A Perugia si restaura Palazzo Baldeschi. La copertura del cantiere la realizza un grande artista
L’installazione dell’artista Mimmo Paladino copre i 600 metri quadri di superficie della facciata che corre lungo Corso Vannucci. È la prima di una serie di iniziative che nei prossimi mesi vedranno Paladino protagonista a Perugia: firmerà anche le luminarie natalizie

Si intitola Concerto in piazza, e da qualche giorno campeggia sul viavai di persone che animano Corso Vannucci, salotto cittadino di Perugia. È un’opera monumentale di Mimmo Paladino (Paduli, 1948), un telo d’artista che copre oltre 600 metri quadrati di superficie, tra le più grandi installazioni contemporanee mai realizzate per un cantiere.
Il restauro di Palazzo Baldeschi e il telo di Mimmo Paladino
L’iniziativa nasce nell’ambito della campagna di restauro che, per i prossimi 8 o 9 mesi, contribuirà alla valorizzazione e alla messa in sicurezza di Palazzo Baldeschi al Corso, oggetto di un’operazione di manutenzione straordinaria promossa dalla Fondazione Perugia. Il progetto, diretto dall’architetto Carlo Salucci, prevede infatti il rifacimento della guaina impermeabilizzante e del relativo manto di copertura del tetto, la sistemazione della terrazza che si affaccia su Piazza della Repubblica, il restauro della facciata su Corso Vannucci e Piazza della Repubblica, il restauro del portone ligneo e del portale lapideo della facciata. E il telo ideato per l’occasione da Paladino, che rivestirà la facciata dell’edificio su Corso Vannucci fino alla chiusura del cantiere, è frutto di una collaborazione tra Fondazione Perugia, il Comune di Perugia e i Musei Nazionali dell’Umbria.
Mimmo Paladino a Perugia: “Concerto in piazza”
L’artista campano sarà infatti protagonista, il prossimo autunno, di una grande mostra antologica allestita tra la Galleria Nazionale dell’Umbria e la Rocca Albornoziana di Spoleto e il progetto prevede anche il coinvolgimento di Paladino nella realizzazione di una serie di interventi pubblici a Perugia, a partire dall’installazione per Palazzo Baldeschi.
Nel lavorare sulla sua idea di Concerto in piazza, dunque, l’artista ha scelto di introdurre elementi dell’identità storica perugina e del paesaggio umbro immediatamente riconoscibili, affini al suo lavoro sui simboli e le forme archetipiche: il grifo, le pievi medievali, la trifora del Palazzo dei Priori, la Fontana Maggiore… Tutti circondati da festoni colorati che richiamano le celebrazioni pubbliche della città ed evocano l’importanza della condivisione, vestendo il Palazzo di colori, perché la cultura diventi forza generativa. “Abbiamo voluto trasformare un’esigenza di manutenzione in un gesto culturale” spiega a riguardo il Presidente della Fondazione Perugia, Alcide Casini “L’opera di Paladino è un invito a vivere l’arte nella quotidianità”. La Fondazione, del resto, è concretamente impegnata da tempo nella rigenerazione degli spazi pubblici attraverso l’arte, come testimonia la promozione dell’annuale bando Per l’Arte, nel 2025 dedicato ai Luoghi in Comune. “È un concerto di tutte le identità culturali della regione” sottolinea Costantino d’Orazio, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, in merito all’opera di Paladino “un’opportunità per portare l’arte all’esterno dei luoghi della cultura, contaminando la vita quotidiana delle persone”.
Mimmo Paladino a Perugia. Tra mostre e luminarie d’artista
Intanto Paladino, esponente tra i più significativi della Transavanguardia, è presente con la serie delle Lacrimose – 13 grandi fogli che danno forma a una preghiera visiva – nella mostra collettiva EXTRA – Segni antichi, visioni contemporanee, appena inaugurata negli spazi di Palazzo Baldeschi.
L’antologica organizzata dalla Galleria Nazionale dell’Umbria, invece, aprirà il primo novembre (fino al 18 gennaio 2026) per ripercorrere l’intera carriera dell’artista, dal lavoro concettuale degli Anni Settanta alla svolta figurativa degli Anni Ottanta, dall’intimità di Silenzioso, mi ritiro a dipingere un quadro (1977) alle tele di grande formato che prevedono anche l’estensione nello spazio, alle installazioni più recenti. Includendo anche l’esperienza cinematografica di Paladino, impegnato negli ultimi anni in lungometraggi ispirati alla Divina Commedia e a Don Chisciotte.
A dicembre, inoltre, Paladino firmerà per il Natale di Perugia le inedite – per il capoluogo umbro – luminarie d’artista, sempre in collaborazione con la Galleria Nazionale dell’Umbria.
Livia Montagnoli
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