Arte, natura e pandemia. 17 artisti da tutto il mondo a Roma

Natura sognata, osservata, immaginata, temuta, protetta; ma anche creata dal nulla per sopperire alla mancanza dell’indispensabile contatto. Queste ed altre ispirazioni sono alla base della mostra allestita alla galleria Rossocinabro di Roma.

Cristina Madini, direttrice dello spazio nei pressi di Porta Pia e curatrice dell’esposizione Inspired by Nature, ha riunito diciassette artisti da tutto il mondo per riflettere sul tema della natura con opere perlopiù realizzate durante la pandemia. Racconta Madini: “Il periodo di limbo in cui sono stati costretti ha portato gli artisti a dedicarsi maggiormente al loro lavoro. E la natura è stata la fonte di ispirazione principale. Le opere che mi sono state proposte hanno dato vita al tema della mostra”. Le interpretazioni e i mezzi utilizzati sono estremamente differenti; e, in alcuni casi, c’è addirittura il tentativo di creare qualcosa che sostituisca il mancato rapporto con l’elemento naturale, dando vita a sensazioni visive e interiori simili a quelle che si provano immersi in un bosco o in riva al mare.

Stephane Vereecken, The Garden Series, 2021. Courtesy Galleria Rossocinabro

Stephane Vereecken, The Garden Series, 2021. Courtesy Galleria Rossocinabro

GLI ARTISTI IN MOSTRA A ROMA

Soha Jeong, fotografa proveniente dalla Corea del Sud, è l’autrice dell’immagine simbolo della mostra, Forest, realizzata con l’uso tridimensionale del vetro applicato sulla foto, a esaltarne la connotazione reale e spaziale. Spiega Cristina Madini: “Soha Jeong riesce a portare nelle sue opere il modo orientale di vivere la natura: non due dimensioni separate, come in occidente, ma arte e natura sono fuse insieme”.
Ecco, in contrasto, Annamaria Biagini, livornese, ex costumista e scenografa, che propone un mondo in cui i colori e le linee la fanno da padrone, alla maniera di Kandinsky. Il suo Babudrus, un universo immaginario creato quando era ancora bambina, riproduce architetture fantastiche. In autunno, è prevista una personale di Annamaria Biagini al Centro Espositivo Antonio Berti di Firenze (più volte rimandata a causa delle chiusure), organizzata dalla curatrice Madini.
Il fotografo belga Stéphane Vereecken propone The Garden Series: immagini di uomini e donne in età differenti sullo sfondo impalpabile di boschi e giardini, decorate con disegni a penna, scarabocchi inquietanti ma non casuali. Mentre Judith Minsk, fotografa dei Paesi Bassi, presenta La mia pelle, immagini-denuncia sull’utilizzo delle pellicce, realizzate in studio. E poi ancora artisti da Stati Uniti, Australia, Cina, Giappone e ogni zona d’Europa.

Soha Jeong, Forest, 2021. Courtesy Galleria Rossocinabro, Roma

Soha Jeong, Forest, 2021. Courtesy Galleria Rossocinabro, Roma

NATURA E PITTURA

Per la pittrice francese Fanou Montel, la natura è compagna e fonte di ispirazione fin dall’infanzia. Ampie campiture geometriche creano paesaggi astratti, ricchi di colori complementari. E i colori esplodono e si intersecano nel grande quadro di Nina Stopar esposto alla Galleria Rossocinabro. La pittrice slovena racconta così, portando a sintesi il tema arte/natura, il suo modo di esprimersi: “Quando la pittura inizia a dipingere se stessa? Quando prendo in mano il pennello o quando faccio il primo passo verso la tela? Non c’è un inizio chiaro, poiché anche la vita inizia molto prima che nasca. Poiché tutto è connesso, credo che l’arte accada sempre e ovunque, quindi la tela è il frutto maturo che si offre per essere mangiato. La vita è un effetto farfalla, così come l’arte”.

‒ Letizia Riccio

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Letizia Riccio

Letizia Riccio

Giornalista dal 1997, laureata in Lingue e letterature straniere moderne a La Sapienza di Roma, inizia a scrivere a La Repubblica nel settore della televisione e prosegue, nello stesso campo, con Il Mattino di Napoli, L'Unione Sarda e Il Giornale…

Scopri di più