Sesso, pittura e suono. De Grandi e Franzella a Palermo

La RizzutoGallery di Palermo ospita una riflessione artistica a più voci sul tema della sessualità. In un momento storico dominato dall’assenza di contatto.

Si chiama SEXOPHILIA, ottanta disegni e una canzone la bi-personale di Francesco De Grandi e Daniele Franzella, con la partecipazione di Serena Ganci e Simona Norato, allestita negli spazi della RizzutoGallery a Palermo. Il titolo non lascia spazio all’immaginazione e, in un momento storico di distacco obbligato, in cui anche i piaceri passionali subiscono enormi limitazioni, gli artisti ci accompagnano in un’analisi della sessualità umana dai toni voyeuristici.

DE GRANDI E FRANZELLA

Francesco De Grandi iniziò a lavorare ai disegni nell’estate del 2019, realizzando un ciclo di acquerelli erotici che ha continuato a produrre nel tempo. Questi acquerelli non si limitano all’esclusiva raffigurazione di atti onanistici e rapporti sessuali uomo/donna: sono diverse le raffigurazioni insieme a demoni ed esseri “mostruosi”, nel solco di un’accuratissima introspezione che coinvolge anche l’idea di parafilie e feticci sessuali. Diviene così un erotismo cerebrale più che strutturale, ricco di toni talvolta inquietanti che stuzzicano le malizie di chi li osserva.
Daniele Franzella lavora sul tema con una produzione di cianotipie che giocano sapientemente sul vedo-non vedo. Diveniamo osservatori partecipi, come se i protagonisti fossero a conoscenza della nostra presenza, eccitandosi al pensiero di noi che li osserviamo deliziati. I corpi si fondono, diventano un’unica forma confusa grazie all’utilizzo del blu e, allo stesso tempo, ci rendiamo perfettamente conto di ciò che stiamo vedendo, traendone ancora una volta piacere ed eccitazione, nonostante l’impossibilità di unirci fisicamente a loro.

Sexophilia. Francesco De Grandi

Sexophilia. Francesco De Grandi

IL BRANO DI GANCI E NORATO

Entrando alla RizzutoGallery siamo inondati da una serie di raffigurazioni dal gusto erotico sopraffino, l’imbarazzo che si percepisce osservando le opere non deriva tanto dall’ostentazione incensurata dei nudi, quanto dal loro scavare a fondo in sfere estremamente intime della sessualità umana. Si insediano tanto nel profondo da causarci al contempo disagio e meraviglia, eccitazione e imbarazzo. In sottofondo si sente, in loop, il brano omonimo (Sexophilia) di Serena Ganci e Simona Norato, caratterizzato da ritmi giocosi e coinvolgenti, che ci regalano la sicurezza di lasciarci trasportare dalla nostra stessa libido. Il brano diverte, abolisce le inibizioni e scatena un’immediata voglia di ballare, quasi come un volersi unire orgiasticamente a tutto ciò che ci circonda.

IL VIDEO DI AZZURRA MESSINA

Azzurra Messina accompagna il brano con un video realizzato ad hoc, ricco di ambiguità visive esposte con una grande ironia. Il video è infatti realizzato su tre livelli: il primo, la base, riproduce una serie di immagini tratte dalla cultura video-pornografica Il secondo livello è un’ulteriore serie di video raffiguranti sex symbol maschili e femminili di repertorio vintage, che censurano le immagini pornografiche facendole diventare una sorta di cornice animata. A questi ultimi è sovrapposta una serie di filtri di Snapchat, creando una contatto diretto fra porno, stereotipo e trash culture dei social network.

– Carolina Palumbo

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