“Una linea storta tesa” a Villa Medici

Gli artisti in residenza a Villa Medici a Roma hanno dato vita ad una mostra collettiva dal titolo "Una linea storta tesa". Ecco il video

Sedici artisti internazionali in residenza a Villa Medici hanno allestito la mostra dal titolo “Una linea storta tesa”. Curata da Saverio Verini, l’esposizione è visitabile dal 10 giugno e fino al prossimo 6 agosto 2023.

La mostra “Una linea storta tesa”

Il titolo paradossale della mostra nasce proprio dall’esperienza affatto lineare di questi talenti dell’arte nella splendida Villa Medici a Roma. Un lasso temporale in cui creativi di diversa nazionalità, culture e differenti approcci artistici hanno potuto confrontarsi e dialogare fra loro, ispirandosi vicendevolmente e lasciandosi permeare dall’atmosfera magica del luogo. Ne sono così emersi lavori differenti, che vanno dallo studio del paesaggio alla manifestazione di tematiche femministe, fino ai diorami, alla musica, al video, alla poesia e alla fotografia. Temi e mezzi distanti eppure uniti nel narrare un anno trascorso insieme in modo prolifico, tra dialoghi, imprevisti, strappi e sorprese. Filo conduttore resta la città di Roma.

I borsisti di Villa Medici

Samir Amarouch, Mounir Ayache, Yasmina Benabderrahmane, Hortense de Corneillan, Lorraine de Sagazan, Dorothée Dupuis,
François Durif, Sivan Eldar, Marion Grébert, Bocar Niang, Lasseindra Ninja, Liv Schulman, Anna Solal, Sarah Vanuxem, Ariane Varela Braga, Laura Vazquez: sono loro ad aver dato vita a “Una linea storta tesa”, accompagnati da Saverio Verini che ha allestito le opere seguendo una traiettoria ricca di colpi di scena, in un percorso che segue sì una linea, ma che non disdegna affascinanti deviazioni, capaci di raccontare le storie degli artisti, quelle che hanno portato con loro nel proprio bagaglio e quelle nuove nate in occasione della residenza a Villa Medici.

Roberta Pisa

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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