In Valle d’Intelvi il progetto che fa immergere gli artisti nella natura

Unisce arte e natura il progetto “Polline”, che ha invitato gli artisti Simone Berti, Caretto/Spagna, Jonathan Vivacqua a lasciare un segno del proprio passaggio nella Valle d’Intelvi, nell’alto comasco

Il tema dell’impollinazione è di grande attualità. Inteso non solamente come pratica attivata da splendidi insetti impollinatori quali le api, ma anche come pratica di diffusione di metodi e di saperi. Nasce così il progetto Polline, parte del più ampio percorso Sentieri d’Arte, avviato dai curatori Fulvio Chimento e Carlotta Minarelli.
Questa terza edizione si spinge all’interno di valli verdi e incontaminate dell’alto comasco, per la precisione nella Valle d’Intelvi e nei piccoli Comuni circostanti, sul confine tra il Lago di Como e il Canton Ticino. Qui è in fase progettuale la realizzazione di M.A.R.K.S Museo Arte Karl Schmid, dedicato all’omonimo scultore ticinese, che vede coinvolti una serie di partner privati e istituzionali per la valorizzazione dei territori interni e per una mappatura degli alberi monumentali.
Gli artisti Simone Berti, Caretto/Spagna, Jonathan Vivacqua sono stati invitati a intervenire su un percorso ad anello, che si snoda dal basso cammino del Monte Generoso attraverso sentieri botanici e stradine agro-pastorali. Qui bosco e piante sono ispiratori e co-autori dei vari progetti d’arte, unitamente alle vedute paesistiche. La riscoperta di questi sentieri, tra le rive dei laghi e i monti, enfatizza presenze botaniche di rilievo. Come il bosco di faggeta, che predomina con i suoi colori caldi nel periodo autunnale. E il bosco di maggiociondolo, uno dei più estesi in Europa, che si accende di giallo-oro in primavera.

Polline, opera Simone Berti, Valle Intelvi, 2022. Photo Claudia Zanfi

Polline, opera Simone Berti, Valle Intelvi, 2022. Photo Claudia Zanfi

LE OPERE DI SIMONE BERTI E CARETTO/SPAGNA

L’opera di Simone Berti mette in connessione alcuni rami di faggio, utilizzando un antico metodo di innesto detto anastomosi. Crea così una sorta di portale, di scambio di linfa e di energie vitali. In un secondo intervento nel bosco, Simone Berti crea cerchi – archetipo dell’universo ‒ in resina dorata che abbracciano alti rami. Di nuovo l’idea di connessione, di abbraccio, di legame con la natura e nella natura.
Il duo Andrea Caretto/Raffaella Spagna è affascinato dalle tipologie di rocce che affiorano dal terreno, capaci di narrare storie. Come le pietre in calcare di Moltrasio, forma di erosione carsica dovuta allo scorrimento di acque in superficie. O ancora rocce che hanno origine dai mari, con piccoli organismi preistorici che le compongono. O le rocce dei grandi ghiacciai che hanno poi scavato il lago medesimo. Queste diverse pietre vengono raccolte, lucidate per rivelarne venature e genealogie, e riposizionate come sculture sul prato, o gemme ai piedi dei faggi.

Polline, opera di Jonathan Vivacqua, ingresso Valle Intelvi, 2022. Photo Claudia Zanfi

Polline, opera di Jonathan Vivacqua, ingresso Valle Intelvi, 2022. Photo Claudia Zanfi

L’INTERVENTO DI JONATHAN VIVACQUA PER POLLINE

Jonathan Vivacqua decide invece di dialogare con il paesaggio utilizzando materiali differenti. Il primo intervento è Scarabocchio, un segno rosso magenta in ferro, su un prato di felci, che accoglie i visitatori all’ingresso della Valle. Metamorfosi sono colonne realizzate con plinti di cemento in disuso, abilmente integrati nel paesaggio. Infine Tesoro è una vecchia lastra di marmo su cui si intagliavano blocchi di pietra: posizionata nel bosco, rivela tutte le sue venature e i suoi graffi, come una sorta di cartolina scarabocchiata. Una scrittura nella natura, dove gli interventi di Vivacqua si mostrano circolari e riportano al segno rosso che si apre nella valle.
Parte importante del progetto è il coinvolgimento di artigiani locali: scalpellini intelvesi, intagliatori del sasso, fabbri, falegnami, marmisti del territorio. Così il polline continua a diffondersi e, lasciandosi trasportare dal vento, fiorisce e si trasforma in spirito vitale.

Claudia Zanfi

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Claudia Zanfi

Claudia Zanfi

Claudia Zanfi, promotrice culturale e appassionata di giardini, collabora con istituzioni pubbliche e private su progetti dedicati ad arte, società, paesaggio. Nel 2001 fonda il programma internazionale GREEN ISLAND per la valorizzazione dello spazio pubblico e delle nuove ecologie urbane.…

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