Si avvicina l’edizione 2025 di Roma Arte in Nuvola: tutte le novità di una fiera che vuole rompere gli schemi

La fiera romana dell’arte si accende con un programma culturale diffuso: tra la Corea del Sud come Paese ospite, tre mostre monografiche, prestiti museali, talk e performance, si candida tra gli eventi più vitali del panorama artistico italiano

Anche quest’anno Roma Arte in Nuvola torna a far parlare di sé come uno degli eventi cardine dell’autunno culturale italiano. Prevista dal 21 al 23 novembre 2025, la Fiera Internazionale di Arte Moderna e Contemporanea (ospitata negli spazi iconici del Roma Convention Center firmato da Massimiliano Fuksas) arriva alla sua quinta edizione, consolidando la sua rilevanza nel panorama artistico. Promossa da EUR S.p.A. con il sostegno del Ministero della Cultura, Roma Capitale e Regione Lazio, questa manifestazione desidera abbracciare gallerie, istituzioni, collezionisti, ma anche aprirsi al turismo e ai non addetti ai lavori.

L’edizione 2025 di Arte in Nuvola

La direttrice artistica Adriana Polveroni ha delineato con il supporto di Alessandro Nicosia, presidente di C.O.R./Creare Organizzare Realizzare, un progetto che mira a differenziarsi dalle fiere tradizionali. Come ha raccontato Nicosia ad Artribune: “Siamo molto soddisfatti: l’obiettivo primario era creare un contenitore diverso, una mostra nazional-popolare che valorizzasse il contemporaneo con attenzione e rispetto per le gallerie. Chi viene alla Nuvola oggi può acquistare se ha risorse, ma anche e soprattutto vivere un’esperienza fatta di mostre, installazioni, talk e performance. Questa era la sfida: offrire qualcosa che fosse davvero per tutti e ci siamo riusciti. Con oltre 140 stand, la proposta espositiva accoglie le avanguardie storiche e le sperimentazioni più recenti, affiancandole a progetti speciali, prestiti museali e una sezione fotografica curata. Performance, incontri con filosofi e artisti arricchiscono un programma che punta a coinvolgere un pubblico sempre più vasto e variegato: si attendono oltre 140.000 visitatori.

Un dialogo vivo tra mercato, istituzioni e territorio

L’edizione 2025 rafforza il legame con il territorio: oltre 40 le gallerie romane partecipanti e una rete solida che unisce mercato e istituzioni culturali di primo piano, tra cui il MAXXI, il Museo delle Civiltà, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, l’Istituto Centrale per la Grafica e la Direzione Generale Creatività Contemporanea. Il Paese ospite di quest’anno – dopo Israele, Ucraina, Australia e Portogallo – è la Repubblica di Corea, protagonista della mostra Fever State e inserita nell’Anno degli Scambi Culturali Corea–Italia: sei artisti coreani esplorano con linguaggi innovativi il confine tra materia, memoria e digitale. Affascinante poi il contributo del Museo delle Civiltà, che partecipa con una vetrina ottocentesca composta da naturalia e artificialia – a rievocare lo spirito delle Wunderkammer – e un’opera di Gino Marotta. Proprio a Marotta è dedicata una delle tre mostre monografiche in fiera, Universo Naturale-Artificiale (in Nuvola) curata da Andrea Viliani, che ha sottolineato: “Ogni opera d’arte è contemporanea perché siamo noi a renderla tale. Non c’è barriera tra arte e scienza e l’Eur, quartiere magnificente, nato per l’esposizione universale, può tornare ad essere un centro vitale per la cultura romana”.

Mostre d’autore, performance e sostegno istituzionale ad Arte in Nuvola 2025

Le altre due monografiche lanciate da Roma Arte in Nuvola 2025 vedono protagonisti Mario Airò, con Tra acqua e luce, Fabrizio Clerici con Ultra Memoriam, itinerari che intrecciano ricordo, installazione e linguaggi simbolici. Di grande rilievo anche la collettiva fotografica Immagini Impossibili a cura di Arianna Catania, che riunisce 33 artisti italiani e internazionali attorno al tema del “visibile oltre il visibile”. L’assessore alla Cultura di Roma, Massimiliano Smeriglio, ha evidenziato il valore del format ibrido della fiera: “Roma, città dell’antico, ha bisogno di valorizzare anche e sempre di più il contemporaneo e questa manifestazione riesce a unire pubblici diversi e a creare connessioni reali”. Tra le performance più attese spiccano Landfall di Sonia AndresanoTry di Marilisa Cosello, Missione Space Y di Filippo Riniolo e L’Eternità di Alix Boillot. Non mancano momenti di approfondimento come il talk di Marco Senaldi sulla realtà immersiva.

Il futuro di Roma Arte in Nuvola

Un appuntamento ormai diventato strutturale di cui si parla tutto l’anno, nelle parole di Claudio Carserà, Ad di EUR S.p.A., che unisce cultura e mercato. In quest’ottica il Presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, ha sottolineato: La riduzione dell’IVA al 5% sull’arte rende l’Italia il Paese europeo più competitivo per l’acquisto di opere ed è bene ricordarlo in occasione di questa fiera. Proprio in questo momento a Montecitorio si sta vagliando una nuova legge che faciliti la circolazione dell’arte. Segnali forti per un sistema che sia sempre più trasparente e competitivo”. In chiusura, Polveroni ha ribadito: “Stiamo costruendo una rete stabile tra mercato e cultura. La nostra offerta è ricca, inclusiva e punta a far crescere il collezionismo, anche tra i più giovani”. Roma Arte in Nuvola si conferma così una piattaforma culturale viva, capace di accogliere il presente e guardare al futuro dell’arte contemporanea a 360°.

Francesca de Paolis

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Francesca de Paolis

Francesca de Paolis

Francesca de Paolis si è laureata in Filologia Moderna con indirizzo artistico all'Università La Sapienza di Roma proseguendo con un Corso di Formazione Avanzata sulla Curatela Museale e l'Organizzazione di Eventi presso l'Istituto Europeo di Design (IED). Ha insegnato Storia…

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