A Torino una storica edicola si trasforma in spazio espositivo
Si tratta dell'intervento dell'artista ucraina Daria Koltsova che accompagna il pubblico alla scoperta di un Paese minacciato dalla guerra. Succedde durante questa settimana di Art Week. Le immagini
Da sempre punti di riferimento sociale e culturale, le edicole continuano a essere dei luoghi di incontro e scambio nonostante non siano più esercizi di vendita di giornali e pubblicazioni varie. Queste sagome verde scuro che puntellano vie e piazze hanno trovato il modo di reinventarsi e “sopravvivere” alla rivoluzione digitale trasformandosi in spazi culturali, come nel caso di Edicò a Rovigo, Giallo Menta a Siena e Santedicola a Roma (per citarne solo alcune).
Ad aggiungersi al gruppo, seppur per una periodo di tempo limitato, è lo storico chiosco in Piazza San Carlo a Torino che, in occasione dell’Art Week, si trasforma in spazio espositivo ospitando Postcard from Home, l’intervento site specific di Daria Koltsova (Charkiv, 1987), a partire dal 30 ottobre (e visibile fino al 6 novembre).
A cura di Valeria Radkevych, il progetto intende accompagnare il pubblico alla scoperta di una terra minacciata dalla guerra attraverso porzioni di paesaggi vitrei che cambiano radicalmente l’aspetto dell’edicola torinese.

L’opera di Daria Koltsova nel chiosco di Piazza San Carlo a Torino
L’intervento cambia radicalmente l’aspetto dell’edicola attraverso la sostituzione delle finestre con vetrate astratte che traggono ispirazione dai paesaggi ucraini.
Le superfici vitree, realizzate nelle dimensioni delle vecchie cartoline, evocano un mondo che si sta dissolvendo sotto i nostri occhi a causa della guerra.
Daria Koltsova e la metafora del rifugio a Torino
La guerra devasta la terra e costringe le persone alla fuga. Ma, come ricorda l’artista, “non si fugge mai davvero da soli”: si portano con sé i ricordi, le storie, le “cartoline” del proprio passato. In questo senso, il chiosco diventa una metafora del rifugio, un archivio vivente di una cultura destinata alla distruzione ma capace di resistere attraverso la memoria.
L’intervento di Daria Koltsova a Torino: riportare alla luce la memoria di un Paese minacciato dalla guerra
“Con il progetto ‘Postcards from Home’ volevamo innanzitutto abitare un’architettura in uno spazio urbano molto frequentato come Piazza San Carlo”, spiega ad Artribune Radkevych, curatrice del progetto. “L’obiettivo è quello di portare l’arte nella quotidianità delle persone che attraversano ogni giorno quel luogo, ma anche offrire ai turisti che visitano Torino l’occasione di imbattersi in questa vetrina artistica.L’idea alla base della vetrata è quella di riportare alla luce una parte della memoria di una terra oggi minacciata dall’estinzione a causa della guerra in Ucraina. La Russia sta distruggendo il paesaggio ucraino con una rapidità impressionante, e il progetto di Daria Koltsova diventa così un importante gesto di archiviazione e testimonianza della storia di una terra che le appartiene e che ama.
In un certo senso, il lavoro segue anche il meccanismo della memoria: quando si ama intensamente un luogo, col tempo i ricordi dei dettagli svaniscono, ma restano i colori, le forme, l’essenza. Le ‘cartoline da casa’ che l’artista presenta in questa edicola sono dunque frammenti di memoria della Terra che amiamo, ma che rischiamo di perdere per sempre”.
Valentina Muzi
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