L’arte contemporanea rigenera le edicole votive del Salento

Sedici artisti chiamati a collaborare in un progetto permanente che unisce arte contemporanea e spiritualità arcaica. Mimmo Paladino a Michelangelo Pistoletto, e molti altri nomi importanti

La riconnessione – attraverso l’arte contemporanea – con il mondo arcaico e le radici identitarie dell’inconscio collettivo e popolare. L’estetica del frammento, che apre a nuove dimensioni dell’immaginario, e ancora la poiesis, che indica il “generare da nulla”: l’atto creativo in sé. È questo il cuore tematico di Votiva la mostra collettiva permanente, appena inaugurata a Parabita, in provincia di Lecce. 

La mostra Votiva per promuovere l’arte contemporanea in Salento

L’esposizione, a cura di Laura Perrone e Flaminia Bonino, con la direzione artistica di Giovanni Lamorgese, costituisce il progetto pilota di “Parabita per il Contemporaneo”, programma concepito dal Sindaco di Parabita, Stefano Prete, e finalizzato all’esplorazione dei possibili innesti tra arte contemporanea, folklore e territorio
Sedici artisti italiani e stranieri, appartenenti a differenti generazioni e dai linguaggi artistici eterogenei, hanno realizzato per Votiva opere quasi tutte site-specific, inserite in edicole votive dismesse, situate a Parabita. 

Gli artisti italiani e internazionali protagonisti di Votiva in Salento

Il punto zero della mostra è l’edicola numero zero che contiene la scultura di Lamorgese
Mirabile è il mosaico di Mimmo Paladino, dal quale spiccano i toni del blu e dell’oro, evocando suggestioni dell’arte bizantina. L’opera di Pistoletto, invece, sarà pronta in estate. 
Presenti, oltre ai lavori di K.R.M. Mooney, Liliana Moro, Ludovica Carbotta, Helena Hladilová, Claudia Losi, Chiara Camoni e del duo Claire Fontaine, anche la scultura di Giovanni Dessì, permeata da “un’idea germinativa”, e l’opera di Felice Levini, che riconnette la sfera del sacro alla dimensione dell’umano e del mito. 

Felice Levini, Il piede del santo, 2024, Parabita. Photo Gabriele Fiorito
Felice Levini, Il piede del santo, 2024, Parabita. Photo Gabriele Fiorito

Gli altri artisti protagonisti del progetto di Votiva in Puglia

I pugliesi in mostra sono Francesco Arena, che gioca con la dicotomia visibile/invisibile nella sua installazione in marmo di Carrara, e Luigi Presicce, che narra dimensioni oniriche e dimensioni infantili nella sua scultura in blu. 
Inquietante il lavoro di Ektor Garcia, che riflette sul senso dell’essere, mentre Adrian Paci si interroga sulla ripetizione del gesto e del segno. Il viandante in rame di Namsal Siedlecki, infine, richiama tradizioni ancestrali e metamorfosi materiche.

Cecilia Pavone

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Cecilia Pavone

Cecilia Pavone

Cecilia Pavone, storica e critica d’arte, curatrice indipendente, giornalista professionista, è nata a Taranto ed è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Bari. La sua ricerca verte sulla fenomenologia artistica contemporanea e sulla filosofia dell’arte. Scrive su riviste specializzate…

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