Lasciare casa propria a un artista: a Catania nasce LOfFT, nuovo format di micro residenza
Una nuova residenza artistica approda a Catania: si tratta di LOfFT acronimo di Little Operations for Factory Time, ed è stata ideata da Giuseppe Mendolia Calella, co-fondatore di Balloon Project piattaforma di ricerca nell'ambito dell'arte contemporanea
LOfFT è una residenza sperimentale la cui durata è di appena 48 ore e che si concentra nello spazio ristretto di una trentina di metri quadri: insomma, un monolocale! L’idea? Nata quando l’artista, designer e curatore Giuseppe Mendolia Calella ha aderito al progetto Sensazioni dell’artista Emanuela Barilozzi Caruso portando una fotografia raffigurante una tavola ricolma di piatti, posate, bicchieri, tulipani, resti alimentari: è stato solo il culmine di un’opera e un’azione collettiva durata 11 giorni, il risultato del passaggio di 25 ospiti (due alla volta) nella mansarda di Emanuela, nel pieno rispetto delle normative anti Covid. Dopo l’evento, è stato lo stesso Calella a ricambiare l’invito, inaugurando la sua micro-residenza ed invitando Emanuela Barilozzi Caruso a trasferirsi a Catania, nel proprio ambiente domestico, per un weekend, mentre lui si spostava altrove.
LA MICRO RESIDENZA LOFFT: COME FUNZIONA?
Al momento del suo arrivo, Emanuela Barilozzi Caruso ha trovato ad aspettarla una gift box con matite, tempere, pennelli, un quaderno, un vestito bianco e il libro di Luca Molinari Le case che siamo (editore Nottetempo). L’artista ha intitolato la sua permanenza Draghi, un nome che rende giustizia al suo carattere eruttivo, alla sua qualità di sovvertitrice. “L’abitare ha diverse sfumature, potrebbe semplicemente essere come sostare sotto l’ombra di un albero“, spiega, “o invadere lo spazio altrui e creare un rapporto edificante”. Emanuela Barilozzi Caruso ha poi preso una decisione: cambiare la disposizione dei mobili e dell’arredo, creare uno “spaesamento“, un ordine nuovo, tale da influire sulle abitudini domestiche del curatore. “Dove c’era l’armadio ho realizzato un disegno sul muro“, dice, costringendo di fatto Giuseppe Mendolia Calella ad adattarsi al cambiamento, se vorrà conservare le tracce del suo intervento. Emanuela ha percepito le pareti dell’appartamento come quelle di “una caverna” e in un gesto primitivo o “giurassico” ha risposto all’urgenza espressiva che sentiva, tracciando con matite colorate un busto femminile sormontato dalla maschera di un tirannosauro.
IL SENSO DELLA MICRO RESIDENZA LOFFT DI CATANIA
LOfFT riflette sul senso della casa, che ha preso un posto al centro della quotidianità a seguito del lockdown. Prima dormitorio notturno, ora “limbo” risucchiante, persino sede delle attività lavorative, “grazie all’occhio vigile della webcam per conferenze, riunioni, brainstorming”, ironizza il curatore, scegliendo come immagine rappresentativa del progetto The Poor Poet (1839) di Carl Spitzweg. La prossima micro-residenza è prevista per metà giugno e vedrà la partecipazione dell’antropologo Gesualdo Busacca; il format proseguirà poi in autunno e la selezione rispetterà il criterio della trasversalità e dell’assetto contaminatorio che da sempre contraddistinguono i progetti di Mendolia Calella, come accaduto per Quartino project e A-CINQUE archivio.
– Giorgia Basili
LOfFT | Little Operations for Factory Time | micro-artist residency
Un Progetto prodotto da www.balloonproject.it a cura di Giuseppe Mendolia Calella
[email protected] | +39 328 4762719
IG: @lofft.residency
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