Antropologia della fragilità. Silvia Fiorentino ad Ancona

Ceramica protagonista, insieme al disegno a olio, della mostra personale di Silvia Fiorentino presso il Museo Nori De’ Nobili di Trecastelli. I temi della femminilità, della poesia e degli scarti si intrecciano per raccontare la complessità in tutte le sue forme.

La fragilità femminile somiglia alla ceramica: malleabile, si piega e assume differenti forme; assorbe dall’esterno ciò che la rafforza o può creparla; quando poi si accende del fuoco della passione, appare nella sua forma definitiva e resistente: tenace, rompendosi va in frantumi.
La mostra personale di Silvia Fiorentino (Milano, vive ad Ancona) è curata da Simona Zava, che con la sua professionalità e grazia da anni si prende cura di quello scrigno di poesia che è il Museo Nori De’ Nobili di Trecastelli e delle esposizioni al Centro Studi sulla Donna nelle Arti Visive Contemporanee.

ARTE E UNIVERSO FEMMINILE SECONDO SILVIA FIORENTINO

L’esposizione è articolata in tre diversi percorsi, sintesi della sensibilità e della ricerca dell’artista e poetessa: l’Universo Femminile esplorato nella sua intima complessità, un mondo interiore e magico dove la donna è sia dono che donatrice: pieno e vuoto che si sovrappongono; percorso introverso che si intreccia al tema Poesia, indagine sul rapporto tra l’arte come fare artistico – poiesis – e la parola, entrambe generatrici di vita; e alla nuova riflessione sugli Scarti Umani, sempre latente, ma ora affrontata nel senso più ampio di diversità, non di genere, ma di un “altro” ai margini dalla società, per questo motivo forse l’unico ancora capace di raccontarsi. La forma concava prevale sulle altre più sottili e acuminate – utero/vaso, forma arcaica, tra i primi oggetti a essere plasmati – suggerendo l’accoglienza del vuoto: un concetto negativo ma che rimanda all’indefinito e permette di essere riempito.

Annalisa Filonzi

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Annalisa Filonzi

Annalisa Filonzi

Laurea in Lettere classiche a Bologna, torno nelle Marche dove mi occupo di comunicazione ed entro in contatto con il mondo dell'arte contemporanea, all'inizio come operatrice didattica e poi come assistente alla cura di numerose mostre per enti pubblici e…

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