Le opere dell’italiano Giacinto Occhionero in mostra a New York

In occasione della sua quinta personale presso la galleria Kristen Lorello, abbiamo intervistato Giacinto Occhionero, artista italiano che nelle sue opere indaga il rapporto tra forme e colori. Ecco cosa ci ha raccontato

“New York è la vetrina più importante del mondo, e sono felicissimo di essere di nuovo qui: ci si rapporta con la reale dimensione globale”. Ci ha accolto così Giacinto Occhionero, giunto alla quinta mostra personale – dal titolo Drop Through – presso Kristen Lorello. Ci eravamo già occupati di Occhionero, che nel 2014 ha compiuto una svolta nel suo sviluppo artistico a seguito di una residenza d’artista a Istanbul. Influenzato da diversi giardini pubblici visitati in Turchia, ha iniziato ad applicare la vernice spray su superfici sintetiche trasparenti con piccoli segni circolari che conferivano alle sue opere un’atmosfera impressionistica. Col tempo, l’artista ha iniziato a inserire colori secondari e terziari nelle forme circolari, e a stratificare piani di colore dietro queste forme per suggerire un ambiente di modelli cellulari, celestiali e marini. In questa nuova mostra, Occhionero espande ancora una volta il suo universo di colori e noi siamo riusciti a rivolgergli alcune domande.

Come sei arrivato a esporre a NY?
Nel 2005 conobbi una borsista Fulbright a Roma, la mia attuale gallerista, che fu invitata a vedere i miei lavori in studio. Le piacquero tanto e decise di comprarmi un disegno invitandomi a casa sua per una amatriciana fatta da lei; molto poco elegantemente gli dissi che faceva schifo. Ma lei non si offese… anzi adesso lavoro con lei dal 2011.

Chi sono i tuoi collezionisti a New York?
A parte alcuni amici della gallerista, non conosco praticamente nessuno, non ricordo nemmeno i nomi, milionari e fondi d’investimento e credo non ci tengano nemmeno loro a conoscermi. Considerando che è una città molto competitiva non è poi tanto fattibile, come in Italia, di vendere le relazioni umane.

Come si è trasformata negli ultimi anni la tua ricerca artistica?
La mia ricerca artistica ha avuto un’evoluzione molto graduale, è uno step by step, un lavoro ossessivo, al quale ho aggiunto un approccio vagamente Zen, facendomi infatuare dagli errori e dalla magia pura di forma e colore. Nelle suggestioni suscitate, diciamo che da una condizione atmosferica mi sto dirigendo in una dimensione più psicologica del colore, più introspettiva.

Con quale tecnica sono realizzati i quadri in mostra?
Gli ultimi lavori sono dipinti su due lastre trasparenti sovrapposte di plexiglas e tre livelli di pittura, con maggior uso di iridescenze.

Francesca Magnani

New York – fino al 20 maggio 2023
Giacinto Occhionero – Drop Through
Kristen Lorello
23 East 73rd Street, 5th Floor
http://www.kristenlorello.com/

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Francesca Magnani

Francesca Magnani

Francesca Magnani scrive e fotografa a New York dal 1997. Ha una formazione accademica in Classics e Antropologia alle università di Bologna, Padova, NYU; racconta con immagini e parole gli aspetti della vita delle persone che la toccano e raggiungono,…

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