Il brand italiano Prada realizza un cinema d’artista a Londra per riflettere sulla spettatorialità
Il brand Prada ha riportato in vita lo storico edificio della Town Hall con la tredicesima edizione di Prada Mode, il club itinerante dedicato all’arte e alla cultura contemporanea. L’installazione è firmata da Elmgreen&Dragset

Sono i flussi frenetici di Frieze London (ancora fino a domenica 19 ottobre 2025) a offrire l’occasione al brand di moda Prada di inaugurare la tredicesima edizione del progetto Prada Mode, il club itinerante dedicato all’arte e alle culture contemporanee. Protagonisti sono gli artisti Elmgreen & Dragset che presentano, sempre fino al 19, The Audience, un’installazione immersiva che riflette, con il consueto humour concettuale del duo, su cosa significhi essere spettatori in un’epoca di iperconnessione e distrazione permanente. Dove? Nello storico edificio della Town Hall di Londra a King’s Cross.
La tredicesima edizione di Prada Mode a Londra
Così, all’interno della grande sala, trasformata in un cinema, un film volutamente sfocato scorre in loop sullo schermo, mentre alcune poltrone vengono occupate da figure iperrealistiche di spettatori colti in diverse posture di attenzione, disattenzione o abbandono. A completare la scena, la scultura The Conversation mostra una donna sola a un tavolo che interagisce via FaceTime con uno dei personaggi del film, cancellando i confini tra realtà e rappresentazione.
Il duo Elmgreen & Dragset per Prada Mode
L’installazione per due giorni ha fatto da teatro incontri, performance e musica, pensate per riflettere e mettere in discussione i ruoli del pubblico, dell’artista e dello spazio culturale. Il 15 ottobre, la prima giornata si è aperta con due conversazioni che hanno intrecciato teoria e pratica del “guardare”. La studiosa Kirsty Sedgman, con la conferenza Sit Down and Be Quiet, ha tracciato una storia del pubblico e delle sue trasformazioni nell’era digitale, interrogandosi sul significato della partecipazione culturale oggi. A seguire, Shona Heath e James Price, moderati da Paolo Moretti, hanno discusso di come il design dello spazio possa plasmare la percezione dello spettatore, tra scenografia, cinema e installazione. Nel pomeriggio, poi, il poeta e performer James Massiah ha dato voce al tema della presenza attraverso una performance spoken word e un dj set, mentre le musiciste Lynda Dawn ed ENNY hanno portato sul palco sonorità soul e hip hop. La serata si è conclusa con un party animato dai set di Mimi Xu, SBTRKT e Call Super.
L’arte di guardare e di essere guardati
In Performing Publics del 16 ottobre, Elizabeth Diller ed Elmgreen & Dragset hanno riflettuto sul ruolo delle istituzioni e dei musei nella vita pubblica, mettendo a confronto pratiche progettuali che trasformano la fruizione dello spazio urbano e culturale. Subito dopo, in The Audience Is Many, l’artista Sir Isaac Julien, moderato da Efe Çakarel, ha raccontato come l’esperienza di spettatore abbia influenzato il suo lavoro e come i diversi canali di distribuzione, dal cinema ai musei, fino alle piattaforme digitali, modifichino la percezione dell’opera e la sua stessa costruzione. La giornata, infine, è proseguita con le performance dal vivo The Audience di Calum Goring e Toby Webster, seguite dai concerti di Léa Sen, Tony Njoku e Bendik Giske, e dal dj set di BOBBY.
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