la realizzazione della mostra è stata la partnership con l’Israel Museum di Gerusalemme, dal quale provengono tutte le opere esibite. I lavori sono stati donati all’istituzione israeliana nel 1998 dal docente, scrittore e poeta, “naturalizzato” milanese, Arturo Schwarz. Si tratta di una collezione d’arte dadaista, surrealista e pre-surrealista comprendente più di settecento opere.

Salvador Dalí, Surrealist Essay, 1934. The Israel Museum, Gerusalemme. © Salvador Dalí, Gala-Salvador Dalí Foundation by SIAE 2017

Salvador Dalí, Surrealist Essay, 1934. The Israel Museum, Gerusalemme. © Salvador Dalí, Gala-Salvador Dalí Foundation by SIAE 2017

GLI ARTISTI

Il percorso espositivo, curato da Adina Kamien-Kazhdan (senior curator all’Israel Museum), è suddiviso in cinque sezioni tematiche. Ad accogliere il visitatore l’installazione “mobile-stabile” di Alexander Calder, tra i maggiori protagonisti dell’arte cinetica internazionale. Nella prima sezione, dal titolo “Accostamenti Sorprendenti”, ritroviamo alcune delle opere iconiche di Marcel Duchamp. Si tratta di repliche di quei ready made, come lo Scolabottiglie e la Ruota di bicicletta che, per la loro natura provocatoria, sono entrati nell’immaginario comune. Questi oggetti, provenienti dalla vita quotidiana, dialogano con un’altra tecnica tipicamente dadaista: il collage, pratica che ha accomunato il dada zurighese, berlinese, parigino e newyorkese. L’imponente quantità di opere presentate è ai limiti dell’eccesso. Nonostante ciò, esplorando le sale, balzano agli occhi capolavori surrealisti quali Observatory Time: The Lovers (1932-34) di Man Ray, una sala dedicata interamente ad alcune creazioni di Miró, Surrealist Essay (1934) di Dalí, alcuni collage di Joseph Cornell e la famosa Gioconda “baffuta” di Duchamp, dall’enigmatico e spiritoso titolo L.H.O.O.Q.
Corona il percorso espositivo una stanza riservata alla guest star della mostra, Le Château des Pyrénées (Il Castello dei Pirenei), l’utopica tela realizzata da René Magritte nel 1959. A contestualizzare l’opera una serie di rare fotografie che ritraggono l’artista belga nella sua quotidianità.

I Rivoluzionari del '900. Exhibition view at Palazzo Albergati, Bologna 2018

I Rivoluzionari del ‘900. Exhibition view at Palazzo Albergati, Bologna 2018

LE INSTALLAZIONI

La mostra di Palazzo Albergati non scade nel didascalico anche grazie alle brillanti intuizioni dell’architetto spagnolo Oscar Tusquets Blanca. A lui si deve, infatti, la riproduzione, negli spazi dell’edificio bolognese, della Sala Mae West, l’illusionistica installazione concepita nel 1934 da Salvador Dalí per il Teatro-Museo di Figueres a lui dedicato. L’architetto è intervenuto anche alla realizzazione di 1200 Sacks of Coal, che riproduce fedelmente il suggestivo e opprimente ambiente creato da Marcel Duchamp in occasione dell’Esposizione Internazionale del Surrealismo tenutasi a Parigi nel 1938.

Alexander Stefani

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Alexander Stefani

Alexander Stefani

Nato a Bolzano nel 1990, ha conseguito la laurea triennale in Beni Culturali indirizzo storico artistico presso l'Ateneo di Lettere e Filosofia di Trento. Coltiva da sempre una dedizione per la storia dell'arte, in particolare dei secoli XIII, XIV, XVII…

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