Lo spazio pubblico come luogo di incontro tra fede, arte e vita urbana. Intervista al cardinale José Tolentino de Mendonça

Il prefetto del Dicastero per la cultura e l’istruzione riflette sul progetto di arte contemporanea Conciliazione 5 e sui programmi culturali contemporanei del Vaticano in questo video di Spazio Taverna

Io credo profondamente che l’arte ha un ruolo nell’alfabetizzazione dei sentimenti, delle nostre emozioni”: il cardinale José Tolentino de Mendonça parla spesso di cultura, un po’ perché poeta e appassionato d’arte ma soprattutto come prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione del Vaticano. In questa video-intervista, che rientra nel progetto Vision of Roma di Spazio Taverna pensato per costruire un archivio della Roma del futuro, il cardinale spiega come la sua visione della capitale sia profondamente influenzata dall’arte e dalla spiritualità comunitaria.

I progetti del Dicastero per la cultura e l’educazione del Vaticano a Roma

Gran parte dei progetti che il Dicastero per la cultura e l’educazione realizza sono pensati per Roma. “Abbiamo il progetto Conciliazione 5, una piccola galleria di strada che si immagina in maniera diffusa, capace di costruire alleanze in questo territorio”, spiega il cardinale: questo progetto artistico, pensato per misurarsi con i grandi temi del nostro tempo, prevede ogni anno due interventi, uno nello spazio di Via della Conciliazione e un altro in un luogo esterno al Vaticano, diverso ma in dialogo con quello all’interno della galleria. Il programma del 2025, a tema speranza, è a cura di Cristiana Perrella. L’anno prossimo Conciliazione 5 si concentrerà sul tema dell’educazione e dell’alfabetizzazione dei sentimenti. In parallelo il Dicastero, prosegue il cardinale, “si apre al contemporaneo, creando la possibilità a diversi artisti di esporre i suoi lavori qui in Dicastero” nell’ottica di creazione di “spazi di possibilità, spazi di incontro, spazi per pensare insieme”.

La città secondo il cardinale José Tolentino de Mendonça

La grande sfida è capire cosa è una città. Una città non è soltanto un territorio fisico, è un territorio umano. Non è soltanto una memoria della quale noi siamo eredi, custodi: è anche un luogo di permanente creatività” , continua José Tolentino de Mendonça. Secondo cuil’elemento emblematico della città di Roma è anche, forse nella sua povertà, il Tevere, perché racconta una città come movimento perpetuo. E chi vuole abitare il contemporaneo deve ascoltare la complessità di una città che si fa di tutti questi movimenti”.

La Roma del futuro secondo il cardinale José Tolentino de Mendonça

È proprio nell’unione di elementi diversi che il cardinale vede la forza di Roma: “È una comunità polifonica e questo deve immergere di più nelle cartografie contemporanee che si costruiscono su questa città. La memoria di Roma non è solo la classicità, ma Roma racconta la storia del presente. Roma sta sempre a nascere. Roma non è la vecchia Roma di sempre, ma è la Roma di quelli che hanno adesso 18 anni, 20 anni, 30 anni”. E se deve immaginarsi la città? “Immagino Roma come un grande laboratorio di creatività, una città antica ma che riesce a fare dell’immaginazione una forza per rinascere in continuazione”.

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Redazione

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